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Ricette di stucco fai da te per la manutenzione dei mobili in legno

Conoscere diverse ricette di stucco tradizionale per legno è fondamentale per eseguire autonomamente la piccola manutenzione di mobili, infissi, scuri e persiane
Pubblicato il / Aggiornato il

Importanza dello stucco nella manutenzione del legno


Uno dei principali problemi nel riparare o restaurare un vecchio manufatto in legno sono i fori, fessure o cavità che si creano sulla sua superficie dovuti a varie cause.

Fenditure da ritiro


Uno dei difetti più comuni sono le fenditure da ritiro, dovute alla stagionatura non ottimale del legno o al brusco cambio delle condizioni ambientali in cui è tenuto il manufatto, ad esempio da un ambiente fresco, umido e ventilato a uno caldo e molto secco.
Le fessure da ritiro normalmente non vengono stuccate, tranne che in alcuni casi particolari come gli infissi, gli elementi oscuranti o i piani dei tavoli.


Fessure per l'unione di parti


Un altro problema comune riguarda la creazione di fenditure perfettamente lineari dovute alla disunione delle singole tavole, normalmente unite da incastri, perni o biette in legno, che formano manufatti ampi e complanari come porte, scuri di finestre, ante di mobili o piani di tavoli.

Scuro con fenditure per il distacco delle tavole di legno
In questo caso, dopo essersi accertati che il legno si sia adattato perfettamente all'ambiente in cui si trova, per evitare futuri imbarcamenti o allargamenti delle fessure, occorre procedere alla stuccatura per impedire che acqua, polvere e sporcizia possano introdursi nelle fessure accelerando il degrado.

Fori di sfarfallamento, rotture, marcescenze e difetti


Nel caso invece di fori di sfarfallamento di insetti xilofagi quali tarli o termiti, dopo il trattamento biocida, in un mobile la stuccatura migliora l'estetica e impedisce l'accumulo di polvere e sporcizia.

Legno con numerosi fori di sfarfallamento di tarli
Gli ultimi casi riguardano, infine, la vera e propria rottura di parti con formazioni di fratture o lesioni nette e la necessità di ricostruire parti anche consistenti perché mancanti, marcescenti o staccatesi spontaneamente a causa di difetti come nodi o cipollature.

In questi casi normalmente si inserisce un tassello di adeguata forma, essenza e dimensioni in corrispondenza della mancanza e quindi si stuccano le fenditure rimanenti.

Quando eseguire la riparazione autonomamente


Naturalmente per gli interventi più delicati, soprattutto se relativi a quest'ultima categoria, occorre rivolgersi a un restauratore specializzato, mentre per le stuccature più semplici, se in possesso di buona manualità, si può procedere autonomamente.


Stucco tradizionale a base di gesso di Bologna


Esistono numerose ricette tradizionali di stucco per legno, ciascuna delle quali adatta per applicazioni specifiche.

I materiali necessari, già noti e utilizzati da secoli per la realizzazione, decorazione e manutenzione di mobili, statue o dipinti su tavola, sono facilmente reperibili nelle mesticherie più fornite, nei negozi di articoli per le belle arti o in siti specializzati come Restauro Online o Antichità Belsito.

Ingredienti dello stucco di gesso


Una prima ricetta di stucco, adatto soprattutto per mobili e cornici dorati e la riparazione di piccoli fori e cavillature, è a base di gesso di Bologna, pigmenti minerali e colla per legno.

Stucco tradizionale colorato per legno
Il gesso di Bologna, usato anche come strato preparatorio per la doratura, è un particolare tipo di gesso che non indurisce al contatto con l'acqua.

Inoltre, se si interviene su mobili di legno non dorati, si può colorare lo stucco con i pigmenti inorganici, a base di ossidi e terre naturali, usati anche nell'affresco o nella pittura a calce.

Le colle da legno più usate nel restauro sono invece:

  • la colla garavella o colla da falegnami, ottenuta dai cascami della pelle;

  • la colla d'ossa, ricavata dalla macinazione degli animali destinati al macello;

  • la colla di coniglio, ottenuta dai cascami di pelle di coniglio.

Preparazione di una colla tradizionale per legno, by Antichità Belsito
Queste colle vengono normalmente vendute in lastre o perle; per essere impiegate vanno prima fatte riposare per alcune ore in acqua fredda e successivamente scaldate a bagnomaria con un pentolino.

Preparazione e applicazione dello stucco


Per preparare lo stucco, su un piano duro e impermeabile, ad esempio di marmo, si mescola il gesso di Bologna con il pigmento, se necessario facendo alcune prove per trovare il colore giusto e successivamente si aggiunge la colla già preparata in precedenza.

Si amalgama quindi il tutto fino a ottenere una consistenza pastosa, priva di grumi e facilmente applicabile con una spatolina.

Un restauratore applica lo stucco colorato con una spatolina
Le proporzioni degli ingredienti variano in base all'uso dello stucco: in generale per le parti più esposte agli urti come gli spigoli occorre aumentare la quantità di colla, viceversa si può diminuirla per trattare superfici piane.

Prima dell'applicazione è consigliabile pulire accuratamente le superfici da ogni traccia di segatura, polvere e sporcizia, e quindi applicare a pennello una mano di gommalacca per prevenire la formazione di aloni e macchie irreversibili.

Lo stucco può essere applicato con una spatolina, premendo leggermente per evitare la formazione di bolle d'aria e applicando più materiale di quello strettamente necessario, perché durante l'essicazione si verifica una certa riduzione di volume.

Applicazione dello stucco su grandi superfici, by Antichità Belsito
In caso di fori o lesioni molto grandi, per un risultato ottimale è consigliabile dividere il lavoro in più fasi, lasciando riposare qualche ora dopo l'applicazione dello stucco.

A questo punto si asporta il materiale in eccesso con una leggera carteggiatura manuale e quindi procedere ai trattamenti finali come la lucidatura a cera o le riprese della doratura.


Stucco a base di cera d'api


Lo stucco a cera è consigliabile soprattutto per gli elementi non esposti agli urti e può essere applicato anche da un principiante, in quanto completamente reversibile.

Ingredienti e preparazione dello stucco a cera


Per la preparazione è sufficiente scaldare a bagnomaria della cera vergine d'api con un po' di essenza di trementina, aggiungere il pigmento nella quantità desiderata, mescolare molto bene il tutto e colare il composto in uno stampo (ad esempio fatto di stagnola) per ottenere un bastoncino simile a un pastello a cera.
Una volta indurito, lo stucco è pronto.

Cera d'api naturale, un ingrediente degli stucchi per legno tradizionali
In alternativa si può comprare lo stucco a cera colorato in stick di Antichità Belsito, già pronto all'uso e disponibile in una vasta gamma di colori.

Applicazione dello stucco a cera


Poiché anche lo stucco a cera tende a macchiare il legno, prima dell'applicazione occorre procedere a una stesura protettiva di gommalacca, analogamente a quanto già visto per lo stucco a base di gesso di Bologna.

Lo stucco si applica staccando un po' di materiale dallo stick e lavorandolo con le dita per ottenere una sorta di salsicciotto da inserire nella lesione o nel foro da stuccare, comprimendo bene con una spatolina per evitare la formazione di bolle d'aria e sigillare bene tutte le fessure.

Una volta completata l'applicazione si aspetta per qualche minuto e si asporla lo stucco in eccesso con un panno di lana.

Applicazione dello stucco per legno a cera in stick di Antichità Belsito
In alternativa si può passare il bastoncino di stucco direttamente sulla fenditura, proprio come un gessetto o una matita colorata, fino a riempire perfettamente l'intera cavità: questo metodo è molto efficace per le lesioni più superficiali.


Stucco di gommalacca


Poiché lo stucco di gommalacca mantiene una certa durezza anche dopo l'essicazione, è l'unico stucco tradizionale adatto anche per sigillare fori e lesioni profonde o addirittura reintegrare piccole lacune.

Per fori molto grossi è però consigliabile inserire un tassello in legno, stuccando accuratamente le fessure residue.

Ingredienti e preparazione dello stucco a gommalacca


Esistono varie ricette per preparare lo stucco a gommalacca: quella più semplice prevede cera d'api, pigmenti e appunto la gommalacca, una secrezione naturale di un insetto che vive in Thailandia e nella regione indiana dell'Assam.

É venduta in scaglie solide.

Gommalacca naturale, by Restauro Online
Per preparare lo stucco si sciolgono la cera e la gommalacca a bagnomaria, aggiungendo i pigmenti e mescolando il composto, che anche in questo caso viene poi versato in uno piccolo stampo o colato su un piano di marmo e quindi lavorato con le mani per ottenere un bastoncino.

Applicazione dello stucco a gommalacca


Per l'applicazione dello stucco, più complessa rispetto ai casi precedenti, occorrono una spatola e un cucchiaio sagomato come un piccolo beccuccio.

Questa ricetta è adatta soprattutto per riempire fori, lesioni e cavità in superfici orizzontali, ad esempio piani di tavoli o cassetti: porte e ante di mobili vanno quindi smontate e poste orizzontalmente.



Per prima cosa si devono proteggere le parti da non trattare con del nastro adesivo che non lasci tracce dopo la sua asportazione alla fine del lavoro.

Quindi si stacca un pezzettino di stucco dal bastoncino, lo si mette nel cucchiaio e lo si riscalda facendolo sciogliere. A questo punto si cola il composto nel foro da stuccare, lavorandolo con la spatola scaldata per correggere le sbavature.

Una volta completata l'operazione e induritosi lo stucco, si toglie il materiale in eccesso carteggiando leggermente.

riproduzione riservata
Stucco fai da te per restaurare mobili
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Commenti e opinioni



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Alert Commenti
  • Gabri
    Gabri
    Domenica 3 Aprile 2022, alle ore 17:43
    Spiegazione chiara e semplice adatta ai neofiti della lavorazione del legno!
    rispondi al commento
  • Cesare
    Cesare
    Domenica 3 Marzo 2013, alle ore 18:07
    Ottimo lo stucco a gommalacca, chiedo però di specificare le proporzioni base di cera e gommalacca, ovviamente le terre coloranti si aggiungeranno in quantità a seconda del colore che vogliamo ottenere. Grazie
    rispondi al commento
  • Stefania Merche
    Stefania Merche
    Domenica 21 Ottobre 2012, alle ore 20:32
    Ho applicato dello stucco acquistato in un negozio di bricolage (non in stick ma in barattolo, ha la consistenza di una crema molto densa) e l'ho applicato con una spatola su alcuni graffi particolarmente estesi e profondi sul portone di casa.
    Ora sono rimaste delle chiazze più chiare sul legno.
    Pensavo di aver acquistato uno stucco dello stesso colore del portone che è piuttosto scuro, invece c'è una discromia tra le parti trattate ed il resto della porta che risulta più antiestetica dei graffi.
    Ho provato a rimuovere lo stucco con della carta vetrata per legno ma solo in dei piccolissimi punti sono riuscita a toglierlo senza graffiare ulteriormente il legno.
    Inoltre mi sembra che più insisto con la carta vetrata più le chiazze diventano chiare.
    Ho dunque provato a coprirle con dell'olio scuro ma non sono riuscita ad ottenere un effetto uniforme.
    Come posso rimediare??
    GRAZIE
    rispondi al commento
    • Arch.martinelli
      Arch.martinelli Stefania Merche
      Mercoledì 24 Ottobre 2012, alle ore 09:50
      Per Stefania Merche: La scelta della soluzione più adatta al suo problema dipende sia dal tipo di stucco che ha utilizzato e dalle caratteristiche dei graffi.
      Su questo link troverà una descrizione interessante delle problematiche che possono derivare dall'utilizzo degli stucchi e qualche soluzione per risolverle.
      rispondi al commento
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