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Una casa fredda e umida e scarsamente ventilata è molto sensibile alla creazione di muffe.
Esse sono dei piccoli funghi che generano spore, le quali si disperdono nell'ambiente, in periodi estivi e autunnali, provocando effetti fastidiosi e nocivi sia per la salute che per le superfici degli edifici.
È possibile trovare la muffa a puntini sui muri, con spesso un conseguente decadimento della pittura e dell'intonaco o la nascita di odori poco gradevoli.
Per mantenere un perfetto benessere interno ed evitare dunque i problemi di muffa in casa, un parametro fondamentale da tenere sotto controllo è il tasso di umidità.
I tipi di muffa da condensa possono dipendere da diverse cause.
La differenza di temperatura in ambienti interni abbinata a una ventilazione insufficiente può provocare delle goccioline che andranno a formare la condensa sui muri.
A volte può succedere che ci sia acqua nelle pareti a causa di perdite dei rubinetti o della lavatrice tali da creare macchie di umidità isolate e circoscritte.
Un'errata coibentazione della muratura esterna che va a contatto con il suolo crea umidità di risalita.
All'esterno la formazione di muffa può dipendere anche da una bassa traspirabilità del rivestimento.
Altra causa sono le infiltrazioni nei muri a causa di crepe, il vapore provocato dalle attività domestiche e la presenza di ponti termici.
L'umidità ideale in un'abitazione si aggira intorno al 40-50% mantenendo una temperatura costante e ottimale (temperatura comfort casa 21°C).
Il livello di umidità è quindi strettamente collegato alla temperatura, più la temperatura si abbassa più l'umidità dovrebbe salire e viceversa.
Se il tasso è superiore al 60% si verrà a creare condensa su finestre e muri, se si arriva al 70% ci sarà la formazione di muffa e l'ambiente interno subirà dei peggioramenti a livello di salubrità.
Se il tasso invece scende al di sotto del 40%, si svilupperà una sensazione non piacevole di secchezza, ideale per la proliferazione di batteri causa di tossi e raffreddori.
Il tasso di umidità non è comunque un valore fisso perché dipende dagli ambienti e dall'età degli abitanti, infatti non tutti i locali necessitano della stessa temperatura.
Per monitorare l'umidità presente in una stanza e impedire la creazione di muffa sui muri è possibile utilizzare l'igrometro, uno strumento di piccole dimensioni da spostare nelle varie stanze.
La misurazione si può modificare in base alle attività svolte in casa.
È bene quindi non posizionarlo in vicinanza di riscaldamento, di aperture o all'interno di mobili.
Nei piani interrati l'umidità ideale è inferiore al 65%, se dovesse superare la soglia si potrebbe rischiare la formazione di muffa alle pareti.
Nella zona giorno il tasso può scendere intorno al 35% con una temperatura non superiore ai 22°C, evitando che il calore dei termosifoni accesi in inverno possa seccare l'aria. Un'idea è di inserire sul termosifone un contenitore con dell'acqua che aiuti l'umidificazione.
La camera da letto, in particolare la cameretta dei bambini, è la stanza a cui bisogna prestare molta attenzione.
Per dormire sonni tranquilli, il tasso di umidità deve ruotare tra il 40% e il 60% con una temperatura tra i 15°C e i 18°C o comunque inferiore a quella presente nella zona giorno.
Il bagno e la cucina sono i posti in cui è più semplice che possano crearsi muffe sui muri, proprio perché, durante la cottura di cibi o mentre si fa la doccia, il vapore si diffonde e va a collocarsi sulle pareti.
Queste, avendo una temperatura inferiore creano condensa che si sviluppa sotto forma di piccole goccioline. Per cui il tasso di umidità deve essere tra il 50% e il 60%.
Vediamo ora come risolvere il problema della muffa, esistono infatti alcuni accorgimenti da attuare. In zone particolarmente soggette alla formazione di umidità, come il bagno e la cucina, è necessaria una perfetta ventilazione.
Bisogna far arieggiare gli ambienti per circa 5-10 minuti al giorno, così da consentire la fuoriuscita di umidità in eccesso.
È importante non far asciugare il bucato all'interno dell'abitazione per evitare che l'umidità vada a toccare le pareti circostanti, è consigliabile infatti che questo resti all'esterno o in un posto particolarmente ventilato.
È possibile utilizzare una cappa aspirante quando si cuoce un alimento, una ventilazione tramite ventole in bagno ed evitare che l'acqua presente nei sottovasi delle piante da interno ristagni.
Nel caso in cui la ventilazione naturale non sia sufficiente è possibile utilizzare i deumidificatori. Per eliminare invece gli effetti dovuti all'umidità, è possibile utilizzare delle tinture antimuffa a base di acqua o degli intonaci risananti.
Per evitare che si crei muffa sulle pareti è possibile utilizzare il deumidificatore proposto da Olimpia Splendid, così da ridurre l'umidità all'interno degli ambienti.
La gamma Aquaria S1 ha un filtro antipolvere e a carboni attivi e, nei modelli di potenza più alta, sono presenti dei filtri HEPA che risultano efficienti anche su particelle ultrafini.
In particolare Aquaria S1 10 P ad uso domestico è utile per spazi molto stretti.
Il design è compatto tale da potersi posizionare anche negli angoli ed è facile da spostare grazie alle ruote e alle maniglie ai lati.
È in grado di trattenere gli allergeni, attraverso il doppio filtro antipolvere, e a eliminare gli odori sgradevoli, mediante il filtro a carboni attivi.
Il pannello a controllo digitale permette inoltre un settaggio e un controllo preciso dell'umidità e della temperatura dell'aria.
Per eliminare la condensa in casa un altro metodo possibile è l'utilizzo di intonaci deumidificatori come quello proposto da Saint-gobain Italia S.p.a.
webersan evoluzione 220 è macroporoso, dal colore bianco, utilizzato per risanare pareti umide.
È idoneo a tutte le tipologie di murature, da quelle interne a quelle esterne, e può adoperarsi a una temperatura variabile dai 5°C ai 35°C.
webersan ha una perfetta lavorabilità ed è capace di rispettare l'equilibrio termoigrometrico.
È alleggerito per il controllo della condensa e può essere integrabile ai sistemi webertherm.
L'uso non è consigliabile su supporti deboli, in gesso o gelati e l'applicazione è da evitare in situazioni di forte vento e sole accecante.
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