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Una delle questioni che, spesse volte, genera incertezza sul da farsi è quella inerente la sostituzione degli infissi di un'unità immobiliare ubicata in un edificio in condominio.
Cambiare la serranda rotta, sostituire le finestre vecchie con modelli più nuovi e conformi alle norme dettate in materia di dispersione del calore, ecc.
Come agire?
Qui di seguito vedremo quali possono essere le contestazioni e quale il modo migliore d'agire per evitarle in partenza.
La questione che, rispetto ad ogni altra, ha senza ombra di dubbio rilievo assorbente è quella relativa all'alterazione del decoro architettonico.
È bene ricordare che con questo termine deve intendersi l'estetica data dall'insieme delle linee e delle strutture che connotano lo stabile stesso e gli imprimono una determinata, armonica fisionomia, e che quindi contribuiscono a conferirgli una specifica identità (Cass. n. 851/07).
Esso è un bene comune e non necessita della ricorrenza di particolari connotazioni estetiche essendo sufficiente la presenza di una linea armonica sia pur molto semplice (cfr. Cass. n. 8830/08).
A scanso d'equivoci la Suprema Corte ha avuto modo di puntualizzare che nessuna influenza in proposito può essere riconosciuta alla maggiore o minore visibilità di esse o alla loro non visibilità in relazione ai diversi possibili punti di osservazione rispetto all'edificio condominiale, trattandosi di una tutela accordata in sè e per sè a prescindere da situazioni contingenti in quanto correlata soltanto alla esigenza di salvaguardare determinate caratteristiche architettoniche unitariamente considerate dello stabile condominiale (Cass. n. 851/07).
In questo contesto non v'è dubbio che le finestre, le tapparelle e tutti gli infissi delle unità immobiliari ubicate in condominio possano essere suscettibili d'incidere sul decoro dell'edificio.
Alla loro sostituzione, quindi, può seguire una contestazione inerente l'alterazione del decoro dell'edificio.
Si pensi al condomino che sostituisca la propria tapparella grigia, uguale a quella delle altre unità immobiliari, con una rossa o con una persiana.
Stesso discorso, con i dovuti aggiustamenti, per le finestre e per le porte d'ingresso agli appartamenti.
È evidente che in questi casi, fatta salva la presenza di specifiche norme dettate nel regolamento condominiale (art. 1138, primo comma, c.c.), le soluzioni, per evitare contestazioni d'ogni genere, sono due:
a) sostituzione degli infissi con altri identici o del tutto simili;
b) ottenimento dell'assenso di tutti i restanti comproprietari ad installare dei serramenti differenti per tipologia, forma e colore.
In quest'ultimo caso l'intervento modificativo del decoro non potrà essere oggetto di alcuna contestazione.
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