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Le abitazioni monofamiliari o bifamiliari, ben più diffuse in passato, soprattutto nelle aree rurali e semirurali a ridosso dei centri abitati, avevano una distribuzione degli spazi su due livelli, in media, ed una caratteristica spaziale ben specifica: il sottotetto.
In genere tali sottotetti, per mancanza di coibentazione termica (non era un obbligo, in passato, né si avevano adeguate conoscenza e cultura costruttiva) e/o per altezza insufficiente, venivano adibiti a spazi di deposito per suppellettili, mobili ed oggetti vari.
Per raggiungere il sottotetto non abitativo, spesso, non era presente una scala classica, proprio perché sarebbe stato uno spreco di soldi e di spazio, ma una scala removibile o, per chi poteva spendere un po' in più, una scala retrattile, cioè fissa come posizione di utilizzo ma nascondibile quando non necessaria, sebbene sempre in corrispondenza della botola o varco di accesso al sottottetto.
Anche i soppalchi spesso sono serviti da scale retrattili o salvaspazio, piuttosto che da scale fisse, e così molte aziende hanno inserito nei propri cataloghi dei modelli motorizzati dotati di telecomando.
Ma rimanendo sulle scale retrattili manuali, troviamo varie tipologie:
- Scale dritte sezionali o lineari con scalini in legno;
- Scale dritte con scalini in metallo;
- Scale a forbice o scale a pantografo, o ancora scale a fisarmonica;
- Scale retrattili ignifughe.
La scala retrattile è un sistema di collegamento verticale a scomparsa che permette di avere accesso ad un altro ambiente posto superiormente, interno o esterno, anche una terrazza ad esempio, senza avere un ingombro fisso.
La scala retrattile viene installata all'interno di una botola ricavata a soffitto, le cui dimensioni variano dalle necessità del committente: chiaramente più grande è la botola, maggiore sarà l'ampiezza della salita e la sua relativa comodità nel salirvi.
Le prime scale retrattili messe in commercio costituivano delle semplici varianti alle classiche scale, ideali solo per coloro i quali non disponevano di uno spazio tale da poter installare anche una piccola scala a chiocciola; la scala a scomparsa doveva essere tirata giù con un bastone e la comodità e la stabilità nella salita non erano garantite.
Oggi le aziende produttrici di scale prefabbricate offrono un'ampia gamma di scale retrattili realizzate in diverse dimensioni, con svariati materiali e sistemi di apertura.
Vediamone alcuni.
Fantozzi Scale nella sua linea, di prodotti propone una scala a pantografo motorizzata che, oltre al comfort nella salita, presenta caratteristiche che la rendono funzionale e comoda da usare.
È in alluminio verniciato colore grigio o bianco, presenta un pannello in multistrato a bassissima emissione di formaldeide e il sistema motorizzato che permette, attraverso una centralina elettrica, il funzionamento e l'uso della scala senza particolare sforzi.
Proprio a garantire un uso in totale sicurezza, la scala è dotata all'estremità superiore di due maniglioni di sbarco ad alto sviluppo che consentono un arrivo comodo al piano superiore.
Il motore elettrico, azionabile con telecomando, è dotato di sistema di sboccaggio manuale al piano inferiore, in caso di emergenza dovuta a mancanza di corrente.
Un'evoluzione della classica scala retrattile a soffitta è rappresentata dal sistema a parete: per esigenze legate allo spazio e alla salita, il foro viene realizzato non su di un solaio orizzontale, ma su di una parete, il tutto in totale sicurezza e nel rispetto delle norme UNI in materia; in questi casi spesso si tratta di accesso ad un terrazzo esterno.
Un esempio di questo genere è dato da FGM Scale che, sul proprio sito, consente di studiare e personalizzare la scala retrattile in base alle proprie esigenze, di conoscerne con anticipo il prezzo e di ordinarla comodamente on line.
Una variante alla classica scala retrattile in acciaio è rappresentata da quella in legno.
La linea di scale sezionali in legno della Fakro presenta caratteristiche similari a quelle in acciaio con tante varianti ed accessori opzionali che la rendono sicura e comoda: cerniere brevettate, botola isolante ed ignifuga, gradini con tacche antiscivolamento, piedini in materiale plastico, scala in legno di pino sezionabile in tre o quattro parti.
Analizzando una scala da soppalco vediamo quali sono le parti che la compongono:
È l'apertura di solito orizzontale, quindi il foro sul solaio, che permette il passaggio e contemporaneamente funge da alloggiamento per la scala stessa quando essa è chiusa, alcuni modelli sono attenti alle dispersioni di calore, qui troveremo delle versioni termoisolanti o ignifughe.
Permette l'apertura della botola e la fuoriuscita della scala, a fine corsa bloccherà la chiusura della botola. Recenti modelli sono dotati di meccanismi motorizzati e telecomandati.
La scala, elemento principale, è intuibile può essere in legno, alluminio o acciaio, mentre in base al meccanismo possiamo trovare scala lineare, a pantografo o a forbice.
Per avere un ordine di idee sulle misure e dimensioni delle scale pubblichiamo quelle della Fakro aiutandoci anche con le lettere di riferimento poste sul disegno di cui sopra.
Ricordiamo che, nel caso di ristrutturazioni, tra tutte le attività e gli acquisti detraibili, anche l'acquisto della scala retrattile rientra tra le agevolazioni fiscali al 50%.
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