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In questo articolo vogliamo chiarire cosa è e a quali benefici può portare la realizzazione di una serra solare, oggi definita serra bioclimatica.
Quali benefici può portare: aumento cubatura, tasse aggiuntive o bonus fiscali?
Detrazioni fiscali si o no?
In caso affermativo, di quali detrazioni si può usufruire?
Vediamo di seguito come con il tempo la serra solare tradizionale, nota sin dai tempi dei Romani, per riporre piante e frutti nella stagione fredda e mantenere le coltivazioni a temperature controllate, si evolve, passando per i giardini d'inverno dell'epoca vittoriana e arrivando alla attuale serra bioclimatica, oggetto tecnologico all'avanguardia, simbolo dell'architettura sostenibile.
L'architettura sostenibile mira a ridurre il consumo energetico delle nostre abitazioni, a utilizzare energia proveniente da fonti rinnovabili (sole) come il fotovoltaico e a sfruttare i sistemi di ventilazionenaturale passiva per il ricircolo dell'aria nella stagione calda.
Inoltre, predilige l'uso di materiali di riciclo e/o di origine naturale divenendo quindi una tecnologia all'avanguardia pur rimanendo biosostenibile, cioè sostenibile dall'uomo, ma anche ecosostenibile, dunque sostenibile dall'ambiente.
Chiunque abbia pensato nella Regione Lazio di realizzare una serra solare bioclimatica dovrà fare i conti con la Legge regionale 27 maggio 2008-n° 6 (Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia), e nel caso specifico di Roma, con la Deliberazione n°7 del Comune di Roma.
La Regione Lazio nel 2008 ha trasformato in legge ciò che fino ad allora era stato solo studio, ricerca, proposta e divulgazione da parte di architetti, ordini professionali e associazioni di categoria e l'oggetto serra bioclimatica ne è la naturale rappresentazione.
Si vuole combattere contro i cambiamenti climatici, il surriscaldamento della crosta terrestre e l'inquinamento ambientale.
La serra solare è portata oggi come esempio di architettura sostenibile, ma sostenibile da chi?
Sostenibile dall'ambiente che ci ospita (il pianeta terra) e quindi non inquinante in nessuna delle sue fasi di vita e dismissione:
Bioedilizia cosa vuol dire?
Bìos=vita, edilizia lo sappiamo, quindi è la promozione di una edilizia per la vita, una edilizia di qualità che rispetta la vita sul pianeta e tende a conservarla.
L'art. 2 della legge regionale illustra tutte le finalità per la costruzione di opere di bioedilizia.
La funzione principale di una serra bioclimatica è promuovere il risparmio energetico e l'uso di fonti energetiche rinnovabili, assicurando il benessere degli occupanti, la riduzione delle dispersioni invernali e la qualità dell'ambiente interno estivo.
Tutti obiettivi da raggiungere nel rispetto dell'ambiente, con utilizzo di materiali di origine naturale e/o riciclabili. Obiettivi nobili nel rispetto dell'ambiente e a tutela della nostra vita, ottenendo un ritorno economico.
Altra alternativa per eseguire un piccolo intervento e contenere di molto le spese, può essere la serra solare prefabbricata. Se ne trovano molti modelli in rete; noi vi mostriamo di seguito questo modello della Green Protect a titolo esemplificativo, come dimostrazione del tipo e del funzionamento.
Nell'articolo 12 troviamo i calcoli degli indici di fabbricabilità.
Nel dettaglio, leggiamo che, con l'obiettivo di favorire la costruzione di edifici a basso consumo energetico, I comuni prevedono, per la determinazione dell'indice di fabbricabilità fissato dallo strumento urbanistico e fermo restando il rispetto delle distanze minime previste dalla normativa vigente, lo scomputo:
Con la legge numero 10 del 13 agosto 2011 la superficie ampliabile è aumentata, all'art 5 c. 37 leggiamo:
La lettera c), comma 1, dell'art. 12 della legge regionale 27 maggio 2008, n. 6 (Disposizioni regionali in materia di architettura sostenibile e di bioedilizia) è sostituita dalla seguente: c) delle serre solari di dimensioni non superiori al 30% della superficie utile dell'unità abitativa realizzata, costruite sia in aderenza che in adiacenza, con almeno tre lati realizzati a vetro o materiali adatti allo scopo o con una superficie vetrata o di materiale equivalente di congrue dimensioni.
Questo significa che una serra bioclimatica può essere ampia fino al 30% rispetto ai metri quadrati utili della casa e deve avere tre lati vetrati.
Arredare uno spazio del genere offre quindi diverse possibilità.
Nel caso le serre bioclimatiche vengano realizzate su edifici esistenti, queste devono comunque rispettare le norme standard relative alle costruzioni e rimangono valide ovviamente anche quelle legate a vincoli paesaggistici e storico-architettonici.
Nel Comune di Roma, la normativa che riguarda la realizzazione di una serra solare è contenuta nella deliberazione n. 7 del 14/02/2011.
Per poter usufruire di questa opportunità, e fare in modo che i metri quadrati non vengano conteggiati nella cubatura dell'abitazione, ci sono delle condizioni da rispettare:
Risulta palese che la Delibera del Comune di Roma vuole chiarire ai soliti furbi che la prassi nota è ampiamente sconsigliata risultando facilmente dimostrabile l'abuso e che solo in caso di reale rispetto dei requisiti richiesti non si incorrerà in procedimenti penali.
Per realizzare una serra bioclimatica che rispetti tutte le normative e sia funzionale, oltre che esteticamente collegata all'abitazione che andrà ad accoglierla, è necessario affidarsi ad architetti esperti in questo campo e capaci di fare i dovuti calcoli termotecnici da allegare alla pratica presso il Comune di competenza.
A seconda del progetto, sarà necessario presentarlo tramite pratica edilizia e ottenere il relativo titolo a costruire, Permesso di costruire o SCIA.
La serra bioclimatica può essere uno spazio vetrato addossato all'edificio, purchè contribuisca al suo miglioramento in termini energetici
Benefici ambientali: la struttura permette di risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2.
Benefici di Comfort: miglioramento delle condizioni di comfort abitativo grazie a un ambiente termoregolato sia in estate che in inverno.
Benefici economici: installare una serra consente l'adeguamento alle norme sulle certificazioni energetiche e quindi aumenta il valore di mercato dell'immobile anche per aumento della superficie.
Benefici economici ulteriori: La serra solare bioclimatica non comporta aumento di cubatura dell'edificio in termini di oneri concessori, quindi non rientra nella superficie computabile e non è esposta a tassazione.
Questo perchè, essendo una soluzione di bioedilizia, la serra è considerata volume tecnico, cioè un volume fruibile concesso gratuitamente e non computabile ai fini del volume totale dell'immobile, ma attenzione a fare ampliamenti abitabili permanenti potreste ritrovarvi a dover dare spiegazioni specifiche davanti a un giudice.
Come chiarito da un documento del laboratorio DUEE-SPS-SAP dell'Enea, gli interventi previsti dall'Ecobonus riguardano, con l'eccezione delle schermature solari, gli elementi strutturali dell'involucro edilizio che racchiude gli ambienti riscaldati.
Non vi rientra, pertanto, la serra bioclimatica che delimita invece un ambiente freddo.
La serra bioclimatica risulta un buon investimento se lo consideriamo anche per il suo contributo al pianeta, ma attenzione ai furbi perchè l'Enea ha sottolineato che non può rientrare come unico intervento di riqualificazione energetica per usufruire dell'Ecobonus.(ex legge 296/200)
La serra bioclimatica non è assimilabile alla schermatura solare e neanche alla sostituzione di un serramento per i seguenti motivi:
L'installazione della serra bioclimatica, invece, è un intervento agevolabile con le detrazioni fiscali del 50% previste per le ristrutturazioni edilizie, il cosiddetto Bonus casa (Art. 16 bis, lettera h, del DPR 917/86). Le relative informazioni sono disponibili cliccando sul link: detrazioni fiscali enea
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