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Nato in epoca antica, il tetto verde è una soluzione sempre più richiesta grazie ai molti vantaggi estetici, ambientali e funzionali che offre.
Tutto ciò è possibile grazie anche alle innovazioni che si sono avute nel campo, in quanto per anni c'era stata una certa ritrosia a farsi costruire coperture verdi a causa di tecniche inadeguate che portavano ad una scarsa durata del verde e a fastidiose infiltrazioni.
Ma per fortuna le cose sono cambiate.
Oggi, con i giusti accorgimenti e affidandosi a mani esperte di aziende produttrici ed esecutrici specializzate, si può parlare solo di vantaggi del tetto verde.
Innanzitutto un tetto giardino ha molti vantaggi per l'ambiente: aiuta a ricreare gli habitat naturali per molte specie floristiche e faunistiche, in ambiti anche molto degradati.
Un altro aspetto importante è che il verde pensile è utile per la regolazione idrica, grazie alla sua capacità di accumulare, trattenere e restituire in forme diverse l'acqua piovana, alleggerendo il carico che verte sulla rete fognaria. L'acqua, infatti, in parte ritorna nell'ambiente mediante il processo di evaporazione e in parte in forma liquida.
L'evaporazione contribuisce anche alla mitigazione delle temperature, agendo così in modo positivo anche sul microclima.
Inoltre, la vegetazione è utile anche al trattenimento delle polveri, migliorando la qualità dell'aria.
Infine, fattore non meno importante rispetto a quelli fin qui elencati, la copertura verde garantisce un ottimo isolamento acustico dai rumori provenienti dalla strada e un migliore isolamento termico.
L'azienda ZINCO tetti verdi propone vari sistemi per tetti verdi e in ciascuno viene portato alla massima espressione soprattutto uno dei benefici del verde pensile di cui abbiamo trattato.
Ne sono un esempio Tetto verde biodiversità e Tetto verde climatico.
C'è poi chi sfrutta lo spazio sul tetto per creare degli orti urbani, come alcune realizzazioni di Zinco e come sta avvenendo a Taiwan, dove il nuovo mercato ortofrutticolo di Tainan Xinhua sarà coperto da un tetto verde ondulato, accessibile al pubblico e coltivato.
Ai vantaggi ambientali si aggiungono quelli economici. Un migliore isolamento termico porta sicuramente un apprezzato risparmio in bolletta e a ciò si aggiunge che, a fronte di una spesa iniziale maggiore, realizzare un tetto giardino garantisce anche una vita più lunga per gli strati di impermeabilizzazione, grazie al fatto che il verde li protegge dagli agenti atmosferici.
Per avere un tetto giardino efficiente è necessario che esso assicuri un ottimo drenaggio delle acque meteoriche, per la difesa dagli agenti atmosferici, e un habitat ideale per la crescita, il mantenimento e la proliferazione della vegetazione, senza eccessivi oneri per la manutenzione.
Data una buona struttura di appoggio come base di partenza, questi due benefici si ottengono grazie alla sovrapposizione dei vari strati, ciascuno con una propria funzione ben precisa, che descriveremo nel seguito a partire da quello più vicino al solaio per andare verso l'esterno.
A completamento di tutti questi strati ci sono da considerare i vari accessori per il corretto smaltimento delle acque e l'irrigazione.
L'azienda Bauder propone un sistema completo per realizzare l'intero pacchetto per tetto verde.
Un altro sistema completo è PerliRoof inclinato intensivo di Perlite Italiana Srl un sistema per la realizzazione di coperture a verde pensile intensive ed estensive.
Ma vediamo nello specifico i vari strati.
Parliamo innanzitutto della classica guaina che ha lo scopo di protezione della struttura da infiltrazioni di acqua. A questo nella stratigrafia tradizionale si aggiungono poi la barriera al vapore e lo strato isolante.
Un esempio molto valido di impermeabilizzazione è il manto sintetico in FPO/TPO Mapeplan TB di POLYGLASS con elevata durabilità, alta resistenza alla penetrazione delle radici, certificato FLL e resistenza al punzonamento.
Questo strato di accumulo serve a garantire alla vegetazione che si andrà ad impiantare una riserva di acqua per i periodi di maggiore stress.
Altra funzione di questo strato è quella di proteggere lo strato impermeabilizzante sottostante dal calpestio, da eventuali percorsi carrabili, nel caso di coperture speciali, e dallo stesso verde che ha un apparato radicale molto aggressivo.
Un esempio di accumulo e drenaggio è Windi Drain di Pontarolo Engineering Spa , elemento piano in plastica rigenerata che consente un drenaggio superiore dell'acqua in eccesso permettendone nel contempo l'immagazzinamento di quella utile e un'ottima aerazione per avere il giusto bilanciamento tra aria e acqua nel terreno di substrato.
Come si è detto, il verde che viene piantumato al di sopra di un tetto pensile ha un apparato radicale molto aggressivo che può penetrare al di sotto degli strati impermeabili e può portare infiltrazioni o altri danni anche peggiori alla struttura.
Pertanto, si rende necessario inserire uno strato antiradice, in PVC o in polietilene o, in alternativa, si può optare per uno strato impermeabilizzante che sia dotato di certificazione FFL antiradice.
Sul mercato troviamo ad esempio DERBIGUM AR antiradice, di DERBIGUM una membrana prefabbricata bituminosa antiradice, con additivi che la rendono molto resistente.
Lo strato drenante ha la funzione di drenare appunto le acque piovane e quelle da irrigazione in eccesso, di garantire una ulteriore riserva di acqua, di aerare le radici e formare una ulteriore barriera per le stesse e, infine di fare da supporto per gli strati superiori.
I materiali impiegati possono essere sciolti, come ad esempio pomice, lava e ardesia espansa oppure, soluzione questa più innovativa e performante, essi possono essere costituiti da sistemi con elemento preformato in piastre o rotoli in polietilene.
Un esempio molto funzionale è Baudermaterassino in SDF, che ha la multifunzione di protezione, drenaggio e filtro.
Un altro sistema valido è Nature Drain di Roofingreen che aggiunge alla tecnologia dei sistemi Roofingreen la capacità drenante, affidata a 12 fori da 6 mm invisibili, in grado di agevolare lo smaltimento delle acque meteoriche.
Per evitare che le particelle fini possano scendere dagli strati superiori nello strato drenante, tra essi viene interposto uno strato filtrante, realizzato con feltri con ottima resistenza a trazione e taglio e permeabili all'acqua.
Una cattiva scelta del materiale per questo strato può danneggiare col tempo l'intero sistema.
Un esempio è Bauder tessuto filtrante FV-125, con ottime proprietà per inverdimenti intensivi ed estensivi.
Per un tetto verde si dovrà utilizzare un substrato vegetale diverso da quelli normalmente impiegati per giardinaggio, in quanto in questo caso esso deve assicurare un mantenimento nel tempo senza grandi costi.
In genere si utilizzano materiali vulcanici come lava e pomici, a volte sostituiti o integrati con materiali riciclati come laterizi opportunamente selezionati, facendo ricorso così ad una soluzione che di sicuro è vantaggiosa ancora di più per l'ambiente, in quanto si riducono gli impatti dovuti alla estrazione del materiale necessario.
In ogni caso i materiali impiegati per la formazione di questo strato devono essere bilanciati in quanto a contenuto di acqua, peso, capacità drenante, avere un'ottima resistenza al gelo e non contenere semi infestanti. Inoltre, essi devono avere il giusto grado di salinità e il giusto pH.
Per quanto riguarda la vegetazione che andrà a inverdire il tetto pensile, essa è legata a due tipologie:
Nel primo caso parliamo di veri e propri giardini sui tetti, con prato, arbusti, siepi e alberi, mentre nel secondo caso si tratta solo di prato con qualche piccola specie arbustiva, per cui è una tipologia che richiede minori spessori degli strati sottostanti e anche più facile da mantenere in efficienza.
In genere il verde estensivo viene realizzato su coperture piane o inclinate e non è fruibile, per cui si parla in questo caso di semplice copertura verde, mentre il verde intensivo è fruibile e diventa uno spazio anche per il loisir.
Nelle due fasi di progettazione tetto verde e della sua conseguente esecuzione è necessario seguire le normative di settore, affinchè il tetto verde sia realizzato a regola d'arte e si raggiungano effettivamente i benefici cui si aspira.
Tra le prime normative di riferimento ci sono le Linee Guida sulla progettazione, realizzazione e manutenzione delle coperture a verde, redatte dal FFL, Associazione tedesca di ricerca per la costruzione e progettazione del paesaggio.
A queste anche all'estero si è fatto riferimento da molto tempo.
Altra norma è la UNI 11235 Istruzioni per la progettazione, l'esecuzione e la manutenzione di coperture a verde, che dà indicazioni puramente tecniche su come realizzare un tetto verde, a partire dai carichi, passando per gli spessori e le tipologie dei vari substrati, fino ad arrivare alla gestione delle acque che interessano il sistema.
Infine, ricordiamo anche le Linee Guida - Verde Pensile: prestazioni di sistema e valore ecologico, redatte dall'ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Queste ultime definiscono le prestazioni di sistema e trattano fondamentalmente gli aspetti più propriamente botanici, tralasciati dalla normativa UNI.
Realizzare un tetto giardino può avere dei costi variabili dai 45 ai 200 euro al metro quadro, in funzione della tipologia e dei materiali scelti.
In particolare, se si sceglie di realizzare una semplice copertura verde, quindi un verde pensile estensivo, i costi sono molto più ridotti, non essendoci la parte relativa alle piante da collocare.
Si può, però, usufruire del bonus verde, che garantisce detrazioni fiscali fino al 36% o anche dell'ecobonus, con detrazioni maggiori, nel caso in cui la realizzazione del tetto verde comporti un notevole risparmio energetico.
Per quanto riguarda la manutenzione, nel caso di un verde pensile estensivo, dopo i primi due anni, una volta cioè che si può dire avviato l'intervento, l'impegno si riduce notevolmente, un paio di volte all'anno.
Se si realizza un verde pensile intensivo, invece, la manutenzione richiesta è più consistente, con interventi per potature, concimazioni, diserbi, irrigazioni e quanto altro occorra a tenere in efficienza un sistema sicuramente più complesso del primo.
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