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Il legno è da sempre molto utilizzato in edilizia e architettura per la costruzione di strutture portanti come capriate o solai, porte interne e finestre a vetri, scuri, persiane e pavimenti in parquet spesso riccamente intarsiati.
Esistono inoltre interi edifici o tramezzi costruiti con la tecnica dell'opus craticium o traliccio di legno, in cui la struttura portante è formata esclusivamente da un telaio di montanti e traversi in questo materiale. Non mancano infine mobili e opere d'arte come sculture, bassorilievi o dipinti su tavola.
Queste realizzazioni, se adeguatamente curate, hanno una durata di secoli o perfino millenni.
I maggiori fattori di rischio per la conservazione del legno sono l'esposizione alle intemperie e soprattutto all'umidità, con conseguente proliferazione di funghi e muffe, e ovviamente gli attacchi degli insetti xilofagi come tarli del legno o termiti.
Tra questi, le termiti del legno possono causare perfino il collasso di intere strutture ma i tarli deturpano irrimediabilmente la superficie decorata di un mobile o un'opera d'arte.
È dunque fondamentale prevenire queste situazioni con idonei trattamenti di disinfestazione e protezione.
Il tarlo è la tipologia di insetti del legno più diffusa in Italia; precisamente, sono le larve di varie specie di coleotteri che si nutrono delle fibre del legno.
Tra queste riconosciamo:
I cerambici si riconoscono facilmente per le loro dimensioni maggiori (dai 15 ai 20 mm), le gallerie molto ampie e profonde e il tipico rumore distintivo della specie.
L'orologio della morte è invece bruno-rossastro con macchioline più chiare e dimensioni comprese tra 5 e 7 mm. Le altre due specie sono infine nettamente più piccole (2 o 3 mm di lunghezza) e anche le loro gallerie hanno oviamente un diametro inferiore.
Il ciclo vitale di un tarlo si compone di varie fasi.
Le femmine adulte depongono le uova nelle cavità del legno non trattato come vecchie gallerie preesistenti, fori di chiodi, giunzioni tra i pezzi o fessure da ritiro.
Dopo la schiusa le larve cominciano a nutrirsi di cellulosa scavando lunghe e tortuose gallerie: è in questa fase che si producono i danni maggiori. Una volta cresciuti, le tarme del legno si accoppiano depondendo ancora una volta le uova.
La fase larvale dura generalmente due o tre anni mentre la vita adulta è estremamente più breve: da due a quattro settimane soltanto.
Generalmente il tarlo causa danni di modesta entità, cioè tali da non mettere a repentaglio la sicurezza statica di un elemento strutturale, ma una grave infestazione può ugualmente diminuire sensibilmente la sezione resistente di una trave o una capriata: è quindi importante riconoscere i sintomi di un attacco per adottate le contromisure adeguate.
In base a queste caratteristiche si può identificare la specie con sicurezza.
I trattamenti antitarlo hanno la duplice funzione di bonificare i manufatti con infestazioni in atto uccidendo gli insetti, le larve e le uova, e successivamente di proteggere il legno da nuovi attacchi creando un ambiente ostile agli insetti xilofagi.
Esistono varie tipologie di trattamenti antitarlo, ciascuna dei quali con specifiche applicazioni.
Qualsiasi tipologia di trattamento deve ovviamente garantire alcuni requisiti prestazionali molto precisi:
Naturalmente, per individuare il trattamento più idoneo occorre tenere conto delle caratteristiche dell'oggetto (forma, dimensioni, stato di conservazione), identificare la specie coinvolta e stimare la gravità dell'infestazione. Il riconoscimento della specie viene generalmente eseguito a vista da personale specializzato, mentre la gravità dell'attacco è rilevabile con apposite indagini diagnostiche preliminari.
Il Centro Italiano Antitarlo propone tre trattamenti specifici.
ThermoSystem® è ad esempio appositamente studiato per gli elementi strutturali come travi e capriate o per i controsoffitti decorati non portanti e le boiserie.
L'uccisione dei tarli avviene mediante l'innalzamento della temperatura fino a 55 °C, senza l'uso di biocidi o altre sostanze.
Dopo aver accuratamente isolato la superficie da trattare con una coperta termica si procede infatti all'immissione di aria calda alternata a fasi di raffreddamento.
Il trattamento viene costantemente monitorato con telecamere agli infrarossi e la regolazione della temperatura per non sottoporre il legno a stress meccanici che potrebbero danneggiarlo.
Dev'essere inoltre accompagnato dall'applicazione di prodotti repellenti o protettivi perché prevede la sola eliminazione degli agenti infestanti.
Il trattamento anossico ZeroSystem® è invece particolarmente indicato per i manufatti di piccole dimensioni. L'uccisione dei tarli si ottiene impacchettando gli oggetti in involucri stagni dai quali è successivamente sottratto l'ossigeno. Il trattamento ha una durata indicativa di venti giorni. L'integrità del manufatto è garantita dal mantenimento costante e inalterato dei valori di temperatura e umidità dell'ambiente.
Il trattamento a microonde MicroSystem®, efficacie su mobili antichi, opere d'arte, parquet e boiserie prevede infine l'uso di una speciale cabina mobile e smontabile per l'emissione di microonde, che riscaldano gli insetti xilofagi fino alla loro eliminazione completa.
Il sistema è efficace anche su oggetti di materiali compositi, come legno e metallo, legno e tessuti, eccetera.
L'ultimo sistema, applicabile anche con il fai da te, consiste infine nella stesura di appositi prodotti come Complet Antitarlo di ECOLKEM conforme alle norme UNI EN 22 e 46 per il Controllo e prevenzione delle larve.
Si tratta di un prodotto incolore e inodore classificato come presidio medico chirurgico.
Ha una lunghissima durata (ben dieci anni), non provoca allergie, è atossico per l'uomo e non corrode i metalli. Rende il legno idrorepellente, proteggendolo dall'umidità, senza alterarne la superficie o lasciare residui secchi o untuosi. Non si degrada alla luce ed è efficace anche contro le alghe, i funghi e le muffe.
Si applica con varie modalità:
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