Sostituire una piastrella rotta

Se una piastrella si rompe, può provocare danni al resto del rivestimento a meno che non venga sostituita: ecco come fare per evitare ulteriori complicazioni.
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Sostituire una piastrella rotta


Le piastrelle del bagno o della cucina possono scheggiarsi o rompersi a causa di urti accidentali. In questo caso dovete provvedere alla sostituzione perché una piastrella rotta provoca rapidamente un danneggiamento di tutto il rivestimento. Per ottenere un risultato perfetto bisogna sostituire la piastrella danneggiata con un'altra perfettamente uguale. Se sostituite più piastrelle è consigliabile acquistarne qualcuna in più per eventuali errori di posa.

1) Praticate alcuni fori con il trapano nella parte centrale della piastrella danneggiata. Non impostate la percussione e non forate troppo vicino ai bordi.

2) Appoggiate uno scalpello sulla zona centrale della piastrella e battetevi con il mazzuolo.

Forare piastrella rotta
3) Asportate con lo scalpello i pezzi della piastrella da sostituire facendo bene attenzione a non smuovere le piastrelle circostanti.

4) Eliminate con cura tutti i residui della vecchia colla e levigate bene la superficie.

Asportare la piastrella rotta
5) Applicate alcuni punti di colla sul retro della nuova piastrella, quindi spalmate bene la colla con una spatola dentellata.

6) Ponete in opera la nuova piastrella, assicurandovi che sia a filo con le altre. Controllate anche l'allineamento.

Posa della nuova piastrella
7) Con una livella a bolla controllate accuratamente che la nuova piastrella sia al livello giusto: se è il caso, applicate uno strato di gesso per portarla a filo delle altre.

8) Con una spugna bagnata togliete ogni eccesso di colla che deborda dalle commessure tra le piastrelle.

9) Quando la colla è asciutta e la piastrella risulta perfettamente assestata, ripristinate con molta cura lo stucco delle giunzioni.

Eliminare gli eccessi di colla


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Scegliere le piastrelle


Le piastrelle per la realizzazione dei pavimenti sono elementi tutt'altro che secondari nella progettazione degli ambienti: non solo perché la scelta è destinata a durare nel tempo, ma anche perché le piastrelle possono influenzare in modo molto evidente la percezione degli spazi e la caratterizzazione degli ambienti.

Taglio, colore, forma e qualità delle piastrelle sono elementi essenziali per delineare il carattere dei singoli ambienti, che proprio grazie alle caratteristiche dei pavimenti iniziano a prendere forma. Non va sottovalutata, dunque, la scelta dal punto di vista estetico, in quanto responsabile dell'armonia tra tutte le parti che troveranno collocazione più o meno fissa all'interno della stanza.

La principale distinzione da effettuare è tra tipi di lavorazione, ovvero monocottura, bicottura, cotto, clinker e gres. Il pavimento in monocottura viene realizzato cuocendo contemporaneamente la base e lo smalto superficiale, per un prodotto finale molto resistente e con diverso grado di porosità a seconda delle componenti. Da questo tipo di cottura si possono ottenere piastrelle con supporto grigio chiaro o beige, oppure con toni rossastri.

Meno utilizzate per i pavimenti sono invece le piastrelle lavorate con la tecnica della bicottura, in quanto molto belle ma altrettanto delicate. Supporto e smalto vengono cotti in due fasi separate e il risultato è una piastrella molto brillante, ma delicata e più adatta a rivestimenti a parete piuttosto che a fornire un supporto duraturo per il pavimento.

Più resistente e molto amato soprattutto negli ultimi anni è il cotto, in grado di conferire un sapore più rustico all'abitazione, ottenuto da una particolare tecnica di lavorazione dell'argilla. Il cotto può comportare diverse varietà di cromatismi sui toni del rosso e della terra, per una superficie porosa che non viene smaltata e che può adattarsi sia a spazi esterni sia ad ambienti interni.

Se la resistenza delle piastrelle è una caratteristica imprescindibile, prestazioni ulteriormente migliorate si possono ottenere dal clinker, la cui particolare tecnica di cottura a temperature estremamente elevate porta quasi ad una vetrificazione dei materiali, brillanti e resistenti alle infiltrazioni d'acqua.

Una maggiore resistenza all'acqua la si può trovare solo nel gres porcellanato, soluzione ampiamente apprezzata in questi anni per via della compattezza e dell'eccezionale resistenza del materiale, unitamente alla possibilità di scelta tra un'ampissima gamma di colori e sfumature. Il gres porcellanato, infatti, può anche venire smaltato.

Una volta scelte le caratteristiche tecniche, via libera alla fantasia e al gusto per la scelta estetica: le dimensioni delle piastrelle, i motivi e i colori potranno influenzare lo stile della stanza e, di conseguenza, occorre riuscire ad immaginare già che tipo di arredamento creare. Per ambienti dalle dimensioni ridotte, va tenuto conto che un pavimento a piastrelle larghe e dai colori chiari potrà generare un effetto di ampliamento degli spazi mentre, al contrario, piastrelle scure daranno un senso di calore ma potrebbero restringere la stanza dal punto di vista percettivo.



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