Nelle case moderne è possibile coniugare le più aggiornate tecnologie, tra cui gli impianti di climatizzazione, con le più disparate esigenze di design ed arredo.
Attualmente è possibile coniugare le moderne tecnologie impiantistiche con le più disparate esigenza di design ed arredo nelle moderne abitazioni, in particolare ciò è valido per l'integrazione sia degli impianti di climatizzazione estiva che invernale.
La disponibilità di un controsoffitto in cartongesso facilita la realizzazione dei moderni impianti tecnologici, nascondendo o evidenziando a seconda dei casi gli elementi terminali di diffusione dell'energia termica. Inoltre, le bocchette lineari come quelle in foto, possono costituire un moderno elemento di arredo.
Tali bocchette permettono di ottenere una distribuzione uniforme dell'aria trattata negli ambienti, serviti, ad esempio, da impianti a split canalizzati. A seconda delle dimensioni le bocchette lineari possono essere collocate in diversi modi all'estremità di un canale di distribuzione dell'aria. È naturale che le dimensioni delle bocchette, in funzione dell'aria da trattare e spesso in funzione anche delle esigenze di design o arredo, contribuiscono in maniera determinante a definirne le caratteristiche in termini di portata e prevalenza.
La portata di una bocchetta definisce la quantità di aria che la stessa bocchetta è in grado di distribuire in ambiente, che è generalmente espressa in metri cubi/ora o litri al secondo. La prevalenza indica la resistenza offerta al passaggio dell'aria, dalla presenza della bocchette alla fine del canale, ed è espressa in Pa (Pascal) per metro lineare.
La prevalenza può essere equivalente alla considerazione di una lunghezza maggiore del canale senza tener conto della bocchetta. Nelle fotografia è visibile un canale di alcuni metri, per il quale la bocchetta lineare è stata posata in opera su una delle superfici con la dimensione maggiore dello stesso canale.
Questo tipo di installazione, grazie all'incasso del canale nel controsoffitto, ha permesso di soddisfare, apparentemente, le esigenze tecniche di distribuzione dell'aria con quelle di design dettate dalla progettazione architettonica. Dovendo realizzare un lavoro simile è opportuno fare delle semplici considerazioni prima di posare in opera, in maniera definitiva, canali e controsoffitti.
Flussi aria orizzontali e flussi aria verticali
Nel caso in oggetto, la scelta del taglio nel controsoffitto, che determina un flusso orizzontale di aria, è stata quella peggiore possibile, rispetto all'alternativa di un taglio che avrebbe determinato un flusso verticale dell'aria dal canale in controsoffitto. Un flusso di aria verticale avrebbe abbattuto in maniera efficace il carico termico estivo prodotto dalle ampie finestre, soleggiate e nemmeno schermate, negli ambienti mostrati nelle foto.
L'inefficacia della scelta è stata amplificata dalla presenza, in una delle due stanze servite dall'impianto, di una scala che mette in comunicazione il piano superiore con quello inferiore. Pur avendo un impianto correttamente dimensionato, dal punto di vista della potenza termica del generatore costituito da uno split canalizzato, e dal punto di vista delle dimensioni dei canali, l'impianto ha mostrato la sua debolezza nel corso dei primi giorni significativamente caldi dei mesi estivi.
La presenza della scala ha penalizzato ulteriormente il funzionamento dell'impianto, in virtù del fatto che l'aria fredda, sparata dalla bocchetta lineare collocata di fronte alla scala, scende al piano inferiore attraverso la stessa scala. Tale condizione non permette allo split canalizzato di riprendere tutta l'aria immessa in ambiente dalla bocchetta lineare ivi presente.
In tal modo lo split canalizzato, generatore termico dell'impianto, non riesce ad effettuare il numero di cicli necessari di lavoro sul volume di aria da trattare, con conseguente disagio provocato dalla temperatura-ambiente che non scende pur essendo l'aria immessa in ambiente alla dovuta temperatura.
L'impianto con split canalizzato è stato realizzato in maniera simile negli ambienti del piano inferiore. Per tali ambienti, in comunicazione con la scala descritta, durante il periodo estivo il raffrescamento potrà essere eccessivo per i motivi suddetti. Invece, per gli stessi ambienti si prevede un disagio in riscaldamento durante il periodo invernale, utilizzando il solo split canalizzato come sistema di riscaldamento, con un eccessivo aumento di temperatura degli ambienti del piano superiore.