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La stella di Natale è la pianta che sotto le feste è quasi sempre presente nelle case. Il suo nome in realtà è Euphorbia pulcerrima ed è originaria del Messico. Però per come entra velocemente nelle case durante le feste spesso poco dopo ne esce, perché verso fine gennaio e inizio febbraio perde tutte le foglie.
Molti erroneamente pensano che la pianta sia morta e se ne liberano.
Quando la stella di natale perde foglie sta semplicemente seguendo il suo ciclo vitale.
In questo articolo saranno presenti tutti i migliori consigli su come prendersene cura e su come farla riprodurre.
Questa è una pianta che teme tantissimo il ristagno idrico. Per innaffiarla non esiste una regola fissa. Bisogna solo assicurarsi che il pane radicale sia completamente asciutto. Solo a quel punto sarà bene procedere con l'innaffiatura.
La pianta, come tutti gli esseri viventi, ha un proprio linguaggio. Quando ha sete inizierà a far andare giù le foglie rispetto al picciolo. Questo è il momento giusto per darle da bere.
In media la stella di Natale andrebbe concimata una volta al mese ma il concetto di cui sopra, vale anche per la concimazione perché anche in questo caso la pianta ce lo farà capire con dei segnali. In questo caso farà, infatti, diventare alcune foglie leggermente gialle (vedi foto precedente).
Il concime giusto deve essere ricco di fosforo e potassio. Prima di concimare è importante bagnare il pane radicale in modo che la pianta riesca ad assorbire i nutrienti al meglio.
Nonostante il nome che porta la stella di Natale teme molto il freddo. Non bisogna mai lasciarla a temperature sotto i 14° C circa. In questi casi è preferibile portarla subito dentro casa facendo però attenzione a non metterla accanto ai temosifoni.
Ha anche bisogno di molta luce ma non di sole diretto perché si rischierebbe di bruciarle tutte le foglie. Anche l'aerazione ha bisogno di un certo equilibrio. Bisognerà trovare un punto ben areato ma non di corrente diretta.
La maggior parte delle persone crede che il fiore della pianta sia la parte rossa. In realtà, quelle rosse sono foglie che alternano il loro colore in base a quanto sole ricevono.
Il fiore vero è verde e poco vistoso (vedi foto).
Questa è una pianta molto particolare, di tipo foto periodico. Ciò significa che per ottenere delle belle foglie rosse bisognerà che venga sottoposta a 10/12 ore di buio totale.
La pianta in natura tende a formare foglie rosse in un periodo invernale. Per aiutarla in casa a ricreare queste condizioni è molto semplice.
Iniziando da settembre a spostare la pianta in un ambiente totalmente buio (uno sgabuzzino) per 10/12 ore al giorno. Dopo due mesi le prime foglioline rosse spunteranno, a quel punto si potrà interrompere il trattamento perché vorrà dire che il processo si sarà attivato.
L'operazione di rinvaso va fatta una volta l'anno meglio quando la pianta è a riposo, dunque, quando ha perso le foglie.
Tirarla delicatamente fuori dal vaso e controllare che il pane radicale non presenti delle muffe. Nell'ipotesi che questo accada per non far morire la pianta bisognerà trattare le radici con dei funghicidi. Durante l'operazione di rinvaso trattare molto delicatamente i rami perché sono molto fragili.
Per creare il terreno ideale per questa pianta bisognerà prendere della torba (80%) di buona qualità e dell'argilla espansa (20%) per il substrato drenante.
Il vaso nuovo dovrà essere solo leggermente più grande del precedente perché sceglierne uno grande non ha alcuna utilità, anzi, può addirittura danneggiare la pianta.
Le radici infatti non si svilupperanno di più in base alla quantità di terra che hanno intorno anzi tenderanno, quando si bagna il terreno, di trovarsi troppo a contatto con l'acqua rischiando di marcire. Creare uno strato di circa 2 cm di argilla espansa, prendere quindi tutto il panetto poggiandolo sopra lo strato drenante e riempire gli spazi vuoti con la torba.
Terminata la fioritura si potrà ridimensionare la pianta tramite la potatura.
In natura l'Eufhorbia può raggiungere anche i quattro metri di altezza (quando si trova in terra).
In vaso, invece, può raggiungere i due metri. Se non si vuole che arrivi a queste dimensioni l'operazione di potatura sarà indispensabile.
Partendo dal terreno, se si vuole una pianta alta circa 50 cm, bisognerà tagliare tutti i rami a circa 25 cm.
Non c'è da preoccuparsi se poi la stella di Natale apparirà spoglia perché dai rami vecchi spunteranno tutti quelli nuovi a tempo debito. Per questa operazione è meglio utilizzare un taglierino invece delle forbici per evitare di schiacciare i rami, soprattutto se queste sono poco affilate.
I rami tagliati tenderanno a emettere una sostanza bianca. Il taglio va tamponato con della terra in modo che non perda troppe sostanze nutritive.
Il latte della pianta è tossico, quindi, è bene prestare particolare attenzione se ci sono bambini o animali domestici in casa.
Per la riproduzione, la stella di Natale si moltiplica essenzialmente per talea.
Il periodo migliore per farle è proprio quello della potatura in modo da poter sfruttare i rametti che ne derivano.
Andranno semplicemente presi, mettendoli poi in acqua ed attendere circa 15 giorni finché non emettano l'apparato radicale nuovo. A quel punto interrarli aiutandoli magari con un radicante chimico. La percentuale di successo è poco superiore al 50%.
Eseguire una pulizia costante ed accurata della pianta è veramente molto importante.
Tutte le foglioline che seccheranno sugli steli o peggio ancora che andranno a finire sul terreno andranno eliminate. Questo per evitare che si formino marcendo, funghi e batteri che farebbero molto male alla stella di natale.
Per togliere le foglie ancora attaccate assicurarsi di tenere il ramo a cui appartengono per evitare di danneggiarlo.
Come visto, con qualche semplice accortezza, riuscire a salvare questa pianta non è difficilissimo.
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