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L'elemento fondamentale, mediante il quale è possibile superare i dislivelli tra piani paralleli sovrapposti presente in ogni tipo di architettura classica e moderna è rappresentato dalla scala. Generalmente essa è costituita da una serie di piani orizzontali disposti ad altezze costanti che si interrompono in corrispondenza di un ripiano più grande detto pianerottolo.
La sopracitata generica descrizione della scala lascia già immaginare le infinite composizioni realizzabili distribuendo tali elementi lungo percorsi caratterizzati da geometrie e quote diverse.
In ogni caso, affinché la scala risulti agevole, ossia costituita da elementi che ne permettono l'uso in sicurezza e comodità occorre che il dislivello esistente fra due ripiani consecutivi, denominato alzata abbia una altezza tale da potersi superare con il minimo dispendio di energia fisica.
In una scala convenzionale il valore della alzata si mantiene costante, ma esistono degli esempi di edifici in cui ciò non è sempre vero. Infatti, in epoche diverse è possibile trovare edifici caratterizzati da scale con alzate leggermente decrescenti con l'aumentare del numero dei piani e ciò al fine di rendere meno pesante la salita man mano che si raggiungono i piani più alti, senza creare scompensi nel ripetersi dei movimenti.
Questa operazione di compensazione geometrica, deve essere studiata con molta perizia se non si vuol incorrere in errori che compromettono oltre l'agibilità anche la sicurezza della scala.
I ripiani orizzontali, più comunemente noti come scalini, sono caratterizzati da forme diverse di cui quella rettangolare è la più frequente; la dimensione in profondità di tali superfici è denominata pedata e rappresenta la base di appoggio del piede, la sua profondità utile ai fini dell'appoggio può essere anche minore di 30 cm con alzata a giorno.
L'insieme di più scalini, costituiti da pedate e alzate uniti tra loro, costituisce una rampa.
Allo scopo di rendere meno faticoso il superamento delle rampe, oltre a consentire il cambio di direzione della stesse, vengono disposti ulteriori ripiani orizzontali, che in base alla loro collocazione rispetto ai piani dell'edificio, si distinguono in pianerottoli principali, come quelli di partenza e di arrivo, giroscala o pianerottoli intermedi di sosta.
In dipendenza della traiettoria che deve seguire e del dislivello da superare, la scala può essere formata da una o più rampe e poiché, come detto, i ripiani degli scalini possono avere varie forme geometriche, ne consegue che la disposizione planimetrica delle rampe può dar luogo a svariatissimi schemi, in grado di soddisfare tutte le esigenze strettamente legate alle funzioni dell'edificio entro il quale è collocata.
Tralasciando le problematiche relative alla realizzazione delle scale di uso pubblico le quali per ovvi motivi non possono essere ridotte oltre certe dimensioni, esaminiamo quali sono gli elementi da osservare con particolare attenzione nei casi che richiedono l'impiego di soluzioni non convenzionali per realizzare il collegamento tra due piani, cosa frequentemente riscontrabile nella realizzazione di scale interne alle abitazioni adibite ad uso privato.
Per realizzare tali scale esistono delle regole pratiche, infatti per quanto riguarda la dimensione delle rampe occorre che esse siano almeno 80 cm di larghezza se ad andamento lineare, nel caso invece di soluzioni circolari occorre disporre di almeno 110 cm di diametro per realizzare una scala agevole; l'inclinazione delle rampe non deve superare i 60 gradi.
Per quanto riguarda gli scalini è necessario che siano, almeno in corrispondenza della linea di camminamento della rampa, larghi a sufficienza, ma non meno di 28 cm.
L'alzata è bene che non superi i 18 cm al massimo, avendo cura di rispettare il rapporto numerico che determina la pendenza della rampa, in maniera tale che la pedata più due volte l'alzata sia uguale a 62 o 64 cm; rapporti al di fuori di tali valori, comportano la realizzazione di scale poco pratiche.
Di regola è bene non superare i 15 scalini per rampa, quando ciò non è possibile allo scopo di evitare alzate troppo faticose, conviene aumentare il numero di scalini.
Ciò premesso, vi sono delle particolari situazioni in cui le regole pratiche sopradescritte non possono essere rispettate, come per la realizzazione del collegamento tra due livelli differenti con spazi molto ristretti, ostacoli di vario genere e altre situazioni contingenti che richiedono molto impegno creativo e operativo.
Frequentemente, oltre a doversi confrontare con regole molto diverse da quelle convenzionali viene anche richiesto di racchiudere in un unico progetto la soluzione a più problemi, per cui ecco che una rampa di scala diventa la sagoma superiore di un armadio, i singoli gradini delle piccole librerie, l'insieme di scalini e ripiani un gioco di volumi luminosi che rende particolare l'ambiente in cui sono inseriti, ecc..
In questi casi particolari, proprio in virtù del fatto che si è consapevoli di non poter rispettare gli indici standard nella realizzazione della scala occorre porre molta attenzione nello scegliere i materiali adatti per le pedate, in particolare.
Infatti le dimensioni fuori misura di alzate e pedate unitamente all'inclinazione delle rampe, rendono più faticoso l'utilizzo della scala oltre a esporre a un maggior rischio di incidenti chi la percorre quotidianamente.
Per ridurre al minimo tali inconvenienti è necessario realizzare delle pedate stabili, prive di vibrazioni eccessive sotto carico, rivestite di materiali che non permettano al piede di scivolare facilmente quando la base di appoggio si dovesse ridurre notevolmente.
Occorre inoltre illuminare nel miglior modo possibile la linea di camminamento della scala, predisponendo una illuminazione che non crei zone d'ombra tali da sottrarre dalla vista di chi transita sulla scala i singoli ripiani, siano essi scalini o pianerottoli di appoggio.
Corrimani e ringhiere vanno impiegati con attenzione e disposti in modo da evitare bruschi salti di quota nel passaggio tra una rampa e l'altra, se la scala può essere usata anche da bambini è opportuno realizzare magari con più elementi sottili, una fasciatura lungo tutto lo svolgimento della scala in modo tale da non lasciare spazi vuoti superiori a 10 cm.
Soluzioni ottenute riducendo oltre il limite la sezione degli scalini a sbalzo per motivi estetici, magari non assemblate con sistemi adatti possono compromettere la sicurezza della scala.
Per evitare pericolose vibrazioni è necessario ancorare le varie parti con sistemi i affidabili e testati, specialmente quando si realizzano strutture sospese, ricordo che in rapporto al tipo di supporto su cui occorre ancorare ogni singolo elemento va scelto il tipo di ancoraggio. Per intenderci per ancorare un tirante in acciaio ad un solaio soprastante, vanno impiegate soluzioni adeguate come le fiale chimiche o tasselli speciali per calcestruzzo, che garantiscono nel tempo una tenuta costante e sicura e non altri sistemi poco affidabili o improvvisati al momento.
I costi di realizzazione di questi particolari tipi di scale sono proporzionati al tipo di magistero che occorre affrontare per la realizzazione di sagome, profilature e bordature particolari, per cui anche se non sempre si riesce, è bene impiegare forme molto semplici che riducono al massimo tempi e costi di realizzazione.
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