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Solitamente quando si parla di Sismabonus si pensa alla detrazione fiscale che spetta a coloro che eseguono interventi volti a migliorare la sicurezza degli edifici da un punto di vista sismico.
Esiste tuttavia anche il Sismabonus acquisti, in base al quale è possibile portare in detrazione la spesa per l'acquisto di un'abitazione situata in un Comune a rischio sismico e avente caratteristiche antisismiche. Con il Decreto Rilancio il sismabonus acquisti è stato portato al 110%.
Anche chi sceglie di comprare una casa antisismica potrà attualmente fruire delle super agevolazioni fiscali. Al posto della detrazione fiscale il contribuente potrà scegliere lo sconto in fattura o, in alternativa, la cessione del credito di imposta.
L'Agenzia delle Entrate, con la risposta all'interpello n. 325 del 9 settembre 2020, ci illustra i dettagli sul tema chiarendo in cosa consista il sismabonus acquisti.
Per poter accedere al Sismabonus acquisti sono necessarie alcune condizioni.
Premesso che stiamo parlando di un bonus rivolto ai soggetti Ires e Irpef che intendono comprare una casa antisismica, vediamo quelle che sono i requisiti da rispettare:
In presenza dei requisiti necessari per accedere al sismabonus acquisti, il contribuente che abbia acquistato un immobile antisismico potrà beneficiare delle seguenti detrazioni:
Sul punto, come vedremo meglio più avanti, è intervenuta l'Amministrazione Finanziaria, la quale che ha precisato che il sismabonus 110% è operante anche qualora il compromesso risalga ad anni precedenti, purché l'atto definitivo e la consegna siano avvenuti entro il periodo di vigenza della super detrazione fiscale.
L'obiettivo del sismabonus acquisti, avvalorato dall'elevazione dell'aliquota al 110%, è quello di incentivare le compravendite di edifici che le imprese hanno ricostruito e ristrutturato e successivamente venduto entro 18 mesi dal termine dei lavori.
In caso di acquisto di una casa antisismica, in presenza dei requisiti richiesti, il contribuente potrà portare in detrazione la spesa per l'acquisto. Come abbiamo avuto modo di vedere, a seguito del Decreto Rilancio, l'aliquota per calcolare la detrazione fiscale, potrà essere portata al 110%.
Il rimborso Irpef verrà spalmato in 5 rate annuali di pari importo. Il beneficiario potrà anche decidere, al posto della detrazione, di fruire di uno sconto in fattura rilasciata dall'impresa o di cedere il credito d'imposta corrispondente.
Ricordiamo che prima dell'entrata in vigore delle novità introdotte con il Decreto Rilancio la cessione del credito poteva essere effettuata solo a favore dell'impresa di costruzioni o di altri soggetti privati; ora sarà possibile cedere il credito anche agli istituti di credito o intermediari finanziari.
Il caso esaminato dall'Agenzia delle Entrate vede protagonista un contribuente che aveva sottoscritto un contratto preliminare nel mese di aprile 2018 per acquistare da una società di costruzioni, un immobile situato in zona a rischio sismico, oggetto di demolizione e ricostruzione.
L'immobile veniva consegnato e acquistato tra settembre e ottobre 2020 e per questo l'istante chiedeva se aveva titolo a fruire della detrazione fiscale pari al 110%.
Il contribuente chiedeva altresì se era possibile ottenere lo sconto in fattura da parte del fornitore.
Con la risposta all'interpello l'Agenzia delle Entrate ricapitola quelli che sono i requisiti del sismabonus ossia l'agevolazione fiscale che si applica per le spese sostenute da colui che acquista una casa antisismica situata in zona a rischio sismico 1, 2 o 3, oggetto di lavori di demolizione e ricostruzione.
In base a quanto previsto dall'articolo 16, comma 1-septies del decreto n. 63/2013, volto a disciplinare tale bonus, è prevista la detrazione nella misura del 75% e dell'85% per cento del prezzo della singola unità immobiliare, come risultante nell'atto pubblico di compravendita e comunque, entro un ammontare massimo di spesa pari a 96 mila euro per ciascuna unità immobiliare.
In forza del Decreto Rilancio tale agevolazione viene ricondotta nell'ambito del Superbonus 110%.
Spiega l'Agenzia delle Entrate che, oltre all'aliquota del 110%, è prevista la possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito d'imposta.
A tal fine sono necessari, i seguenti adempimenti:
Ricordiamo, come sottolineato dal Fisco, che per quanto concerne lo sconto in fattura, l'impresa non è obbligata ad accettare la richiesta presentata dal cliente.
Venendo al caso concreto, l'Agenzia delle Entrate accoglie la richiesta dell'acquirente e riconduce l'acquisto nell'ambito del Sismabonus 110%.
Si può fruire dunque della maxi agevolazione fiscale anche se il compromesso viene sottoscritto prima del mese di luglio ma a condizione che l'acquisto e la consegna del bene avvengano nel lasso di tempo entro il quale la detrazione maggiorata può ritenersi in vigore.
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