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Soluzioni e sistemi a secco per l'edilizia antisismica

In edilizia esistono soluzioni antisismiche, come i sistemi costruttivi a secco, tra cui controsoffitti modulari e pareti prefabbricate.
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Soluzioni costruttive a secco conformi alle norme antisismiche


L’intero territorio italiano (ad eccezione della Sardegna) è soggetto a un rischio sismico di intensità variabile, e perciò le leggi sulla costruzione degli edifici e le pratiche operative devono tenerne conto.

In particolare, le Norme Tecniche del 2018 (tuttora vigenti) contengono tutte le disposizioni normative che devono obbligatoriamente rispettare sia gli edifici di nuova costruzione, sia gli interventi di restauro, recupero e ristrutturazione su fabbricati preesistenti.

Un edificio gravemente danneggiato da un terremotoUn edificio gravemente danneggiato da un terremoto - Pixabay



Una prescrizione, in particolare, richiede che anche gli elementi costruttivi secondari non portanti vengano calcolati per resistere all’azione sismica per evitare collassi di tipo fragile ed espulsioni di materiale, con conseguenze rovinose per l’incolumità degli occupanti e la possibile ostruzione delle vie di fuga (scale, porte e corridoi).

Gli elementi secondari si identificano soprattutto con i controsoffitti e i tramezzi interni, cioè le parti più vulnerabili dell’involucro edilizio.

Al riguardo, i sistemi costruttivi a secco come i controsoffitti modulari e le pareti prefabbricate, appaiono più sicuri dei materiali tradizionali (mattoni in foglio e stuoie di canniccio intonacato), soprattutto grazie a un peso inferiore e un’elevata capacità di deformarsi assecondando le sollecitazioni sismiche.

Questi componenti risultano perciò conformi anche alle norme più rigorose e sono installabili in tutti i tipi di edifici.

Controsoffitto tradizionale gravemente danneggiatoControsoffitto tradizionale gravemente danneggiato - Pixabay



I livelli prestazionali richiesti variano infatti secondo la destinazione d’uso: gli edifici privati (tra cui ovviamente le comuni abitazioni) hanno infatti regole meno rigide rispetto alle scuole e agli uffici pubblici, caratterizzati da una grande concentrazione di persone.

I requisiti più stringenti riguardano però gli edifici strategici, che devono continuare a funzionare anche dopo un terremoto per assistere popolazione colpita: si tratta infatti di ospedali, prefetture, strutture operative della protezione civile e caserme dei vigili del fuoco, esercito e forze dell’ordine.


Le pareti divisorie prefabbricate per prevenire il ribaltamento dei tramezzi in muratura


In caso di terremoto una delle componenti dell’edificio che si danneggia più facilmente anche per scosse abbastanza modeste sono i tramezzi interni in muratura: il problema riguarda sia le pareti tradizionali di mattoni in foglio, particolarmente sottili (circa 6-7 cm) perché i mattoni pieni vengono sistemati di costa, sia quelle più recenti di elementi forati in laterizio (i cosiddetti foratini) appositamente costruiti a tale scopo.

Analogamente a quanto avviene per le facciate, i meccanismi di danno più pericolosi riguardano le scosse perpendicolari alle pareti e ne comportano il ribaltamento: i tramezzi in muratura sono anzi particolarmente vulnerabili a questo fenomeno, perché non vengono ammorsati alle pareti perpendicolari, in quanto privi di funzioni strutturali.

Gli effetti del ribaltamento delle pareti durante i terremotiGli effetti del ribaltamento delle pareti durante i terremoti - Pixabay



Il ribaltamento improvviso di una parete, anche relativamente leggera e di altezza modesta come un tramezzo, è però molto pericoloso per l’incolumità delle persone, perché può causare ferite gravi o persino la morte, se vengono lese parti vitali come la testa o la gabbia toracica.

Un tramezzo realizzato a secco invece minimizza tale rischio: queste pareti consistono infatti di un rivestimento esterno di lastre o pannelli rigidi ancorati a una struttura di sostegno in profili metallici, flessibili e perciò in grado di assecondare i movimenti delle strutture circostanti.

Inoltre, anche se una lastra del rivestimento dovesse distaccarsi completamente durante una scossa particolarmente intensa, il suo peso nettamente inferiore causerebbe danni assai meno gravi rispetto a una parete in laterizio.


Parete a secco per interni in lastre di gesso fibrorinforzato


Uno dei sistemi a secco più promettenti in questo senso è la parete divisoria Gyproc HF 2.1 - SAD5 215/75 L 3HF 2HAB del gruppo Saint-Gobain, che offre una soluzione robusta e versatile per ambienti residenziali e professionali.

Pareti divisorie a seccoPareti divisorie a secco di Gyproc Saint-Gobain



Con uno spessore totale di circa 21,25 cm, si compone di tre lastre Gyproc Habito® Forte e due lastre Gyproc Habito 13 Activ’Air®: si tratta di pannelli prefabbricati con un nucleo interno di gesso fibrorinforzato (cioè additivato con fibre di vetro per aumentarne la durezza superficiale e la resistenza meccanica) rivestito con uno strato di carta speciale particolarmente bianca per agevolare la tinteggiatura finale.

La struttura interna consiste invece di una doppia orditura formata dalle specifiche guide metalliche orizzontali Gyprofile, con sezione a U da 75 mm, fissate meccanicamente al soffitto e al pavimento con specifici dispostivi di ancoraggio a un interasse di 50 cm; e di una serie di montanti verticali con sezione a C, distanziati al massimo di 60 centimetri regolarmente sfalsati sui due lati del tramezzo.

Pareti divisorie modulariPareti divisorie modulari di Gyproc Saint-Gobain



Il fissaggio delle lastre viene garantito da viti autofilettanti con punta da chiodo, poste a una distanza non superiore a 25 cm; mentre la finitura superficiale può avvenire con mediante rasatura a gesso o con una semplice tinteggiatura.

L’intercapedine interna, sfruttabile anche per il passaggio degli impianti, è invece riempita con doppio strato (7 + 7 cm) di pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+.

Le prestazioni garantite dal sistema sono eccellenti. Il gesso fibrorinforzato del rivestimento esterno non favorisce infatti la propagazione del fuoco, produce pochissimo fumo e non rilascia gocce roventi o infiammate; inoltre, in condizioni normali di esercizio, può assorbire fino al 70% della formaldeide dispersa nell’aria, migliorando la salubrità degli ambienti interni.

Parete divisoria a secco GyprocParete divisoria a secco Gyproc HF 2.1 - SAD5 215/75 L 3HF 2HAB



Anche le prestazioni termiche ed acustiche risultano elevate, con un potere fonoisolante Rw di ben 67 dB.


Controsoffitti prefabbricati non vulnerabili al rischio sismico


Un altro grave pericolo per l’incolumità degli occupanti di un edificio riguarda però i controsoffitti, soprattutto di tipo tradizionale, cioè costituiti da stuoie di canniccio fissate al solaio sovrastante e successivamente intonacate.

Tali elementi, tuttora diffusi negli edifici storici, risultano particolarmente vulnerabili sia ai terremoti, che alle vibrazioni prodotte dal traffico stradale: in entrambi i casi si possono infatti distaccare senza alcun preavviso.

Durante un terremoto, un controsoffitto ben progettato deve invece assorbire le sollecitazioni orizzontali e verticali, seguendo i movimenti della struttura portante cui risulta ancorato e mantenendo la propria integrità per evitare cedimenti repentini.

Pannelli per controsoffitti di gesso rivestito Gyproc GyQuadro Activ'Air®Pannelli per controsoffitti di gesso rivestito Gyproc GyQuadro Activ'Air®



Anche in questo caso i controsoffitti prefabbricati soddisfano le norme più severe.

Tuttavia, si tratta di elementi indicati soprattutto negli edifici non residenziali di costruzione recente o comunque non vincolati come bene culturale, in cui possono fornire anche una preziosa intercapedine per il passaggio degli impianti (spesso assai voluminosi) e aumentare l’isolamento dei solai di piano (normalmente di cemento armato o laterocemento, e perciò con un comportamento termo-acustico non ottimale).


I controsoffitti prefabbricati


Per assolvere anche questa specifica esigenza Saint-Gobain Italia ha sviluppato il sistema Gyproc GySeismic Top, progettato per per garantire le massime prestazioni antisismiche sia nei controsoffitti modulari che in quelli continui.

Il sistema si basa su una struttura di sostegno formata da una guida perimetrale variabile a seconda dei pannelli utilizzati, e dai profili metallici Gyproc Linetec Plus con sezione a forma di T, disposti secondo una maglia modulare quadrata con lato di 60 centimetri.

Struttura metallica di sostegno per controsoffitti antisismiciStruttura metallica di sostegno per controsoffitti antisismici Gyproc GySeismic Top



I profili, a loro volta, vengono appesi al solaio soprastante grazie a uno specifico kit di sospensione antisismica, e completati con diversi tipi di pannelli modulari, dai più classici di gesso rivestito come Gyproc GyQuadro Activ'Air® e Gyptone Activ'Air®, fino a soluzioni in lana di roccia come Eurocoustic Minerval® e Tonga®.

Anche i controsoffitti continui, più adatti alle abitazioni, richiedono una struttura di sostegno fissata al solaio soprastante con gli speciali sospensori antisismici.

Varia però la geometria della maglia dei profili, meno vincolata a una griglia prefissata e perciò più libera di assecondare la vera forma della stanza, anche se leggermente irregolare. In questo caso la struttura comprende dunque la guida perimetrale Gyproc Gyprofile 30/28/30 e i profili metallici Gyproc Gyprofile con sezione a C.

Per il tamponamento si possono invece usare i pannelli di gesso fibrorinforzato Habito e Habito forte, ottenendo una perfetta compatibilità dimensionale, materica e progettuale con i tramezzi interni.


I controsoffitti prefabbricati anti-sfondellamento


Un’altra situazione di grande rischio per l’incolumità degli abitanti di un edificio è lo sfondellamento dei solai, che può avvenire sia durante un terremoto, sia in seguito ad infiltrazioni d’acqua o vibrazioni protratte per un periodo piuttosto prolungato.

Controsoffitto anti-sfondallementoControsoffitto anti-sfondallemento di Gyproc Saint-Gobain



Il fenomeno riguarda il distacco dall'intradosso e la successiva caduta dell’intonaco e/o del lato inferiore delle pignatte di alleggerimento di un solaio, soprattutto in laterocemento.

Anche in questo caso Saint-Gobain Italia ha ideato Gyproc CS.ASF Fireline e Gyproc CS.ASF Fireline + Ecophon Master™ F, due controsoffitti in prefabbricati modulari in grado di rispettare requisiti prestazionali particolarmente rigorosi, come un’elevata tenuta ai carichi di caduta e ai carichi complessivi maggiori di 140 kg, insieme a un ottimo comportamento al fuoco.

Entrambi i sistemi prevedono una struttura metallica di sostegno formata da un’orditura principale di profili con sezione a C Gyproc Gyprofile 27/48, posti a e interasse massimo di 88 cm, e un’orditura secondaria con interasse massimo di 50 cm, entrambe sospese con barre filettate di acciaio con diametro di 6 mm e un interasse massimo di 60 cm.


Il tamponamento esterno risulta infine costituito da lastre di gesso rivestito Gyproc Fireline 15, con l'eventuale aggiunta di un secondo pannello in lana di vetro Ecophon Master™ F per aumentare l’isolamento termico e acustico del controsoffitto.


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GyprocGyproc è il brand del Gruppo specializzato nella produzione di sistemi costruttivi a secco e di intonaci e finiture a base gesso per l'edilizia moderna.

Le soluzioni proposte offrono elevati livelli di comfort e prestazioni eccellenti, come la salubrità degli ambienti, l'isolamento termo-acustico, il risanamento e la protezione passiva dal fuoco.

Inoltre, l'azienda è da sempre responsabile e sensibile nei confronti dell'ambiente, aderisce all'associazione GBC Italia che promuove il sistema di certificazione indipendente LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), i cui parametri stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e ad impatto ambientale contenuto.

L'esperienza internazionale nel settore, la ricerca continua per offrire tecnologie sempre più innovative, l'alta professionalità, l'assistenza tecnica e l'ampia offerta formativa, rendono Saint-Gobain Gyproc il partner ideale per chi opera nel settore dell'edilizia.


Sistemi a secco per l'edilizia antisismica
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