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La valutazione della qualità degli infissi di un immobile, in fase di acquisto, può essere fatta in modi diversi e con mezzi diversi, in rapporto alla possibilità che viene offerta dal costruttore di operare tali verifiche.
I primi elementi da valutare, sono le certificazioni prodotte dal costruttore la quali devono essere provviste del marchio CE, con relativa garanzia.
Infissi: come valutarne la qualità prima dell'acquisto di un immobile - foto getty Images
Occorre anche verificare se la tenuta all'aria dell'infisso è soddisfacente.
Altro fattore da valutare è il materiale con cui sono realizzati gli infissi, tenendo conto che valutazione non deve riguardare solamente l'aspetto estetico, ma deve ricercare principalmente la funzionalità, sicurezza ed efficienza energetica.
Infine, l'importanza dei vetri nella scelta degli infissi e la loro influenza sul risparmio energetico.
Una prova a spanne di tale ricerca la si può ottenere chiudendo un semplice foglio di carta tra le due ante e una volta chiuse provare a estrarlo.
Se tale estrazione avviene in modo immediato senza forzare, denoterà sicuramente un difetto di tenuta dovuto a guarnizioni non efficienti o ad altri problemi da approfondire.
Marchio CE sull'infisso esterno (foto Arch. Oliva)
Il posizionamento degli infissi nei vani va osservato con attenzione, verificandone la corretta apertura e l'agevole funzionamento dei meccanismi di apertura e chiusura, con particolare attenzione alla presenza di aperture con assetti diversi (vasistas, ecc.)
Il materiale di cui gli infissi sono costituiti è il primo fattore da esaminare nella scelta, in considerazione di una serie di elementi da valutare a prescindere dall'aspetto estetico.
Il legno rappresenta il materiale più tradizionale, esteticamente gradevole ma bisognoso di manutenzione regolare, con un costo iniziale proporzionato all'essenza di legno prescelto.
Tipologie di infissi moderni costituiti con materiali diversi (Foto Nusco infissi)
In alternativa, è possibile orientarsi su infissi in alluminio, materiale robusto e resistente alla corrosione, ma con potere isolante minore di un infisso in legno.
Per chi vuol contenere la spesa, è possibile optare per gli infissi in PVC, un materiale che racchiude in sé basso costo, facilità di pulizia, dotato di un buon potere isolante dal punto di vista termico, con bassi valori di trasmittanza termica.
Quest'ultima caratteristica, offre eccellenti livelli di isolamento termoacustico, per cui è possibile aumentare il comfort domestico, riducendo i rumori esterni e le dispersioni termiche.
Dal punto di vista della durata tali infissi sono abbastanza longevi e resistenti anche grazie agli elementi metallici posti all'interno dei loro profili: la durata e le altre caratteristiche di tali infissi aumentano con l'impiego di profili di alta qualità.
Infisso in PVC (foto Nusco infissi)
Un'altra importante caratteristica che fa preferire gli infissi in PVC rispetto ad altre soluzioni, è rappresentata dall'assenza di manutenzione e dal fatto che non richiedono nel tempo nuove riverniciature.
Oltre alle soluzioni realizzate con l'impiego di un unico materiale, troviamo quelle combinate come legno-alluminio o PVC-alluminio, attraverso le quali vengono esaltate le caratteristiche migliori dei materiali che costituiscono i nuovi profili.
Unitamente ai materiali di cui sono costituiti gli infissi, occorre prestare particolare attenzione alle parti vetrate di cui sono realizzati.
Doppi vetri, tripli vetri e materiali basso emissivi all'interno delle vetrocamere, unitamente a isolanti sotto forma di gas, costituiscono un'importante soluzione per abbattere i costi energetici, oltre ad isolare acusticamente maggiormente gli ambienti interni.
Il fattore importante da tener presente nella scelta degli infissi è rappresentato dal valore U (coefficiente di trasmissione termica), dal quale è possibile evincere le caratteristiche prestazionali dal punto di vista energetico degli infissi.
Infisso in alluminio a taglio termico provvisto di vetrocamera (foto arch. Oliva)
La trasmittanza termica è una grandezza fisica che misura la quantità di calore che passa attraverso un materiale o un corpo per unità di superficie e unità di differenza di temperatura.
Nel contesto degli infissi, la trasmittanza termica indica quanto calore viene scambiato attraverso una finestra o una porta, Il simbolo utilizzato per indicare la trasmittanza termica è U, e nel sistema internazionale di unità di misura, viene calcolata come W/(m²K).
Per ottenere un maggior benessere termico in casa e risparmiare energia, è importante scegliere infissi con una trasmittanza termica adeguata.
Tali valori devono rispettare determinati standard in base alla zona climatica di riferimento.
Ad esempio, per la zona climatica A (come Milano), il valore massimo consentito è di 2,60 W/m²K1.
Infissi a risparmio energetico - foto Getty Images
Gli infissi con una trasmittanza termica più bassa permettono di mantenere la temperatura interna costante, riducendo la dispersione di calore.
Una finestra con bassa trasmittanza termica agisce come una coperta spessa e morbida, trattenendo il calore all'interno degli ambienti.
Da quanto sopra esposto, si capisce come la trasmittanza termica degli infissi sia il parametro fondamentale per garantire il comfort abitativo, oltre a consentire di risparmiare energia e ottenere benefici fiscali durante la ristrutturazione.
Oltre agli aspetti descritti, nella scelta di un infisso occorre tener presente, il rispetto delle norme in materia di costruzione, realizzazione e posa in opera degli infissi, per fare una scelta oculata.
La norma UNI 11673 si occupa specificamente degli infissi e serramenti, mentre la UNI 10818:2023 è stata recentemente rivista per fornire indicazioni più precise sulla posa in opera.
È fondamentale seguire queste normative per assicurarsi che gli infissi scelti offrano le massime prestazioni possibili e siano installati correttamente per evitare problemi futuri.
Prova del fumo per valutare la tenuta all'aria di un infisso (Foto termocamerafacile.it)
Oltre agli aspetti descritti, è possibile effettuare altri tipi di verifiche attraverso delle prove pratiche di valutazione, quando occorre andare più a fondo sulle prestazioni degli infissi particolarmente articolati o costosi.
Una semplice prova che rende subito l'efficacia o meno di tenuta di un infisso è rappresentata dalla prova del fumo, mediante la quale appare evidente l'eventuale criticità di tenuta.
Ad esempio, per chi fa costruire la propria abitazione a una impresa, è possibile far inserire nel contratto la clausola che subordina il pagamento dell'intero importo relativo alla fornitura e posa in opera degli infissi a una prova strumentale che valuti la corretta posa e tenuta degli stessi.
Blower Door Test, rappresenta una procedura di prova che valuta la permeabilità all'aria di un edificio, ovvero quanto le pareti perimetrali della casa sono attraversate da spifferi d'aria.
Blower Door test e immagine termografica con infiltrazioni (foto termocamerafacile.it)
Questo test è fondamentale per gli edifici ad alta efficienza energetica, poiché dimostra il grado di qualità dell'abitazione stessa.
Risulta utilissimo per verificare la tenuta degli infissi, pertanto, spesso ne viene richiesto l'impiego da parte della committenza, specialmente quando gli infissi installati sono di particolare importanza e costo elevato.
Il test impiega un grande ventilatore a controllo elettronico, installato attraverso un telo su un apposito telaio telescopico che si adatta alle misure di una qualsiasi porta (di solito la prova viene fatta sulla porta di ingresso) sigillandola perfettamente.
Il Blower Door Test mette meccanicamente l'involucro edilizio in depressione o in pressione; la depressione genera un flusso d'aria dall'interno verso l'esterno, mentre la pressione genera un flusso d'aria dall'esterno verso l'interno.
Normalmente, la differenza di pressione interna/esterna è di 50 Pascal per evidenziare eventuali perdite d'aria da infissi, giunzioni, crepe e canalizzazioni.
Verifica tenuta infissi con anemometro a filo caldo (foto arch. Oliva)
Durante il test si utilizzano anemometri o macchine del fumo per individuare le perdite d'aria, la prova può essere eseguita insieme a una termografia, la quale mette in evidenza i ponti termici provocati dagli spifferi in presenza di un delta termico rilevante tra esterno e interno.
Grazie all'attendibilità dei risultati, il Blower Door Test, risulta uno strumento importante per individuare eventuali difetti già in fase di cantiere e apportare correzioni a basso costo.
Cantiere in fase di completamento in cui possono effettuarsi verifiche(Foto Pixabay)
L'aspetto predittivo di tale indagine riveste particolare importanza per scongiurare in seguito malfunzionamenti delle chiusure e dispersioni energetiche.
La corretta posa in opera di un infisso è un aspetto fondamentale; perciò è bene richiedere che essa avvenga attraverso l'impiego di maestranze certificate che operino di concerto per il progettista per realizzare un lavoro a regola d'arte.
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