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Luce accesa o luce spenta. Nella maggior parte dei casi, le lampade delle nostre case vengono semplicemente accese o spente, ognuna tramite interruttori dedicati.
Esistono però alcuni sistemi che permettono di regolare l'intensità luminosa di un solo punto luce o di gestire più lampade contemporaneamente, in modo da avere sempre il tipo di illuminazione adatta all'attività che stiamo svolgendo.
Il sistema più semplice e che tutti conoscono per regolare l'intensità luminosa di una singola lampada è il dimmer manuale. La parola deriva dall'inglese, dal verbo to dim, che significa attenuare. In italiano è chiamato anche variatore di luminosità e si tratta di un apparecchio in grado di controllare la luce emessa da lampade ad incandescenza o lampade alogene. Il dimmer ha al suo interno un circuito elettronico che varia la tensione di alimentazione della lampada e che a sua volta ne modifica il flusso luminoso, illuminando così con maggiore o minore intensità la stanza.
L'apparecchiatura viene collocata dietro la placchetta dell'interruttore, nascosta in una scatolina, ed è solitamente regolabile tramite una piccola manopola. Il dimmer manuale standard ha però il limite di poter essere applicato solo ad uno degli interruttori che gestiscono la lampada. Se quindi avete un punto luce avviabile da più posizioni nella stanza, sarete costretti a scegliere da quale posizione regolarne l'intensità luminosa.
Per superare questo inconveniente, si può ricorrere al dimmer a pulsante. Di solito si presenta come un campanello. Premendolo più volte otterrete un innalzamento o abbassamento dell'intensità della luce. Questo sistema richiede di installare un elemento in più nell'impianto, ma vi consentirà di regolare un punto luce da più postazioni.
Nel caso particolare di grandi ambienti dove sono stati progettati più livelli di luce (ad esempio ottenuti con lampade che pendono dal soffitto per illuminare il tavolo da pranzo, altre lampade più basse nella zona divani o nicchie con faretti), è interessante studiare dei programmi di regolazione in base al momento della giornata. Infatti, l'illuminazione necessaria e il tipo di attività sono diverse nel tardo pomeriggio o a sera inoltrata.
È quindi utile inserire un sistema di controllo della stanza da cui selezionare un programma di illuminazione predefinito, senza dover tutte le volte settare ogni lampada per ottenere l'effetto luminoso complessivo che desideriamo.
I sistemi di controllo per singoli ambienti riescono a gestire anche quattro o sei circuiti differenti e occupano mediamente lo spazio di una scatola, da incassare e nascondere all'interno di una parete della stanza.
Nell'ottica di controllare contemporaneamente tutte le luci di casa, c'è anche la possibilità di convogliare i vari sistemi di illuminazione dell'edificio in un unico punto di gestione, detto rack. Esistono vari tipi di sistemi di controllo della casa. Oltre alle luci, sono capaci di gestire altri apparecchi collegati all'impianto elettrico, come l'aria condizionata, i sistemi audiovisivi o le tapparelle. Potrete quindi studiare con un tecnico specializzato la soluzione più opportuna per le vostre esigenze.
Nel caso di edifici storici o se non avete intenzione di intervenire sull'impianto in modo invasivo, potete affidarvi ai sistemi wireless, che sono adatti sia per la gestione di singoli ambienti, che per tutta la casa. Questa soluzione non necessita di cavi, ma semplicemente dell'aggiunta di un modulo di controllo dei circuiti, che potrete applicare a parete nella stanza che vi interessa. Anche in questo caso, potrete programmare differenti configurazioni di illuminazione degli ambienti, selezionabili da una piastra di controllo.
Esistono inoltre dispositivi molto validi per evitare sprechi di energia e comodi anche per l'utente. Ad esempio, installando una fotocellula negli spazi esterni, le luci del giardino si spegneranno automaticamente durante le ore di luce e riprenderanno a funzionare al crepuscolo.
In alcuni ambienti, come ingressi o ripostigli, è interessante valutare l'installazione di rilevatori ad infrarossi passivi, che accendono le luci quando entriamo in stanza e le spengono allo scadere di un tempo predeterminato. Sono molto pratici soprattutto in quegli ambienti ai quali siamo soliti accedere con le mani occupate.
Interessanti sono infine i rilevatori di presenza, che spengono le luci dopo un certo tempo trascorso dall'allontanamento dalla stanza. Pensate ad esempio agli ambienti frequentati dai vostri bambini, come le camerette o le stanze da gioco. Quante volte capita che vengano abbandonate senza spegnere le luci?
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