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La tecnologia indossabile (in inglese wearable technology) è costituita da dispositivi mobili che si possono portare direttamente sul corpo, sopra l'abbigliamento, o far parte dell'abbigliamento stesso, e quindi essere indossati.
Per fare un esempio, rientrano in questa categoria gli orologi smartwatches, i braccialetti per il fitness o gli occhiali come i Google Glass.
L'azienda di Palo Alto, a tale proposito, si è resa protagonista di ingenti investimenti in questo settore.
Si tratta sicuramente di una tecnologia che sta sempre più prendendo piede, come dimostrano i numerosi dispositivi presentati negli ultimi mesi.
Anche la domotica, la scienza che applica elettronica e informatica alla gestione della casa per migliorarne la fruizione, sta diventando ormai di uso comune.
È dall'unione della tecnologia indossabile e della domotica è nato un progetto, di cui vi parliamo in questo articolo.
È stata proprio una tecnologia indossabile a vincere la prima edizione di Smart Home Hackathon, un concorso d'idee ideato da Energy@home ed ospitato dall'incubatore del Politecnico di Torino I3P, allo scopo di mettere a confronto start up e giovani innovatori sul tema della casa connessa ed efficiente.
Energy@home è un'associazione senza fini di lucro che raccoglie 23 player industriali con la finalità di sviluppare nuovi prodotti e tecnologie da utilizzare in ambito residenziale per rendere la casa più efficiente.
Il premio è nato con l'intento di favorire l'incontro tra coloro che propongono delle idee e chi può aiutarli a metterle in atto.
Alla competizione hanno partecipato 115 giovani provenienti da tutta Italia, divisi in 14 team che si sono confrontati per 54 ore sul tema proposto. Tra essi, aspiranti designer, imprenditori, maker e sviluppatori.
Il progetto vincitore è risultato Hiris, sviluppato da tre start up italiane, Apio, Circle Garage e SpotSoftware. Le tre realtà si sono conosciute proprio in occasione dell'evento ed hanno deciso di lavorare insieme alla proposta, poi risultata vincente.
Fabio Bellifemine, direttore di Energy@home, nel riconoscere con soddisfazione la qualità dei progetti presentati, nell'ambito dei quali c'è stato molto materiale tra cui scegliere, ha affermato che il motivo per cui è stato preferito Hiris è dovuto alla semplicità di utilizzo della tecnologia indossabile che, con pochi gesti, rende la casa connessa e fruibile anche a chi ha problemi motori.
Infatti il progetto vincitore è proprio costituito da un dispositivo indossabile, quale può essere un bracciale o un orologio, collegato alla rete domestica, che permette di comandare con un gesto tutti quei meccanismi presenti collegati anch'essi alla rete, per cui in futuro si potrà dimenticare l'utilizzo di telecomandi e monitor.
Basterà un gesto della mano per far alzare o abbassare le tapparelle, si potrà regolare la temperatura interna inviando un comando al termostato attraverso il bracciale, con una semplice rotazione nell'aria della mano si potrà attivare il ventilatore e in maniera analoga decidere se spegnere o accendere le luci.
Tuttavia la tecnologia è pensata anche per poter controllare le stesse funzioni, come chiudere le tapparelle o spegnere le luci, anche quando si è lontani da casa, da remoto, attraverso la realizzazione di un'apposita app per smartphone.
I giovani ideatori si sono però posti dei limiti. Il loro intento dichiarato, infatti, non è stato quello di creare una casa fantascientifica con una propria coscienza. Quest'ultima appartiene sempre e soltanto all'uomo, a cui la tecnologia non si deve sostituire, ma per il quale deve essere unicamente d'ausilio.
I vincitori avranno modo di sviluppare il prototipo della loro idea, grazie alla disponibilità degli organizzatori, che metteranno a disposizione dei prodotti pre – commerciali come gli elettrodomestici connessi di Indesit Company, il contatore intelligente di Enel Distribuzione, lo home gateway e la piattaforma software di servizio di Telecom Italia; i sistemi di sviluppo NFC di STMicroelectronics, i dispositivi di Flexgrid ed Urmet.
Oltre al progetto vincitore, nei gradini più bassi del podio si sono piazzati altri due progetti dei ragazzi, premiati dalla giuria composta da rappresentanti delle aziende Energy@home (Enel Distribuzione, Indesit Company, TelecomItalia, Whirlpool, Altran, Electrolux, STMicroelectronics, ISMB), TreataBit e lo stesso I3P.
Al secondo posto si è posizionato Smart Tips, un sistema consistente in un approccio divertente al tema dell'efficienza energetica, attraverso l'utilizzo di giochi interattivi.
Terzo classificato è risultato NED, un sistema di monitoraggio della produzione di energia da impianti fotovoltaici, con ottimizzazione in tempo reale dei consumi domestici.
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