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Quando si intende realizzare una costruzione, occorre valutare con attenzione i diversi aspetti legati alla sua fattibilità.
Il presupposto per poter valutare con oculatezza gli oneri derivanti da tale realizzazione è un buon progetto esecutivo, che tenga conto di tutti i fattori concomitanti che vanno a incidere sui costi e relativi tempi di realizzazione.
Oltre a ciò, riveste particolare importanza, la scelta dell'impresa alla quale affidare la realizzazione delle opere progettate in relazione all'importanza dell'opera da realizzare e alla competenza di chi dovrà eseguirla.
La scelta dell'impresa più adatta non è una cosa semplice.
La difficoltà, oltre ai fattori già indicati, dipende anche dall'individuazione dei riferimenti di legge da tener presente per la scelta.
Va aggiunta poi la difficoltà di reperire in tempi ridotti quelle ditte che per posizione geografica e attrezzature possano svolgere al meglio, e con il giusto prezzo, ciò che ci occorre.
Quest'ultimo requisito, a mio avviso forse è il più importante se si vuol procedere con i lavori senza pause e problemi di sorta.
Una impresa che dispone di maestranze capaci di eseguire un'opera edile in ogni sua parte, è già una garanzia per una buona riuscita dei lavori.
Si evitano in tal modo avvicendamenti sul cantiere di diverse imprese, le quali spesso, in caso di difficoltà, tendono a scaricare le responsabilità su chi ha eseguito le opere prima di loro, con la difficoltà di non poter interloquire con un unico responsabile, in caso di contenzioso.
Ricordo inoltre che in caso di subappalto, ad esempio delle opere idrauliche, è necessaria la notifica preliminare del cantiere ad ASL e Ispettorato del lavoro competente per territorio, con tutti gli adempimenti conseguenti per il committente.
Ciò premesso, vediamo adesso quali sono le procedure da seguire per scegliere al meglio l'impresa a cui affidare i lavori di ristrutturazione o costruzione ex novo.
Con il computo metrico relativo al progetto esecutivo dei lavori, redatto dal vostro professionista, in caso di semplici opere di ristrutturazione, è buona regola rivolgersi possibilmente a imprese locali, alle quali sottoporre il progetto, al fine di ottenere una prima serie di offerte economiche.
È consigliabile in questi casi valutare almeno tre offerte differenti.
A proposito dei prezzi, voglio attirare l'attenzione del lettore circa le offerte anomale, ossia quelle rappresentate da prezzi molto bassi rispetto a quelli medi di mercato, tali situazioni, spesso sono foriere di lavori mal eseguiti, con successivi contenziosi.
Per poter valutare la congruenza dei prezzi, il vostro tecnico di fiducia resta il primo interlocutore, ma utile risulta anche la consultazione di organismi preposti come camere di commercio, prezzari regionali riferiti a opere pubbliche.
A tal proposito, ricordo che sul portale lavorincasa.it, è possibile consultare l'elenco dei lavori cliccando sulla categoria specifica, visionando i prezzi medi nazionali applicati dalle imprese di costruzioni o aziende del settore.Inoltre, per ogni singolo costo è possibile scoprire il corrispettivo prezzo medio regionale applicato dalle imprese locali.
Una volta valutata positivamente l'offerta da parte di una impresa, è necessario procedere con la verifica dei requisiti di legge in possesso di tale ditta, infatti per poter operare nel settore edile ogni impresa o artigiano deve essere in possesso di un certificato camerale, in esso sono riportati l'attività edile di competenza.
Inoltre l'impresa, per poter iniziare un lavoro, deve disporre di un documento unico di regolarità contributiva meglio conosciuto come DURC, nel quale si può anche verificare la posizione assicurativa dell'impresa.
Quest'ultima posizione è differente a secondo del tipo di attività che l'impresa svolge, nel caso di impresa edile è obbligatoria tra gli obblighi diversi anche l'iscrizione alla cassa edile.
Oltre agli aspetti assicurativi citati, una impresa che intenda eseguire lavori qualificati e con importi considerevoli deve ottenere particolari certificazioni.
A tal proposito, ricordo che la legge di conversione del dl n. 21/2022 (legge n. 51/2022) contiene un'importante disposizione riguardante le attestazioni SOA.
Nel dispositivo di legge si precisa che per beneficiare di incentivi fiscali, non solo quelli relativi all'ormai noto superbonus, ma anche a tutti gli altri bonus casa con relativa cessione del credito e sconto in fattura, occorre che le imprese che eseguono i lavori per un importo superiore ai 516.000 euro devono essere in possesso della certificazione SOA.
La Certificazione SOA è un attestato obbligatorio rilasciato da appositi organismi competenti autorizzati, a comprova della capacità economica e tecnica di un'impresa di qualificarsi per l'esecuzione di appalti pubblici di lavori di importo maggiore a 150.000 euro.
Inoltre, conferma che il soggetto certificato sia in possesso di tutti i requisiti necessari alla contrattazione pubblica.
Occorre tener presente che la certificazione SOA vale cinque anni, previa conferma di validità al terzo anno e viene emessa da organi specializzati che svolgono un'attività di indagine e controllo sull'impresa, valutandone i requisiti imposti dalla legge, riscontrabili negli ultimi dieci esercizi di attività.
In sostanza, vengono presi in considerazione i lavori eseguiti negli ultimi dieci anni e i cinque migliori documenti di reddito tra gli ultimi dieci approvati e depositati.
Quest'ultimo aspetto è importante, circa la solidità economica dell'impresa, al fine di scongiurare avventure con soggetti improvvisati, privi di adeguate risorse tecniche ed economiche.
Attualmente, tale obbligo non è ancora in vigore ma scatterà dal 1° luglio 2023. Tuttavia, a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 30 giugno 2023, occorrerà dimostrare di aver almeno sottoscritto un contratto con uno degli enti certificatori che rilasciano l'attestazione.
Quando i lavori riguardano opere di particolare pregio architettonico o lavori di particolare impegno tecnico, costituisce maggior valore per l'impresa esecutrice delle opere, il possesso della certificazione ISO 9001-2008.
Tale requisito rappresenta oggi il nuovo riferimento, riconosciuto a livello mondiale, per la certificazione del sistema di gestione per la qualità delle organizzazioni di tutti i settori produttivi e di tutte le dimensioni.
Oltre a quanto già descritto, è bene approfondire la conoscenza dei requisiti della ditta da scegliere, mediante l'esame della documentazione delle opere realizzate, o di eventuali recensioni riportate sul sito aziendale.
Quando l'opera da realizzare è particolarmente impegnativa e comporta rischi rilevanti per la presenza di costruzioni adiacenti, è buona regola informarsi sulla disponibilità da parte dell'impresa di una adeguata polizza assicurativa, capace di far fronte ad eventuali danni provocati a terzi in corso dei lavori.
L'impresa esecutrice delle opere, deve garantire anche nel tempo l'opera realizzata, infatti in caso di semplice ristrutturazione tale garanzia è di due anni, mentre in caso di costruzione ex-novo occorre garantire per 10 anni.
A proposito di tali garanzie, ricordo come sia importante per far valere i propri diritti, agire con celerità dal momento in cui si viene a conoscenza del difetto dell'opera eseguita.
Nel caso di ristrutturazione, la denuncia va fatta entro 60 giorni dalla scoperta, mentre nel caso di una nuova costruzione, la denuncia va fatta entro un anno dalla scoperta del danno, pena la perdita sul diritto della garanzia.
Infine occorre tener presente che la liquidazione dell'intero importo delle opere realizzate, va effettuata solo dopo aver verificato l'efficienza di ogni singola parte, impianti, infissi, ecc. evidenziando tempestivamente eventuali problematiche sfuggite all'atto della consegna dei lavori.
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