|
La scarola è una insalata invernale fra le più note.
Appartiene alla famiglia delle composite o asteracee, ed è dello stesso genere di altre insalate invernali, come radicchio e cicoria. Si può consumare sia cruda che cotta.
Oltre che come semplice insalata, la si può infatti far bollire e poi cucinare a piacere.
Ci sono varie ricette molto gustose. La pizza di scarole, ad esempio, è una specialità campana: una ripieno di pasta di pizza, farcito con scarole e olive nere.
In inverno, si gusta con piacere la zuppa di fagioli e scarole.
La scarola si presenta come un cespo costituito da fitta foglie verdi, con la parte interna di colore bianco-giallo. Ha un sapore piuttosto amaro; per questo, o piace o non piace. Non ci sono le mezze misure.
La scarola è facile da coltivare nell'orto e anche sul balcone.
In linea generale, in base alla zona climatica in cui ci si trova, è possibile seminare la scarola da aprile fino a settembre, in modo tale da avere l'insalata pronta da raccogliere da giugno a febbraio.
In ogni caso, semina e trapianto possono essere effettuati all'aperto quando le temperature minime non scendono al di sotto dei 15°C.
La scarola è piuttosto semplice da coltivare. Vediamo quindi le indicazioni basilari per una crescita sana e un raccolto ricco.
Preparazione del terreno per coltivare la scarola
Generalmente, la scarola si adatta a qualsiasi tipo di terreno, purché sia ben drenante. Meglio comunque evitare i terreni fortemente argillosi.
In ogni caso, prima di procedere con la semina della scarola, è opportuno preparare adeguatamente il terreno. Per prima cosa, utilizzando una vanga o un forcone, bisogna lavorare il terreno in profondità.
Dopodiché, occorre affinare il lavoro con una zappa e finire pareggiando l'intera superficie con un rastrello.
Per un buon raccolto, è fondamentale che il terreno sia ricco di sostanza organica ben decomposta. Pertanto, la cosa migliore è preparare un compost e spargerlo sul terreno quando è ben maturo.
Evitare invece di interrare direttamente altro materiale organico o i resti freschi di colture precedenti.
Per quanto riguarda il clima, la scarola ha esigenze termiche molto ridotte.
Si coltiva prevalentemente durante il periodo autunno-inverno e, di conseguenza, riesce a sopportare bene anche le temperature basse, purché si tratti di un freddo asciutto e comunque non esagerato.
La scarola è una insalata invernale - Foto Pixabay
Già a -7°C, infatti, radici, foglie e colletto cominciano a subire danni. Le foglie, in particolare, lessano e diventano trasparenti.
In presenza di umidità, invece, la scarola perde la sua tipica resistenza al freddo e ha quindi bisogno di temperature più elevate.
Poiché la scarola è un'insalata da cespo, si consiglia di effettuare la semina in semenzaio anziché diretta nell'orto. Questa procedura, infatti, permette di avere un maggiore e più semplice controllo delle erbe infestanti, oltre a una miglior gestione degli spazi nell'orto stesso.
Qualora non si avesse modo di fare il semenzaio, è possibile acquistare piantine già formate presso un vivaio o un garden center e procedere direttamente alla fase di trapianto.
Scarola che cresce nell'orto - Foto Pixabay
In caso di coltivazione autunnale, la semina va fatta a partire dal mese di luglio.
Nel caso si avesse intenzione di raccogliere l'insalata più avanti, si può procedere con la semina anche in agosto o in settembre.
In un orto domestico, è fortemente consigliata la cosiddetta semina scalare, che permette di avere un raccolto graduale così da avere sempre insalata da servire in tavola.
Una volta che le piantine seminate in semenzaio sono cresciute abbastanza, nel giro di 30 giorni circa, vanno trapiantate in piena terra nell'orto.
Le piantine vanno trapiantate tenendole a una distanza l'una dall'altra di 30 cm circa.
Coltivazione nell'orto della scarola - Foto Pixabay
Inoltre, se si fanno più file, si consiglia di adottare il sistema cosiddetto a zig zag, ovvero sfalsare le file così da ottimizzare lo spazio.
La distanza minima da mantenere tra le singole file è di almeno 30 cm.
Distanze inferiori non consentono ai cespi di avere sufficiente spazio per svilupparsi e, inoltre, favoriscono la diffusione di malattie fungine.
Una volta effettuato il trapianto delle piantine di scarola è molto importante innaffiare spesso le piantine ma senza esagerare nelle quantità, onde evitare l'insorgere di marciumi radicali.
In caso di orto piccolo (com'è solito essere per gli orti domestici) si può utilizzare un pratico annaffiatoio. In alternativa, può essere utile usare un impianto di irrigazione a goccia, che tra l'altro è il sistema di irrigazione più consigliato per l'orto in quanto non va a bagnare la parte aerea delle piante.
Se si opta per questo secondo sistema, sarà utile sapere che, in un'aiuola larga 100 cm circa, con 3 file di scarola, sono sufficienti due tubi.
Per consentire alla scarola di crescere con agio, al momento del trapianto, si consiglia di mantenere una distanza di 25-30 cm tra una pianta e l'altra.
La scarola è ottima anche cotta - Foto Pixabay
Per quanto invece riguarda le file, è bene considerare una distanza di almeno 30 cm.
Per fare in modo che le foglie più interne del cespo di scarola siano più dolci e croccanti, si deve procedere con la tecnica denominata imbianchimento.
In pratica, bisogna legare insieme le foglie evitando di stringere in maniera esagerata.
Per questa operazione, è possibile utilizzare, ad esempio, un filo di rafia.
La scarola imbiancata risulta più dolce - Foto Pixabay
In questo modo, le foglie più interne cominceranno a non ricevere più luce e, di conseguenza, non diventeranno verdi per la presenza di clorofilla ma, anzi, si schiariranno fino a diventare bianche.
Questo processo dura circa 15 giorni.
Sarà utile sapere che esistono anche varietà di scarola imbiancata. In questo caso, bisogna chiedere al vivaista presso cui si acquistano le piantine.
In linea generale, la scarola si semina da aprile a settembre, e poi la si può raccogliere da giugno fino a febbraio. Del resto, si tratta di un'insalata tipicamente invernale.
Coltivazione della scarola nell'orto sul balcone
I cespi di scarola sono pronti per essere raccolti quando pesano circa 250-300 grammi. Usando un coltello bello affilato, vanno tagliati raso.
Di media, in 1 mq di terreno è possibile ottenere 2-3 kg di scarola.
|
||