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Grazie all'evoluzione della tecnica nella produzione di calcestruzzo alleggerito, su richiesta di valori di trasmittanza sempre più restrittivi imposti alle varie parti dell'edificio, il sottofondo, ossia la stratigrafia compresa tra la soletta e la pavimentazione, ha acquisito poco a poco un ruolo di sempre maggiore importanza nella delicata fase di progettazione di un edificio e nella sua riqualificazione energetica.
Il sottofondo ormai non si limita a essere mero strato di supporto della pavimentazione ma è un vero e proprio elemento di progetto al quale dedicare la dovuta attenzione.
Nell'immagine una riqualificazione energetica dello studio Lacasapensata con interposizione di un sottofondo alleggerito. La stratigrafia è ben visibile dal taglio praticato nella soletta per il posizionamento di una scala interna.
Le funzioni del calcestruzzo alleggerito per sottofondi sono molteplici: viene utilizzato come strato di riempimento, ad esempio nel rinforzo strutturale di un solaio in cui è importante non gravare ulteriormente sulla struttura, copre e protegge gli impianti che corrono a pavimento, isola termicamente il pavimento, isola acusticamente unità abitative sovrapposte.
Soprattutto negli impianti radianti a pavimento, cioè in assenza dei termosifoni per il riscaldamento ma in presenza di serpentine annegate nel pavimento, un sottofondo alleggerito realizzato sopra la soletta contribuisce a evitare che il calore emanato dall'impianto scenda verso il basso e si disperda.
Monostrato o bistrato, i sottofondi in calcestruzzo alleggerito si classificano principalmente per numero di strati funzionali e relativo spessore.
In passato, in assenza delle attuali normative restrittive in fatto di parametri di isolamento limite, lo strato era uno solo e l'unica funzione richiesta era il supporto della pavimentazione.
Oggi i sottofondi costituiti da due strati sovrapposti sono la norma nella progettazione di edifici nuovi o nella riqualificazione energetica dell'esistente.
Lo strato inferiore poggia sulla soletta ed è costituito da calcestruzzo alleggerito, quello superiore si definisce strato di finitura e deve garantire la perfetta planarità, omogeneità e tasso di umidità per una posa della pavimentazione a regola d'arte.
Esistono più tipi di calcestruzzo alleggerito; generalmente quello impiegato per la realizzazione dei sottofondi è composto da cemento o calce come legante e materiale inerte, ossia sabbie e ghiaie miscelate in differenti proporzioni, a seconda della necessità con materiale isolante in forma granulare o frantumata.
In foto la soluzione con sughero CorkPan di Tecnosugheri.
Come isolante possono essere adottate soluzioni differenti, come l'argilla espansa, la perlite, la vermiculite, il sughero biondo o meglio tostato, il polistirolo espanso.
In alternativa, può essere utilizzato il denominato cemento cellulare, ottenuto mescolando all'impasto di cemento una schiuma specifica che aumentando di volume crea una struttura a cellule d'aria chiuse rivestite di cemento e non comunicanti tra loro.Ovviamente il grado di isolamento dipende dalla scelta dell'isolante: l'argilla espansa è più indicata se si desidera un sottofondo con maggiore densità, intesa come peso in kg per ogni metro cubo di materiale, mentre se si punta sulla leggerezza e isolamento sono più indicati il sughero o la sua variante sintetica il polistirolo.
Comparando il peso tra un calcestruzzo tradizionale e un calcestruzzo alleggerito, i differenti valori dipendono dal tipo e quantità di isolante per metro cubo, tendenzialmente comunque i valori di densità passano dai 2000-2400 Kg/mc di un sottofondo tradizionale ai soli 400-500 Kg/mc di un alleggerito.
Le normative in vigore riguardo i sottofondi alleggeriti sono varie. La principale è sicuramente il Dlgs 311-06 sull'isolamento termico e rendimento energetico in edilizia, il quale determina in varie tabelle i valori limite di trasmittanza in relazione alle varie parti costituenti l'involucro edilizio.
Con il passare degli anni e in ultima revisione con i nuovi decreti attuativi della Legge 90/2013, in vigore dallo scorso primo ottobre, tali parametri sono stati sempre più ridotti, esigendo via via materiali sempre più isolanti.
Comparazione dei valori di Trasmittanza termica U relativi alle superfici opache orizzontali di pavimento, verso l'esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra in edifici sottoposti a Riqualificazione Energetica (zona termica E).
Anno 2006 | Anno 2015 | Anno 2021 | DELTA |
0,43 W/m2K | 0,31 W/m2K | 0,29 W/m2K | 33% |
In Lombardia, ad esempio, che corrisponde alla zona climatica E, relativamente ai valori limite della trasmittanza termica delle strutture opache di pavimento su ambienti non riscaldati, si passa da un valore pari a 0,43 W/m2K del 2006 a 0,31 W/m2K del 2015, in previsione di arrivare a 0,29 W/m2K entro il 2021.
Per quanto riguarda l'acustica, invece, la normativa di riferimento è la Legge quadro n. 447 del 26/10/95 e in particolar modo il decreto attuativo D.P.C.M. 5/12/97 sui requisiti acustici passivi degli edifici, il quale per la prima volta ha introdotto la necessità di progettare il pacchetto sottofondo regolamentando diversi fattori, tra i quali i rumori di calpestio, quelli esterni, i rumori degli impianti e quelli tra differenti unità immobiliari.
Da qualche anno varie ONLUS, tra le quali Libera, partecipano a un progetto etico di raccolta e riciclo dei tappi in sughero per la successiva macinazione e realizzazione di calcestruzzo alleggerito.
I numeri sono imponenti: si calcola che dall'inizio della campagna, denominata appunto Etico, promossa dalla Amorim Cork Italia siano stati raccolti oltre 170 milioni di tappi, corrispondenti a 100 tonnellate di materiale riciclato e che conseguentemente si è evitato di produrre da zero consumando energia e materie prime.
Un punto a favore quindi nella scelta su quale materiale utilizzare per il sottofondo alleggerito di casa propria.
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