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Mentre per l'IMU e la TASI, rispettivamente Imposta Municipale Propria e tributo comunale sui servizi indivisibili, le scadenze cadono nelle stesse date (acconto il 16 giugno e poi saldo entro il 16 dicembre), anche se dal prossimo anno le cose potrebbe cambiare in seguito allo stop annunciato per le tasse sulla prima casa, il discorso cambia per la TARI dove le scadenze sono diverse da comune a comune.
Introdotta con la IUC, l'imposta unica comunale, la TARI è andata a sostituire le precedenti tasse sulla spazzatura, come TARSU, TARES, TIA1 e TIA2.
Il legislatore ha fissato delle regole generali relative alla tassa, che riguardano soprattutto le modalità di calcolo e quelle di pagamento, rimettendo alla discrezionalità delle singole amministrazioni comunali la definizione di ipotesi di riduzioni ed esenzione, nonché le scadenze.
Così per la TARI le scadenze di pagamento sono diverse da comune a comune che invia direttamente a casa dei contribuenti i bollettini precompilati o il modello F24, in cui sono indicati anche i termini di tempo entro cui provvedere al versamento. Le scadenze della tassa che si configura come il corrispettivo che il Comune richiede a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio tengono conto delle tariffe che deve approvare la singola amministrazione comunale.
Specie per il pagamento della seconda rata o del saldo si applicano infatti le nuove tariffe valevoli per il 2015.
Così ad esempio il comune di Milano ha deciso che le scadenze TARI per il 2015 siano distinte in due rate, una scaduta il 31 luglio e una in scadenza il 31 ottobre, con possibilità di effettuare un unico pagamento entro il 30 settembre 2015.
A Torino il saldo del pagamento della TARI che tiene conto delle nuove tariffe viene ripartito anche in questo caso in due rate, con scadenza rispettivamente la prima il 15 novembre e la seconda il 10 dicembre.
A Roma invece la tariffa rifiuti viene calcolata su base annuale e il pagamento viene suddiviso in due rate semestrali che corrispondono ai semestri 1 gennaio-30 giugno e 1 luglio-31 dicembre.
Nel caso in cui i contribuenti romani scelgano l'addebito diretto sul proprio conto corrente, riceveranno la rateizzazione in automatico. Ogni bolletta semestrale sarà ripartita in 3 rate mensili per importi pari o superiori a 150 euro. (Per informazioni su pagamenti e segnalazioni relative alla domiciliazione è possibile contattare il numero unico 199.151.166).
Infine al Sud portiamo l'esempio di Palermo. L'amministrazione comunale ha stabilito che le scadenze per il pagamento della tassa sui rifiuti sono per la prima rata il 30 aprile scorso (acconto TARI calcolato sulla base delle tariffe vigenti nell'anno 2014) e il 31 ottobre 2015 per la rata di saldo che terrà conto delle tariffe deliberate o confermate dall'Amministrazione comunale per l'anno 2015.
A conti fatti per sapere entro quando pagare la tassa sui rifiuti si dovrà leggere con attenzione il bollettino di pagamento che il comune recapita a domicilio oppure informarsi direttamente dal sito istituzionale del proprio comune di residenza.
In tema di scadenze è bene ricordare anche che chiunque occupi un immobile è tenuto, entro il 20 gennaio dell'anno successivo a quello di occupazione, a darne comunicazione all'ufficio tributi del Comune in cui è ubicato l'immobile, utilizzando il modulo appositamente predisposto. La denuncia ha efficacia sino a quando non mutino le condizioni alla base del prelievo, cioè il possesso dell'immobile stesso. La denuncia di variazione ha la medesima scadenza, ossia il 20 gennaio.
Considerato che gli avvisi di pagamento della TARI sono recapitati dai Comuni ai contribuenti non è infrequente che questi ricevano bollettini in ritardo rispetto alla scadenza fissata o che non li abbiano ancora ricevuti e il termine ultimo per il pagamento si avvicina.
Cosa fare in questi casi?
Ogni comune detta le regole in base a cui muoversi: si può infatti agire in maniera autonoma e chiedere direttamente all'ufficio tributi il bollettino se ancora non è arrivato a casa.
Se poi il bollettino è arrivato ma la scadenza è passata molti sindaci dimostrano benevolenza rassicurando i cittadini che in questi casi al pagamento non si applicheranno sanzioni o interessi di mora.
Il consiglio è quello di verificare sempre on line cosa ha deciso il proprio comune.
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