In Italia, come da diversi anni in Europa, è finalmente possibile utilizzare nuovi materiali per gli impianti gas oltre al rame, all'acciaio ed al polietilene.
La maggior parte degli impianti italiani di distribuzione ed utilizzazione del gas sono realizzati in acciaio, rame e polietilene esolo dal Dicembre del 2009 è possibile utilizzare per tali impianti anche nuovi materiali da sempre utilizzati in Europa.
Le stesse norme europee, negli anni passati, hanno costituto un riferimento per le installazioni in multistrato realizzate in Italia ed oggetto di controversie legali e tecniche, talvolta su impianti di notevoli dimensioni.
La formalizzazione normativa dell'utilizzo di nuovi materiali è avvenuta con la pubblicazione della UNITS11340, della UNITS11343 e della UNITS11344, che hanno completato quanto iniziato con la UNI11147 che dava indicazioni sui raccordi a pressare, considerati nella norma europea EN 15266 recepita in Italia come UNI EN 15266.
Norme Europee tubazioni in multistrato e acciaio inox rivestito
Le suddette norme danno indicazioni in termini di progettazione, installazione, manutenzione e collaudi degli impianti gas ad uso civile realizzati con i nuovi materiali; tali materiali sono il multistrato e l'acciaio inossidabile rivestito, quest'ultimo identificato come CSST: Corrugated Stainless Steel Tubing.
Più precisamente le specifiche tecniche sono state organizzate e definite come:
UNI/TS 11340:2009
Impianti a gas per uso domestico e similari
- Impianti di adduzione gas realizzati con sistemi di tubi semirigidi corrugati di acciaio inossidabile rivestito (CSST) e loro componenti
- Progettazione, installazione, collaudo e manutenzione; UNI/TS 11343:2009 Impianti a gas per uso domestico
- Impianti di adduzione gas per usi domestici alimentati da rete di distribuzione, da bidoni e serbatoi fissi di GPL, realizzati con sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastici - Progettazione, installazione e manutenzione;
UNI/TS 11344:2009
Sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastici e raccordi per il trasporto di combustibili gassosi per impianti interni.
Le UNI/TS 11340:2009 e UNI/TS 11343:2009 sono state elaborate dal CIG, la UNI/TS 11344:2009 è stata elaborata da altri enti Federati all'UNI.
Tali norme sono naturalmente in accordo con le più note norme italiane UNI 7129/08 e UNI 7131 per gli impianti di adduzione gas della prima, seconda e terza famiglia alimentati da reti di distribuzione, da bombole e da serbatoi di GPL.
Con la normativa UNI/TS 11343:2009 si specifica che le tubazioni possono essere collocate: sotto traccia; interrate; in strutture appositamente realizzate; in guaine.
Utilizzando guaine in materiali metallici, o con bordi taglienti, la parte terminale della guaina deve essere smussata, con particolare attenzione in corrispondenza della parte interna della curva, per evitare il rischio di lesione o danneggiamento del tubo.
Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni senza intercapedini, mattoni pieni, mattoni forati e pannelli prefabbricati, il tubo multistrato non deve presentare giunzioni, in maniera simile a quanto descritto nella UNICIG 7129/08 per le tubazioni metalliche, e deve essere protetto con tubo guaina passante a tenuta verso l'interno con diametro non inferiore a dieci volte quello dello stesso tubo.
Nei locali non aerati ed aerabili non è consentito l'utilizzo di raccordi per le tubazioni in multistrato, similmente è vietato collocare giunzioni filettate all'interno di locali non areati e/o non aerabili, ad esclusione di quelli realizzati con prodotti conformi alla norma UNI EN 751-2 con dicitura ARp e alla UNI EN 751-3 con dicitura FRp o GRp.
In sintesi, sia per i percorsi interni che esterni agli edifici degli impianti gas realizzati con tubazioni multistrato, valgono le regole e le prescrizioni descritte dalla UNI CIG 7129/08.