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30 Novembre 2015 ore 17:25 - NEWS Bricolage legno |
Negli ultimi tempi tendiamo a comprare meno oggetti per la casa e di conseguenza riutilizziamo quelli di cui già disponiamo, talvolta cimentandoci nella risistemazione fai da te.
Molti di noi possiedono mobili antichi oppure mobili vecchi rovinati, che spesso arrivano dalla casa della nonna.
Per quanto riguarda i manufatti in legno, in particolare se si tratta di oggetti antichi, è bello pensare di risanarli con tecniche rispettose dei materiali e che permettano di prolungare nel tempo la loro vita.
Abbiamo già visto quali sono le fasi del recupero di manufatti in legno che non abbiano necessità di sostituire parti gravemente ammalorate: la pulitura, il trattamento biocida, la sigillatura con stucco e la tinteggiatura.
In quest'articolo ci soffermeremo sulla fase di stuccatura e su come possiamo realizzare edapplicare uno stucco fai da te da veri e propri restauratori del mobile.
L'obiettivo principale della stuccatura per il legno è eliminare le imperfezioni, come ad esempio piccole fessure o fori causati dall'azione dei tarli, dalla deformazione che il materiale subisce nel tempo o dall'inserimento di chiodi.È importante tenere presente che lo stucco non può sostituire parti mancanti del legno e va usato solo su zone molto limitate, poiché su superfici ampie tenderà a staccarsi.
Se sono necessarie integrazioni di parti perse o ammalorate, queste dovranno essere fatte con legno della medesima essenza e con caratteristiche simili a quelle del manufatto.
In commercio esistono già stucchi da restauro pronti all'uso, ma è possibile realizzare anche stucchi fai da te, facendo ricorso alle stesse ricette utilizzate dai restauratori professionisti.
Procuratevi in un negozio di belle arti del gesso Bologna, dei pigmenti per dare la colorazione desiderata e della colla garavella, detta anche colla animale o da falegname.
La preparazione va fatta su un ripiano in marmo o su una tavoletta verniciata. Mescolate bene il gesso Bologna coi pigmenti e successivamente aggiungete la colla garavella e un po' d'acqua tiepida, mescolando fino ad ottenere un composto facilmente spatolabile.
Prima di aggiungere il collante è necessario che venga reso pronto all'uso. La colla garavella è di derivazione organica ed è ottenuta dai cascami di pelli.
Si prepara facendo rigonfiare i pezzi in acqua fredda per diverse ore; successivamente si scalda a bagno maria senza arrivare mai a bollitura dell'acqua, per non provocare una denaturazione delle proteine. Ciò che si ottiene è una soluzione colloidale acquosa reversibile; ovvero, un materiale che una volta secco per effetto dell'evaporazione dell'acqua può essere nuovamente sciolto in acqua.
Le proporzioni degli ingredienti sono variabili in base all'uso che si deve fare dello stucco.
In linea generale è necessario utilizzare più colla per le parti maggiormente esposte agli urti come gli spigoli e meno colla per il riempimento di fori su superfici piane.
Una volta pronto, conservate lo stucco in un sacchetto di nylon avvolto in un panno per tutto il tempo dei lavori.
Prima di procedere con l'applicazione del preparato, è bene fare una prima passata su tutte le superfici lignee con una mano di gommalacca data a pennello, che costituirà uno strato protettivo per prevenire la formazione degli aloni tipici causati dallo stucco classico.
Stendete dunque il composto con una spatola e, dove necessario, utilizzate pure le dita. Durante questa operazione esercitate una certa pressione per evitare la formazione d'aria all'interno delle fessure e abbondate anche col materiale, poiché durante l'essicazione subirà sicuramente una diminuzione di volume.
Alla fine della prima applicazione lasciate asciugare per qualche ora.Procedete poi a carteggiare con della carta vetrata per eliminare tutto lo stucco in eccesso e spingendovi a passare tutta la superficie precedentemente trattata con la gommalacca.
Terminata la carteggiatura, ripassate nuovamente una mano di gommalacca per evidenziare i difetti ancora presenti, che sistemerete con una nuova applicazione di stucco.
A questo punto carteggiate nuovamente e procedete con le operazioni di finitura del manufatto.
Lo stucco a cera va limitato alle zone non soggette a urti ed è particolarmente indicato per quei restauri che subiranno una trattamento finale a cera.
Si tratta di un metodo molto semplice e adatto per principiati, poiché reversibile.
Bisogna però ricordare che anche questo stucco tende a macchiare il legno così come lo stucco classico. Pertanto, lo stucco a cera dovrà essere applicato solo successivamente a una mano di gommalacca.
Per la preparazione procuratevi delle scaglie di cera vergine d'api e fatela sciogliere a bagnomaria con una piccola quantità di essenza di trementina.
Fate attenzione a questa operazione, poiché si tratta di sostanza infiammabile.
Una volta ottenuto lo scioglimento della cera, potete aggiungere delle terre colorate continuando a mescolare fino a ottenere un composto dal colore omogeneo.
Versate dunque la cera in piccoli stampi a forma di stick che avrete preparato con della carta stagnola e fate raffreddare.
L'applicazione avviene staccando prima un pezzettino di materiale dallo stick.
Lavoratelo con le dita formando uno spaghetto da inserire nel foro che volete chiudere; spingete bene con una spatola fino a riempire tutta la fessura e successivamente eliminate il materiale in eccesso, strofinando poi con un panno di lana.
Come avrete intuito, la lavorazione richiede molto tempo, quindi, in caso di molti fori è preferibile intervenire con lo stucco classico, ma solo se il mobile verrà successivamente laccato.
Si utilizza prevalentemente per mobili in legno che verranno lucidati a tampone.
Possiede la qualità di mantenere una certa durezza una volta essiccato, pertanto è l'unico stucco fra quelli qui riportati adatto per sistemare fori profondi o addirittura per integrare piccole parti mancanti.
Esistono varie versioni dello stucco a gommalacca. Riportiamo di seguito quella più facilmente eseguibile a casa, anche se poi l'applicazione del prodotto risulterà scuramente più complessa rispetto alle precedenti.
Procuratevi delle scaglie di gommalacca, della cera d'api e delle terre colorate.
Sciogliete a bagnomaria la cera e la gommalacca e successivamente aggiungete i pigmenti mescolando. Versate poi una parte del composto su un ripiano in marmo e arrotolatelo con le mani spingendolo avanti e indietro, formando un piccolo cilindro che nel giro di poco tempo solidificherà.
Preparategli attrezzi per l'applicazione dello stucco; con una pinza, sagomate un cucchiaio in modo da formare un beccuccio e prendete anche una spatola.
Staccate un pezzettino di stucco dal cilindro raffreddato, ponetelo nel cucchiaio e scaldatelo su un fornello. Una volta sciolto, tenete il cucchiaio in una mano e la spatola in ferro nell'altra.
Fate colare lo stucco nel foro e lavoratelo con la spatola anch'essa scaldata in modo da correggere le sbavature. Per questa operazione sarà utile applicare del nastro adesivo a protezione delle parti circostanti.Lo stucco indurirà nel giro di poco e non avrà bisogno di una seconda applicazione, poiché quello a gommalacca non tende a ritirarsi.
Prima di passare alla finitura ricordate di carteggiare tutto il manufatto.
Se queste preparazioni fai da te vi lasciano perplessi per il tempo che richiedono, è utile ricordare che esistono in commercio stucchi in stick già pronti all'uso.
L'unico accorgimento è guardare bene la composizione e verificare che siano preparati con materiali appropriati che a lungo andare non danneggino il legno.
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