I sistemi di sicurezza passiva per difendere l'abitazione

I sistemi di sicurezza passiva proteggono le abitazioni impedendo l'intrusione di malintenzionati, attraverso porte, finestre, cancelli, balconi e coperture.
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Sistemi di sicurezza attiva e passiva per la casa


Per difendere la propria abitazione da ladri e rapinatori, che spesso costituiscono un serio pericolo anche per la propria incolumità personale, è possibile installare sistemi di sicurezza attiva e passiva.
Si tratta di due tipologie radicalmente differenti: la sicurezza attiva mira infatti a impedire o neutralizzare un eventuale ladro che si dovesse introdurre abusivamente nella proprietà.

Tra i sistemi di sicurezza attiva troviamo quindi l'installazione di telecamere per la videosorveglianza e impianti d'allarme, il cui scopo è chiamare la polizia mediante collegamento automatizzato da remoto oppure allertare il proprietario per metterlo nelle condizioni di spaventare il ladro o difendersi adeguatamente. Altri metodi comuni sono l'abbonamento a servizi di vigilanza privata o l'adozione di uno o più cani da guardia, difensori efficaci e fedeli compagni.

I sistemi di sicurezza di tipo passivo si basano invece sull'effetto deterrente: in pratica, un ladro che cercasse di entrare troverebbe seri ostacoli ai suoi propositi, perché per forzare ad esempio una porta blindata dovrebbe fare rumore e trafficare in modo sospetto, attirando l'attenzione dei vicini o delle forze dell'ordine.


Sistemi di sicurezza passiva


I sistemi di sicurezza passiva più comuni sono l'uso di infissi blindati, soprattutto portoncini d'ingresso e porte finestre; l'installazione di inferriate alle finestre, cancelli davanti all'ingresso di un appartamento e recinzione alte; il montaggio di persiane, scuri o tapparelle blindate e infine gli offendicula.

Porte e finestre blindate, cancelli di sicurezza e grate alle finestre devono risultare conformi ai requisiti prestazionali prescritti dalla norma UNI ENV 1627, che stabilisce sei classi antieffrazione.

La sicurezza passiva è un deterrente per i ladri
I dispositivi di sicurezza passiva comunemente installati nelle abitazioni appartengono normalmente alle classi 3 e 4: la prima prevede la resistenza a tentativi di scasso condotti con cacciaviti e piedi di porco, mentre gli infissi di classe 4 devono resistere anche allo scardinamento mediante seghe, martelli, accette, scalpelli e trapani portatili a batteria.
I punti deboli di questi elementi sono tre: la serratura, l'ancoraggio alla muratura o alla parete dell'edificio e il nodo tra telaio fisso e le ante mobili.

Per raggiungere la resistenza richiesta i portoncini d'ingresso blindati presentano generalmente le seguenti caratteristiche:

  • controtelaio in robusta lamiera di acciaio inossidabile oppure zincato con spessore di 1-2 millimetri e ancoraggio alla muratura con zanche metalliche o tasselli a espansione appositamente predisposti;

  • telaio fisso in lamiera pressopiegata;

  • anta mobile in lamiera di acciaio con profili di rinforzo verticali e orizzontali con sezione a C, U od Ω e rostri posteriori supplementari che si inseriscono nel telaio fisso;

  • due o tre cardini di collegamento tra anta mobile e telaio fisso quasi sempre di tipo a scomparsa;

  • serratura di sicurezza munita di piastre di rinforzo, deviatori per impedirne l'apertura con un trapano e barre metalliche si inseriscono in appositi alloggiamenti praticati nello spessore della muratura;

  • spioncini, catenelle o chiavistelli per un'apertura parziale in sicurezza.

Persiane blindate di C.L. Serramenti
I modelli più performanti, come ad esempio quelli dell'azienda Dibi Group sono inoltre dotati di riempimenti delle intercaperdini in materiale isolante per aumentare il comfort termo-acustico e di un rivestimento di stile classico o contemporaneo in vari materiali per trasformare il portoncino in un elemento d'arredo e decorazione.

Anche le inferriate e i cancelli di sicurezza sono costituiti da profili di acciaio inox o zincato a sezione scatolare ma dal punto di vista tipologico si presentano assai più variegate.

Esistono infatti grate fisse o di tipo apribile munite di serratura: le prime sono indicate soprattutto per gli ambienti di servizio come bagni o cucine; mentre le seconde per le stanze principali come soggiorno e camera da letto e ovviamente per le porte finestre, in quanto le inferriate fisse impediscono il passaggio e non consentono l'installazione di scuri o persiane.

Piccola finestra con inferriata tradizionale
Nei edifici storici sono invece diffuse le inferriate antiche formate da una serie di barre tonde o piattine di ferro battuto che si incrociano mediante occhielli o chiodi ribattuti e sono infisse direttamente nella muratura e fissate con malta: sono molto robuste e spesso riccamente decorate.
É tuttora possibile ottenere questo tipo di inferriate, anche prodotte su misura e con disegno personalizzato, rivolgendosi ad aziende specializzate come Il Ferrobattuto di Barro & Valdemarca.

Anche scuri, persiane e tapparelle blindate come quelle proposte da C.L. Serramenti sono normalmente di acciaio e vengono classificate in classe antieffrazione 3 o 4.
Esternamente si presentano come sistemi oscuranti del tutto simili a quelli comuni in legno o alluminio, ma le due ante sono munite di serratura e di un sistema di chiusura di sicurezza con barre di rinforzo e ingranaggi dentati.


I cosiddetti offendicula


Gli offedicula sono invece un particolare sistema di sicurezza passiva finalizzato a impedire l'accesso di estranei all'interno di terreni e proprietà privata con accorgimenti tali da procurare danni o ferite a chi facesse il tentativo. Quelli più comuni sono le recinzioni di filo spinato, le ringhiere e cancelli con punte vive e i cocci di vetro fissati sulle cimase dei muri di confine.

Recinzione con filo spinato, tipico esempio di offendicula
Sono legali a due precise condizioni: i danni che possono arrecare devono essere proporzionati al valore del bene da difendere e comunque non troppo gravi o permanenti, e inoltre gli offendicula devono risultare chiaramente visibili o segnalati da cartelli di pericolo, perché chi tenta di entrare dev'essere ben conscio dei rischi a cui va incontro.

Nelle abitazioni sono molto diffusi due di questi dispositivi.
Il primo sono gli offendicula per pluviali che impediscono ai ladri di scalare le grondaie per raggiungere gli appartamenti dei piani alti: si tratta di appositi collari muniti di punte accuminate rivolte verso il basso, che di fatto costituiscono una barriera praticamente insormontabile anche per il più agile degli arrampicatori. Un'altra versione è invece costituita da lunghe strisce dentate di metallo che si possono montare sui lati dei discendenti pluviali, sulle grondaie orizzontali delle coperture, sulle cimase dei muri di cinta o i parapetti dei balconi: per renderli più visibili e rispettare le norme di legge alcuni modelli come Grimpo K di Windowo sono verniciati a colori vivi (giallo oppure rosso).

Offendicula per grondaie e pluviali Grimpo di Windowo
Lo stesso concetto di applica anche ai dissuasori per balconi e cornicioni, costituiti da piccole infermiate a forma di quarto di cerchio munite di raggi sporgenti verso l'esterno con punte accuminate, oppure da serie modulari orizzontali con spuntoni ricurvi verso il basso: i primi sono specificamente studiati per proteggere i fianchi di balconi, terrazze e lastrici solari da malintenzionati che vi si introducano da balconi o finestre vicini oppure attraverso i tetti; mentre i secondi sono utili anche per logge, abbaini e ballatoi.

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