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Secondo studi recenti quasi 7 persone su 10 dichiarano che le bollette di casa sono la spesa su cui maggiormente si vorrebbe risparmiare, soprattutto visti i recenti rincari.
Già in passato si è parlato di truffe luce e gas tramite call center invadenti con chiamate a tutto spiano a tutte le ore del giorno, che puntano proprio su questa fretta di molti italiani a risparmiare.
Chi scrive sa di cosa sta parlando perché anni fa in cerca di lavoro, mi trovai a un corso di formazione dove il tutor insegnava letteralmente a trovare le parole giuste per raggirare le persone.
Un vero e proprio approccio scientifico per convincere l'utente che quella proposta era la scelta giusta per l'economia familiare, puntando soprattutto su una cosa: la paura di spendere troppo.
Meglio non sentirsi al sicuro perché queste truffe non guardano in faccia a nessuno: sono molti più i truffati con alto titolo di studio rispetto a tutti gli altri.
Per prima cosa vedremo sotto qualche forma si palesano queste truffe:
Purtroppo in mezzo ci sono anche operatori onesti, anche se sotto a questa sorta di bombardamento sono solo una piccola percentuale.
Cercheremo anche di spiegare come riconoscere i truffatori.
Il primo consiglio che ci sentiamo di dare, è che non bisogna avere assolutamente fretta di prendere una decisione!
Truffa enel, gestore telefonico o truffa acea, nessuno si salva. Quando c'è di mezzo una bolletta si è potenziale "preda".
Per prima cosa iniziamo dagli strumenti digitali e in particolare il Phishing che ha come principale obiettivo quello di sottrarre dati personali o finanziari al malcapitato: password per l'accesso ai propri account e qualsiasi altro dato potenzialmente utilizzabile per monetizzare a discapito del truffato.
Il phishing è da parecchio tempo utilizzato anche per portare avanti truffe alle bollette di luce e gas, per il semplice fatto che ancora non tutti sono avvezzi alla digitalizzazione globale.
Soprattutto dopo il lockdown e la pandemia gli strumenti digitali hanno visto una crescita esponenziale e di conseguenza è cresciuto anche il rischio di imbattersi in casi di phishing.
Spesso queste e-mail includono un link a un sito web in cui l'utente viene invitato a inserire i propri dati d'accesso o i dati della fornitura con l'obiettivo di attivare contratti luce e gas non richiesti.
Quando si leggono cose del genere bisogna sempre far scattare il campanello di allarme. Attenzione anche alle e-mail con i loghi aziendali: questi, anche se perfetti, possono essere facilmente contraffatti.
La comunicazione cerca di simulare un'inadempienza e la necessità (spesso molto urgente) a un pagamento di una bolletta enel, per esempio, per evitare multe o addirittura il distacco del servizio. Come accennato sopra, l'emozione su cui fanno leva questi individui è la paura!
Oltre alla mail ultimamente hanno ripreso piede anche gli SMS truffaldini.
Questa tattica prevede l'invio, appunto, di un messaggio SMS con un link al sito che verrà utilizzato per la sottrazione dei dati dell'utente.
Stesse modalità delle e-mail, in cui viene comunicata una situazione urgente e pericolosa per l'utente. L'SMS, essendo formato solo da testo, potrà essere scambiato più facilmente per un messaggio inviato dal fornitore.
Un classico: una o due persone munite di “regolare” tesserino suonano il campanello di casa e, con una recitazione degna del miglior metodo Stanislavskij tenteranno di raggirare il malcapitato di turno.
L'obiettivo principale rimane l'attivazione di nuovi contratti luce e gas non richiesti dall'utente, oppure la richiesta del pagamento di presunte bollette arretrate.
Questi personaggi preme ricordarlo, sono formati appositamente per raggirare le persone.
Tutti gli operatori presenti sul libero mercato si avvalgono di agenti porta a porta quindi, come riconoscere quelli veri da quelli fasulli?
Nello specifico, chi si presenta a casa per delle offerte luce e gas deve:
Anche questo però potrebbe non essere sufficiente perché ogni cosa potrebbe essere contraffatta.
Bisognerà quindi chiedere di visionare il tesserino che riporta il logo aziendale, foto e dati di riconoscimento dell'agente. Se per qualche motivo l'agente dovesse tergiversare o farlo vedere solo di sfuggita potrebbe essere un primo campanello di allarme.
Un'altra cosa fondamentale è quella di non versare mai somme di denaro a domicilio: per legge, infatti, nessuno è autorizzato a riscuotere soldi dagli utenti.
Spessissimo chiederanno anche di fornire vecchie bollette e i codici POD e PDR (ovvero i codici identificativi della fornitura di luce e di gas), per controllare i consumi. Anche tutto questo non è regolare, visto che un vero operatore sarebbe già informato di tutto.
Infine, nella maniera più assoluta non firmare nulla, o almeno non prima di aver contattato il fornitore per assicurarsi che tutto sia perfettamente regolare.
Fretta e paura di incorrere in sanzioni portano a scelte il più delle volte sbagliate, ed è proprio quello su cui puntano tali esperti della truffa.
Chiunque viene bombardato da chiamate di spam a qualsiasi ora del giorno.
Qui più che altro ci si trova spesso in mezzo a una vasca di squali in cui ogni operatore vuole il pezzo di carne dell'altro (e i pezzi di carne siamo noi).
Un primo modo per riconoscere chiamate di spam sarà quello di inserire il numero che vi sta chiamando su Google. Subito tra i primi risultati (foto sotto) usciranno dei siti che raccolgono segnalazioni degli utenti che valuteranno il numero con un valore che va da 1 (affidabile) a 9 (truffa).
Cercando nella app dei propri cellulari, invece, sarà anche possibile scaricarne alcune che segnaleranno immediatamente se il numero è sicuro oppure se si tratta di spam.
Infine, se ci si ritrova a rispondere a domande poste da un operatore non bisogna mai usare le parole confermo oppure sì.
Queste infatti potrebbero essere registrate e utilizzate in un secondo momento per l'attivazione di contratti all'insaputa dell'utente.
Se, per qualche motivo, si è già caduti in trappola, niente paura, fortunatamente i modi per rimediare esistono e basterà conoscerli.
Bisognerà dimostrare che la firma sul contratto è stata estorta con l'inganno o addirittura non è la firma originale in modo da poter invalidare il contratto inviando formale reclamo.
Ma anche nel caso in cui avessimo semplicemente cambiato idea, è possibile avvalersi del diritto di ripensamento, dando motivazione della scelta.
I tempi in questo caso arrivano a un massimo di 14 giorni dalla firma dell'accettazione della proposta.
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