|
Quando occorre realizzare una sopraelevazione, bisogna per prima cosa definire il progetto della scala che dovrà proseguire dal piano inferiore a quello di nuova realizzazione.
Tale operazione risulta quasi automatica quando è stata predisposta la scala esistente in modo tale da poter continuare il suo sviluppo regolarmente.
Vi sono però alcune situazioni, in cui la realizzazione del nuovo corpo scala non può avere le stesse caratteristiche geometriche e strutturali della scala preesistente.
Ciò accade quando la scala esistente termina al pianerottolo di arrivo dell'ultimo piano, senza continuare fino alla sua copertura.
In quest'ultimo caso, per poter realizzare il collegamento verticale tra i piani, è necessario intervenire con modalità diverse in relazione alla posizione ed alle caratteristiche dimensionali dell'opera da realizzare.
Ciò premesso, di seguito illustrerò la soluzione progettuale proposta in occasione di una sopraelevazione da realizzarsi in una palazzina unifamiliare, in cui si è deciso di costruire un nuovo piano mansardato da adibirsi ad attività diverse come studio e suite per gli ospiti.
La necessità di dover realizzare la copertura del nuovo piano, con un tetto in legno lamellare costituito da falde inclinate che raggiungono nelle parti più basse una altezza di m1.50, non ha impedito di creare un foro nel solaio in corrispondenza del pianerottolo sottostante largo m1.40 e lungo 2.80.
In seguito alla richiesta della committenza, circa la necessità di realizzare una scala a rampe rettilinee larghe non meno di 80 cm, in considerazione della quota di m. 3.20 da superare, si è reso necessario allargare l'esistente pianerottolo al fine di poter ospitare la nuova scala.
Questo per evitare di chiudere la finestra esistente, oltre che per realizzare un ingresso al nuovo vano scala largo almeno 90 cm.
La presenza di una finestra a due battenti prospiciente il pianerottolo esistente, ha obbligato a posizionare nella nuova scala dei pianerottoli di raccordo, costituiti da scalini triangolari ricavati dividendo con una diagonale la base quadrata di ciascuno di essi.
Ciò ha consentito di far partire la prima rampa rettilinea, 5 cm. al di sotto del davanzale della finestra descritta, senza comprometterne la funzionalità.
Per allargare il pianerottolo di circa 50 cm. lungo tutto il lato di 2.80 m, si è ricorso alla posa in opera di mensole in acciaio ancorate alla struttura in calcestruzzo armato, mediante l'impiego di ancoranti chimici.
Una volta fissate tali mensole ad una quota più bassa rispetto al livello del pianerottolo esistente, si è pensato di completare l'allargamento del pianerottolo mediante un solaietto costituito da lamiera grecata, con sovrastante massetto formato da cemento e argilla espansa armato di rete metallica.
Su ognuna delle mensole fissate al bordo del pianerottolo esistente, si è pensato di ancorare dei montanti metallici fissati in sommità al bordo in calcestruzzo armato del foro soprastante.
Una volta definito l'ampliamento del pianerottolo, si è progettata una scala costituita da una struttura metallica dotata da gradini in listellare di faggio dello spessore di cm.4.
La nuova scala si sviluppa su tre elementi costituiti da rampe larghe cm. 90 e da scalini alti cm. 17,5 raggiungendo la quota di cm. 320 necessaria per collegare i due livelli.
La chiusura del nuovo vano scala è stata realizzata con materiale trasparente allo scopo di far percepire a chi sale dai piani inferiori, la bella struttura in legno a vista del tetto di copertura.
Aver inserito due file di vetri con trasparenze differenti consente di diffondere la luce proveniente dalle vetrate sulla scala preesistente, alleggerendo nello stesso tempo la volumetria del nuovo corpo di fabbrica.
Al fine di evitare che il calore interno del locale mansarda venga disperso attraverso le pareti di ridotto spessore che costituiscono l'involucro del nuovo vano scala, si è previsto per la loro realizzazione l'impiego di pannelli termoisolanti.
Per tutte le parti metalliche costituienti la struttura della parete provvista di vetri, sono stati previsti idonei rivestimenti isolanti al fine di abbattere i ponti termici, stante la differenza di temperatura tra la scala esistente ed il nuovo corpo scale.
Per l'attintatura delle nuove pareti è previsto l'impiego di pitture termiche, allo scopo di migliorarne la termicità, stante il loro ridotto spessore a cui per necessità di spazio non è stato possibile ovviare diversamente.
L'idea progettuale descritta è stata condizionata anche dall'esigenza di realizzare in tempi brevi e con poco disagio per i residenti, i lavori.
Per questo motivo, tutte le parti dell'opera da realizzarsi, ad esclusione della sola parete in cui è prevista la nuova porta di caposcala verranno realizzate in officina e montate in opera.
La scala verrà costruita e montata fuori opera, allo scopo di verificarne eventuali criticità.
In seguito, al fine di rendere più agevole il trasporto ed il successivo montaggio verrà divisa in 4 elementi smontabili facilmente trasportabili.
Volendo redigere un cronoprogramma dei lavori da fare, in considerazione del fatto che dovranno svolgersi all'interno di un edificio abitato, considerando che non occorre realizzare il foro nel solaio soprastante già predisposto in precedenza, si può ipotizzare una settimana lavorativa per eseguire l'opera a perfetta regola d'arte.
|
||