• progetto
  • cadcasa
  • ristrutturazione
  • caldaia
  • clima
  • forum
  • consulenza
  • preventivi
  • computo
  • mercatino
  • mypage
madex

Bollette a 28 giorni: è possibile chiedere l'indennizzo

Con decreto fiscale sono state vietate le bollette degli operatori telefonici ogni 28 giorni; ai consumatori è consentita la possibilità di ottenere un indennizzo
Pubblicato il

Bollette ogni 28 giorni vietate dalla legge


Con un emendamento al decreto legge in materia fiscale n.148/2017 è stato sancito lo stop alle bollette a 28 giorni per imprese telefoniche, televisive e per servizi di comunicazione elettronica.
Gli operatori telefonici come Wind, Tim, Vodafone e le televisioni a pagamento come Sky dovranno inviare la bolletta ogni 30 giorni. Viene dunque vietata con una legge quella pratica che già l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) aveva sanzionato, ma che continuava comunque a essere adottata.

Bollette a 28 giorni vietate
È stato così sancito in modo chiaro l'obbligo di fatturazione mensile o con multipli del mese.
A nulla sono valse le pressioni esercitate dalle varie compagnie telefoniche sui nostri parlamentari. A nulla sono servite le varie giustificazioni presentate dai vari operatori per mantenere in piedi la fatturazione ogni 28 giorni. La misura approvata dalla Commissione Bilancio del Senato con la quale si è detto basta a questa modalità di procedere riguarda non solo gli abbonamenti, ma anche i piani tariffari prepagati.

È stato di estrema importanza porre fine a una situazione che ha coinvolto e indignato la maggior parte dei cittadini. I fornitori di servizi, secondo l'intento della norma, dovranno inoltre garantire informazioni chiare e trasparenti in merito alle varie offerte messe sul mercato.
L'Agenzia per le Comunicazioni con la sua vigilanza verificherà che gli utenti possano fare scelte consapevoli e informate.

Bollette
Anche dalla Federconsumatori è stata manifestata grande soddisfazione per il via libera del Senato al decreto fiscale dopo le varie denunce e i confronti con le Autorità competenti.
La svolta è di rilievo se si pensa che la platea interessata è molto ampia, poiché la questione riguarda sia la telefonia fissa che mobile, i clienti domestici e quelli business.

Quali sono stati gli effetti sul consumatore per la prassi illegittima adottata dai principali operatori telefonici? Anche se le differenze potrebbero sembrare minime, in realtà non è così.
A seguito dell'invio della bolletta ogni 28 giorni i pagamenti sostenuti dall'utente nell'arco di un anno sono stati 13 e non 12 come dovrebbero essere. Ne consegue che il consumatore paga una bolletta in più rispetto al dovuto, con un aggravio medio della spesa di circa l'8,6%.
I fornitori dei servizi, dal canto loro, si aggiudicano un fatturato all'anno sensibilmente maggiore, complessivamente pari a circa un miliardo di euro.


Esclusione di gas e luce


Non tutti i servizi sono coinvolti dalla nuova normativa. Il provvedimento non riguarda infatti i fornitori di gas ed energia elettrica poiché per questi settori vige la disciplina prevista con delibera da parte dell'Autorità per l'Energia. In questo caso la fatturazione è effettuata in base ai consumi e dunque i giorni di riferimento per la fatturazione sono irrilevanti.

Bollette televisione pagamento
Si ricorda, inoltre, che nell'ambito della misura introdotta non rientrano le offerte promozionali che hanno durata inferiore al mese e che non sono rinnovabili. Si pensi alle promozioni telefoniche attivate ad esempio nel periodo estivo o natalizio.


Quali sono i tempi per adeguarsi alla normativa?


Qual è il tempo concesso ai fornitori del servizio per adeguarsi alla normativa? Sono previsti 120 giorni per mettersi in regola a partire dalla data di conversione in legge del decreto fiscale.


Previsti rimborsi a favore dei consumatori


Nel caso in cui sia stato violato l'obbligo di fatturazione mensile viene previsto un indennizzo forfettario a favore dell'utente. Le compagnie telefoniche e le televisioni a pagamento saranno obbligate a rimborsare i propri clienti per la pratica ritenuta illegittima.

La normativa parla di un rimborso forfettario per i consumatori pari a 50 euro.
Tale somma subirà l'aumento di 1 euro per ogni giorno successivo alla scadenza del termine fissato dall'Autorità per le Comunicazioni in cui non è stata effettuata fatturazione su base mensile o multiplo del mese.

E non è tutto, poiché ulteriori novità potrebbero arrivare sotto il profilo dei rimborsi, vista la richiesta effettuata dall'Agenzia per le Comunicazioni affinché l'indennizzo venga riconosciuto anche in caso di violazioni anteriori alla data di entrata in vigore della legge.

L'Autorità Garante per le Comunicazioni aveva ritenuto illegittima la fatturazione a 28 giorni rilasciata dagli operatori telefonici per i servizi fissi già a far data dallo scorso 23 giugno.

A sostegno di questa iniziativa, per rendere effettivi i rimborsi pregressi, l'Unione Nazionale Consumatori si è attivata chiedendo l'inserimento, in fase di conversione in legge del decreto legge fiscale, di una norma che imponga i rimborsi anche in relazione a quelle fatture emesse dalle compagnie di telefonia fissa in contrasto con la delibera del 23 giugno scorso dell'Agenzia per le Comunicazioni e dunque anteriormente all'approvazione del decreto fiscale.

Ad ogni modo i consumatori potranno accedere al sito del Codacons al fine di reperire gli strumenti necessari per presentare reclamo/diffida con richiesta di rimborso di quanto indebitamente versato.


Quali sono le sanzioni previste


Sanzioni molto salate sono previste per chi non si adegua alle nuove disposizioni.
L'Autorità delle Comunicazioni dovrà vigilare sulla corretta applicazione della norma punendo adeguatamente chi non vi si adegua. Introdotto il raddoppio delle sanzioni applicabili che saranno pari ad un minimo di 240mila euro e ad un massimo di 5 milioni di euro.


La nuova legge potrebbe ritorcersi contro i consumatori stessi?


Veniamo a quello che potrebbe essere un punto dolente. Tenuto conto del guadagno derivato da una fatturazione a 28 giorni per le compagnie telefoniche e le televisioni a pagamento, dobbiamo adesso sperare che questo non si tramuti in un rincaro delle tariffe applicate ai consumatori per compensare le minori entrate.

Da tener presente anche che l'aggiornamento delle procedure informatiche necessario per poter riemettere bollette mensili comporterà costi notevoli per i fornitori dei vari servizi.
Le spese da sostenere, il mancato guadagno aggiuntivo dovuto alle nuove bollette mensili e le restituzioni agli utenti, potrebbero infatti generare un incremento delle tariffe e degli abbonamenti sempre a svantaggio del consumatore.

riproduzione riservata
Stop alle bollette a 28 giorni
Valutazione: 6.00 / 6 basato su 1 voti.
gnews

Commenti e opinioni



ACCEDI, anche con i Social
per inserire immagini
NON SARANNO PUBLICATE RICHIESTE DI CONSULENZA O QUESITI AGLI AUTORI
Alert Commenti
346.656 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI