Le considerazioni di natura estetica, nel corso di interventi di ristrutturazione, hanno un peso determinante anche in merito ai percorsi degli impianti a rete.
La ristrutturazione di edifici e/o case all'interno di un condominio, con il conseguente rifacimento degli impianti, può avere un impatto estetico non trascurabile. Spesso capita che gli edifici da ristrutturare o le case siano distribuiti all'interno di vecchie corti a contorno di queste ultime, alle quali si accede a mezzo di un portone.
Una situazione particolare si crea nel momento in cui è necessario realizzare le tubazioni di adduzione del gas metano per le varie abitazioni del condominio, che devono essere tutte servite per alimentare il piano cottura della cucina e la caldaia. In genere le aziende distributrici del gas metano o gas di città, per contenere i costi e semplificare la manutenzione dei propri impianti, fissano i punti di consegna del gas in prossimità dell'ingresso delle proprietà da servire.
Spesso, per i condomini come quelli sopra descritti si sfrutta, se esiste, o si crea appositamente in prossimità del portone in ingresso, una nicchia all'interno della quale allocare i contatori.
Il contatore, o misuratore gas, in maniera analoga a quanto accade per il contatore o misuratore elettrico stabilisce in maniera univoca il punto di confine tra l'impianto dell'ente distributore e l'impianto dell'utilizzatore, con i relativi obblighi di manutenzione e responsabilità.
Tubazioni in aree condominiali comuni
L'attraversamento della zona condominiale e la risalita delle tubazioni lungo le pareti verticali degli edifici costituisce un aspetto delicato della realizzazione degli impianti. La prima soluzione alla quale tutti pensano, per il collegamento delle tubazioni gas dal contatore agli appartamenti, è quella dell'interramento delle stesse tubazioni, con conseguente impatto estetico nullo.
A tal proposito, occorre precisare che le norme di riferimento, in primis la UNICIG 7129/08, vietano la realizzazione di tubazioni di adduzione gas interrate nelle zone comuni come nelle suddette corti o aree simili, lasciando la singola possibilità di realizzare impianti di adduzione gas con tubazioni installate a vista ed ubicate all'esterno degli edifici. Le tubazioni per le adduzioni gas ubicate all'esterno degli edifici ed installate a vista possono essere realizzate in ferro zincato, rame o multistrato.
Quest'ultimo è un prodotto che da qualche anno si è aggiunto a quelli previsti dalle norme. Nel caso di posa descritto le tubazioni in multistrato devono essere allocate in un'apposita canaletta realizzata sulla parete perimetrale esterna all'edificio, e lungo tutto il loro percorso devono essere protette dai raggi ultravioletti (UV).
Tale protezione si può ottenere utilizzando delle canalette chiuse o con griglie e tubazioni inguainate, ma in entrambi i casi le chiusure devono essere non a tenuta, in modo da non costituire camere chiuse prive di aerazione nelle quali si può verificare un potenziale e pericoloso accumulo di gas in caso di perdite.
Per i tratti di tubazioni all'interno dei locali valgono le stesse regole definite per le tubazioni gas: devono essere installate sottotraccia seguendo percorsi perimetrali con andamenti rettilinei e negli attraversamenti, tipici per raggiungere i piani cottura, devono essere protette da una guaina a tenuta interna.
In generale attraversando tratti lunghi diverse decine di metri, come nel caso di corti e cortili, è bene utilizzare un unico tratto di tubazione limitando le giunzioni.
Queste ultime, se necessarie, devono essere inserite in apposite scatole ispezionabili e non a tenuta. In genere sono disponibili in commercio rotoli con diametri utili di 16 mm, 20 mm, 26 mm e 32 mm, con lunghezze di 50 e 100 metri, dal costo dell'ordine delle decine di euro.