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L'installazione di una stufa a pellet all'interno di un appartamento, rappresenta sempre più spesso la soluzione al problema del riscaldamento degli ambienti domestici.
L'inserimento di tale stufa è richiesto sia per potenziare l'impianto preesistente che per sostituire i vecchi impianti, non più adeguati a fornire l'energia termica adatta alle esigenze dell'utenza.
I motivi che invogliano ad optare per la stufa a pellet, sono diversi e giustificati dal sempre più alto costo dei principali combustibili presenti sul mercato.
La semplicità di installazione, le ridotte dimensioni, la grande resa termica del materiale combustibile rappresentato dal pellet, la assenza di inconvenienti pratici, come ad esempio lo stoccaggio di legna ed il relativo trasporto a piè di focolare, sono tutti punti a favore della scelta citata.
Oltre ai vantaggi citati, la possibilità di installare la stufa senza canna fumaria, rappresenta un motivo in più per favorirne l'impiego, unitamente al fatto che la maggior parte di esse, non ha necessità di essere rivestita o completata con altro materiale al di fuori di quello già presente nell'imballaggio fornito.
Tra i motivi che spingono l'utenza a preferire tale sistema di riscaldamento, si aggiunge la convinzione, non sempre vera, che il posizionamento della stufa a pellet possa essere estremamente semplice e comunque sempre possibile, soprattutto grazie anche alla presenza sul mercato delle stufe installabili senza canna fumaria.
Nel corso della mia attività professionale, mi è capitato spesso di conoscere persone che senza chiedere consigli a chi di dovere, hanno acquistato una stufa pensando di poterla sistemare facilmente all'interno della propria casa, senza tener conto che per fare ciò occorre conoscere regole e norme ben precise.
Per prima cosa occorre fare subito chiarezza circa l'aspetto più appetibile che spinge l'utenza ad acquistare con facilità tale apparecchio, ossia la presunta mancanza di canna fumaria, che rappresenterebbe il disco verde verso l'installazione in ogni luogo senza problemi.
È utile ricordare che tutto ciò che brucia produce fumi e gas di scarico e pertanto è necessario sempre che gli stessi siano evacuati attraverso idonei sistemi di tiraggio.
In riferimento alle stufe a pellet che potrebbero essere installate senza l'ausilio di una canna fumaria, va subito chiarito che ciò non è assolutamente vero.
Infatti le stufe che vengono definite prive di canna fumaria, sono delle stufe per le quali è comunque necessario installare una tubazione di scarico di dimensioni ridotte per la precisione avente diametro di 8 cm, provvista di una parte terminale sporgente dalla parete o posta in sommità del tratto di tubazione esterno che normalmente deve avere una lunghezza non minore di 2 metri.
Fino a quando la normativa in materia di scarico dei fumi di combustione ha consentito tale sistema di evacuazione, l'installazione di tali stufe è stata fatta un po' ovunque, nelle case singole come nei condominii.
Le nuove norme in materia di installazione di condotti e canne fumarie e precisamente la UNI10683, attualmente vieta tassativamente l'installazione di canne fumarie a parete, facendo venir meno, uno degli aspetti più interessanti relativi alla installazione semplificata di tali stufe.
Nella nuova normativa vigente, infatti, è esplicitamente chiarito che per le stufe provviste di canna fumaria, quindi per tutte, lo scarico dei fumi, mediante le canne fumarie deve avvenire esclusivamente a tetto, avendo cura di protrarre per almeno due metri oltre il solaio di copertura, il tratto terminale della canna fumaria adeguatamente corredato di comignolo.
Ovviamente si capisce subito che alla luce della nuova normativa citata, l'installazione di tali stufe in un condominio, diventa alquanto problematica, stante il rispetto delle norme che impongono oltre allo scarico a tetto, anche le regole di verifica ed installazione delle caratteristiche termiche in fase di esercizio.
Oltre al rispetto delle norme citate, occorre tener presente che una stufa a pellet, deve essere scelta con oculatezza, in rapporto alla superficie che si intende riscaldare.
Per fare ciò è necessario esaminare, non solo gli aspetti estetici di esse ma in particolar modo occorre esaminare il contenuto della scheda tecnica relativa al tipo di stufa, dalla quale è possibile evincere come installarla, per quali superfici è indicata e le regole da rispettare durante il suo uso.
Altro aspetto da considerare prima dell'acquisto è la scelta dei materiali di finitura ed il grado di isolamento termico che le pareti che avvolgono il focolare debbono possedere.
Esistono infatti dei rivestimenti che sono più idonei ad evitare scottature improvvise pur emanando calore, anche le notizie relative a tali caratteristiche sono contemplate nelle istruzioni a corredo.
Sono inoltre da evitare, inserimenti della stufa a pellet, in composizioni in cui vi siano a distanza non di sicurezza materiali facilmente infiammabili come legno, plastica, stoffa ed altro.
Ricordo inoltre che la stufa a pellet ha bisogno per essere installata, di una presa di corrente con la quale energetizzare l'aspirazione dei fumi.
Al fine di evitare che in caso di interruzione dell'energia elettrica, i fumi prodotti dalla combustione, a causa della mancanza di aspirazione forzata, possano defluire all'interno dei locali riscaldati, laddove è possibile, sarebbe opportuno creare un condotto provvisto di tiraggio maggiorato, magari aiutato da un aspiratore alimentato a batteria.
Seguendo i consigli descritti e rispettando le istruzioni fornite dalla casa costruttrice, si possono ottenere grandi benefici dall'uso di una stufa a pellet, ottimizzandone la resa in condizione di sicurezza per sè e per gli altri.
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