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Nelle moderne abitazioni sono sempre più utilizzate come generatori termici, sia per il riscaldamento invernale che per il condizionamento estivo, le pompe di calore.
Quando si ha la possibilità di sfruttare il cavedio di un controsoffitto, la pompa di calore o lo split (la macchina allocata all'interno degli edifici) possono essere canalizzati.
Gli ambienti serviti vengono raggiunti da canalizzazioni, generalmente realizzate in poliuretano espanso (dalle notevoli caratteristiche di isolamento acustico e termico), rivestite internamente ed esternamente da una sottile pellicola di allumino.
L'energia sfruttata per il funzionamento di una pompa di calore è quella elettrica ed oggi si trovano in commercio pompe di calore con coefficienti di rendimento (rapporto tra l'energia termica fornita e quella elettrica assorbita) particolarmente elevati.
In generale, per ogni kilowattora elettrico assorbito, le pompe di calore riescono a fornire circa 4 o 5 kilowattora termici per il riscaldamento od il condizionamento degli edifici.
Inoltre, avendo la possibilità e le condizioni opportune di esposizione del lastrico degli edifici nell'ottica dello sfruttamento dell'energia rinnovabile fotovoltaica, i consumi elettrici possono essere completamente compensati.
Tra i limiti delle pompe di calore occorre ricordare quello legato alle temperature esterne.
Il vantaggio delle pompe di calore è quello di riuscire a sottrarre calore dall'aria esterna fino a quando questa ha temperatura prossima allo zero.
Tale fenomeno si riduce notevolmente, insieme alle prestazioni delle pompe di calore, quando le temperature dell'aria esterna scendono sotto lo zero.
La diffusione dell'energia termica negli ambienti avviene tramite la ventilazione, con l'aria ambiente che viene fatta passare sulla batteria dello split interno della pompa di calore ed in tal modo assorbe l'energia termica del fluido frigorigeno che passa nella stessa batteria.
Generalmente, per la produzione del freddo in ambiente con tale tipo di tecnologia, ci sono meno difficoltà di quelle che si possono incontrare per la produzione del caldo.
Difficoltà quasi sempre correlate alla realizzazione degli impianti con determinate caratteristiche funzionali, che spesso si scontrano con i esigenze di estetica degli stessi ambienti.
Un sistema a split canalizzato deve essere costituito da un insieme di canali di mandata dell'aria, che partono dallo split e raggiungono le varie bocchette nei diversi ambienti, così come devono esserci un insieme di canali di ripresa dell'aria.
Questi ultimi, partendo dallo split, raggiungono le varie bocchette di ripresa nei vari ambienti.
È proprio la realizzazione di queste ultime uno dei passaggi fondamentali per il corretto funzionamento di un impianto a pompa di calore canalizzato.
Mentre, infatti, è possibile far viaggiare i canali di mandata dell'aria nei controsoffitti, dove possono essere installate anche le corrispondenti bocchette, le griglie di ripresa dell'aria dovrebbero essere realizzate in basso rispetto alle pareti, a circa trenta o quaranta centimetri dai pavimenti degli ambienti serviti.
Ciò, spesso, crea la difficoltà di dovere realizzare in un locale dei tratti di canali di ripresa verticali che devono poi essere mascherati come dei finti pilastri, oltre al portare via dello spazio utile.
La collocazione delle bocchette di ripresa in basso favorisce il corretto funzionamento dell'impianto a pompa di calore canalizzato in fase di riscaldamento.
È noto, infatti, dalla semplice esperienza pratica che l'aria calda generalmente tende a salire verso l'alto, mentre quella fredda tende naturalmente a scendere verso il basso.
La realizzazione di un impianto canalizzato senza le bocchette di ripresa aria in basso, potrà quindi funzionare bene per la climatizzazione estiva, ossia per la produzione del freddo, ma molto probabilmente non funzionerà per il riscaldamento.
In tal caso la mancata realizzazione di bocchette in basso comporterà l'esigenza di un intervento alquanto invasivo in casa. Inoltre, poiché la percezione del disagio in termini di comfort sarà percepita quando la stessa casa sarà abitata e durante la stagione in cui si avrà il bisogno dell'aria calda, i disagi si moltiplicheranno ulteriormente.
Anche i costi relativi ad un intervento di realizzazione di una o più riprese in basso in un appartamento finito ed abitato saranno naturalmente maggiori che nel caso in cui fossero state previste durante la realizzazione dello stesso impianto. Nelle foto è rappresentato il caso di un intervento come quelli sopra descritti.
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