Cosa fare in caso di rumori in condominio

La convivenza in condominio può rivelarsi difficile a causa di immissioni di rumore. Se non si risolve in maniera amichevole è bene rivolgersi a un legale.
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Rumori in condominio e liti fra condomini


Il verificarsi di rumori molesti in condominio è spesso un problema che molti condomini si trovano ad affrontare. Prima di ricorrere alle via legali, è consigliabile provare a instaurare un dialogo costruttivo con il vicino rumoroso, per evitare giudizi caratterizzati da tempistiche molto ampie e da un elevato grado di aleatorietà, sull'esito del procedimento.

Rumori in condominio e liti fra condomini - foto Getty Images
Rumori in condominio e liti fra condomini - foto Getty Images

Sebbene, infatti, vi siano normative a livello comunale chiare e altrettanto chiari regolamenti condominiali a stabilire le ore di quiete, spesso le liti tra condomini riguardano il mancato rispetto delle disposizioni che disciplinano tali ore di riposo
Qualora il tentativo di dialogo non porti alla fine dei rumori molesti, il nostro ordinamento giuridico mette a disposizione di ogni condomino una serie di strumenti finalizzati a ristabilire la situazione e far cessare la turbativa.


Rumori molesti in condominio e poteri dell'amministratore


Ulteriore tentativo che può essere effettuato in caso di fastigiodi schiamzzi in condominio, consiste nel mettere al corrente l'amministratore di condominio della situazione, al fine di consentire a questi di emanare una serie di provvedimenti, previsti dalla riforma del condominio, per far rispettare quanto prescritto nel regolamento.

In primis, dopo aver informato l'amministratore di condominio, questi solitamente provvede ad apporre, nei locali comuni onei luoghi di passaggio (vano scale, ascensore ecc.) appositi avvisi, con i quali esorta i condomini a rispettare le elementari norme di comportamento, contenute nel regolamento condominiale o stabilite a livello comunale, invitando tutti i condomini a far cessare le immissioni moleste di rumore.
Rumori in condominio e sanzioni assemblea condominiale
Qualora tale ulteriore tentativo rimanga infruttuoso, è possibile agire ad personam nei confronti del condomino irrispettoso del regolamento condominiale, comminando specifiche sanzioni.

Come noto, infatti, ai sensi dell'art. 70 c.c. per le infrazioni al regolamento di condominio e l'applicazione delle conseguenti sanzioni, devono essere approvate dall'assemblea dei condomini, con le maggioranze di cui al secondo comma dell'articolo 1136 c.c., ovvero con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.


Rumori molesti in condominio e intervento delle forze dell'ordine


Quando i rumori arrecati da un condomino siano ritenuti da più vicini non tollerabili e nel caso in cui i citati tentativi non sortiscano l'effetto desiderato, è possibile chiedere l'intervento delle forze dell'ordine.


Da tale intervento, è possibile che ne scaturisca un contenzioso in sede penale, atteso che tale chiamata può costituire denuncia a tutti gli effetti.

Limiti di tollerabilità dei rumori molesti in condominio


Come rilevato, è sempre consigliabile, prima di adire le vie legali, tentare di risolvere la questione dei rumori molesti in condominio in via bonaria.

Qualora ciò non sia possibile, la strada percorribile prevede l'intervento di un legale di fiducia, per ottenere dal giudice (giudice di pace competente territorialmente) un provvedimento che possa stabilire e attestare la non tollerabilità del rumore e il conseguente risarcimento.

Al riguardo, occorre rilevare come la normativa non stabilisce espressamente dettagliati parametri per ritenere superata la soglia di tollerabilità.

Tale limite dipende, infatti, da una serie di fattori da valutare caso per caso quali, in particolare, l'orario, la frequenza e l'intensità dei rumori e certamente anche il livello determinato in decibel.

Rumori in condominio e onere della prova della non tollerabilità - foto Getty ImagesRumori in condominio e onere della prova della non tollerabilità - foto Getty Images

In assenza di apposita regolamentazione sul punto, la giurisprudenza, spesso ondivaga, ha stabilito, in linea generale, l'estensione della legge in materia di inquinamento acustico (Legge n. 447/1995 e DPCM del 14 novembre 1997, afferente alle attività commerciali produttive e professionali), anche in ambito privatistico, con la conseguenza che il rumore non deve essere superiore a 3 decibel durante la notte e 5 decibel durante le ore del giorno.

Al di sotto di tali limiti, il rumore è considerato di normale tollerabilità, con la conseguenza che, ai sensi dell'art. 844 c.c. non si può impedire le immissioni di rumore che non superano la normale tollerabilità.

A contrariis, al di sopra di tali limiti, il comportamento può integrare gli estremi di un illecito civile o penale.


Rumorei molesti in condominio e tutela civile


In linea generale, il rumore sopra la normale tollerabilità, se avvertito da un numero anche ristretto di condomini, può eventualmente costituire illecito civile.

Rumori in condominio e giudizio civile - foto Getty ImagesRumori in condominio e giudizio civile - foto Getty Images

In tale caso, al fine di far valere il proprio diritto alla quiete, occorre dunque rivolgersi a un legale e citare in giudizio il condomino controparte, per ottenere da parte del giudice, inibitoria alla cessazione del rumore e in determinati casi, allorquando sia dimostrato il danno, anche il relativo risarcimento, solitamente non patrimoniale.


Onere della prova della non tollerabilità del rumore


In ordine alla determinazione della non tollerabilità del rumore in condominio, occorre precisare che la giurisprudenza è ormai pacifica nel ritenere di primaria importanza la misurazione del rumore, in particolare, di fondo (Cass. 17 febbraio 2014 n. 3714), attraverso appositi strumenti.

Ne consegue che, la mancata misurazione di tale tipologia di rumore non consente di dimostrare l'intollerabilità delle immissioni sonore (Cass., n. 16601/2017).


Rumore in condominio quando è reato


Quando le immissioni rumorose sono avvertite come intollerabili da più condomini (in alcune occasioni la giurisprudenza ha considerato sufficienti tre condomini, in tale senso, Cass. ord. n. 33708/2020), queste possono integrare gli estremi di un comportamento penalmente rilevante, allorquando sia dimostrata la lesione di un diritto fondamentale della persona ovverosia il diritto alla salute, protetto dall'art 32, Costituzione.

In tali casi è infatti possibile configurare la fattispecie delittuosa del disturbo alla quiete pubblica, prevista e disciplinata dall'art. 659 c.p.p., a norma del quale, è punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 309 euro chi, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche o ancora suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone in ambito condominiale.

Al fine di dimostrare la sussistenza degli estremi di reato di disturbo alla quiete pubblica, dopo avere presentato apposita querela nei confronti del condomino rumoroso, è possibile avvalorare, in giudizio, il proprio diritto alla quiete mediante la testimonianza di condòmini, i quali affermino di percepire il rumore come non sopportabile (Cass., 25 settembre 2020, n. 36329).

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Rumori in condominio cosa fare
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  • Orlando Micco
    Orlando Micco
    Mercoledì 26 Giugno 2024, alle ore 16:44
    Mi sembra molto poco 3 e 5 decibel.
    Da quello che ho appreso su siti professionali audiometrici 30 decibel equivalgono ad un sussurro.
    Ecco di seguito la percezione dei rumori in decibel:
    Nostro respiro: 10 dB
    Sussurro: 30 dB
    Conversazione normale: 60 dB
    Traffico cittadino: 85 dB
    Motocicletta: 95 dB
    Concerto rock: 110 dB
    Sirena di un’ambulanza: 120 dB
    Decollo di un aereo: 140 dB

    Potete verificare?
    Grazie
    rispondi al commento
  • Fiorella
    Fiorella
    Sabato 20 Agosto 2016, alle ore 17:27
    Noi siamo in un piccolo condominio di sei appartamenti, da circa un mese una locazione è stata venduta ed il nuovo proprietario lavora tutti i giorni dalle 8 della mattina alle 18.30.

    Ho provato diverse volte a chiedere se per cortesia potesse interrompere i colpi ripetuti sia con il martello manuale che pneumatico senza ottenere nessun risultato anzi mi sono letteralmente saltati addosso.

    Ora vi chiedo ma un orario c'è o possono continuare quanto vogliono?

    Tenete presente che lavorano anche il sabato e la domenica..

    Non reggo più, anche perché a volte mi tocca lavorare di notte, sono infermiera.
    rispondi al commento
    • Debora Mirarchi
      Debora Mirarchi Fiorella
      Venerdì 3 Giugno 2022, alle ore 15:55
      No direi che vi sono (o dovrebbero essere) regolamentati anche gli orari per eseguire i lavori nel regolamento condominiale. Qualora così non fosse, potrebbe chiedere la convocazione di una assemblea all'amministratore
      rispondi al commento
  • Imprese Pulizie
    Imprese Pulizie
    Mercoledì 11 Settembre 2013, alle ore 15:42
    Capita, non di rado, che il vicino più prossimo non voglia esporsi, per svariati motivi, e quindi non conferma la presenza di rumori nel suo appartamento. In tali casi mi pare utile e ragionevole presumere che se vi è un rumore intollerabile al 4° piano che proviene dal piano terra, propagandosi il rumore sia nell'aria che nelle pareti, anche al 3° piano, così come al 2° ed al 1°, si avverta tale disturbo (tappi alle orecchie - ed in bocca - a parte!).
    rispondi al commento
    • Debora Mirarchi
      Debora Mirarchi Imprese Pulizie
      Venerdì 3 Giugno 2022, alle ore 15:56
      Qualora volesse agire nei confronti del condomino "rumoroso" è necessario provare la non tollerabilità del rumore
      rispondi al commento
  • Marzena
    Marzena
    Lunedì 26 Luglio 2010, alle ore 18:01
    Abito a Roma, miei bambini nei periodi estivi spesso escono sul terrazzo privato verso alle 15.30, 16.00 a giocare facendo tante volte un po rumore. Secondo regolamento condominiale che noi non abbiamo come dovrei comportarmi quando riguarda rumori incomodi al vicinato?
    rispondi al commento
    • Debora Mirarchi
      Debora Mirarchi Marzena
      Venerdì 3 Giugno 2022, alle ore 15:57
      Se il regolamento condominiale non è disciplinata l'ora di quiete, dovete fare riferimento alle norme comunali 
      rispondi al commento
  • Cristiano
    Cristiano
    Sabato 10 Luglio 2010, alle ore 16:08
    Salve sono 5 anni che vivo in un condominio molto grande e a parte il fatto che non viene rispettata alcun tipo di regola specialmente in estate e ancora devo capire il perche',ho la famiglia che abita di sopra che in ogni azione quotidiana anche la piu semplice fa dei rumori particolarmente forti e non curandosi dello sbattere imposte,cassetti,stipiti della cucina e porte all'interno della loro abitazione.gettano cicche di sotto,sgrullano tappeti e lenzuola ed io sono costretto a lavare sempre i miei davanzali pieni di ognicche' e dal quale riesco a capire persino che hanno mangiato.non so che fare l'ho detto al portiere ma sembra non avere avuto nessun effetto,lo dissi a suo tempo anche a lorsignori ma inizialmente la cosa e' leggermente migliorata ora e' come prima.a che cosa posso appellarmi?posso chiamare la polizia?agirebbe per queste cose?la notte quando ero da poco ad abitare li era solita la signora spostare mobili fino all'una di notte ,puliva in continuazione(50metri quadri)e era veramente fastidiosa tantoche' andai da un avvocato e gli fei scrivere perlomeno per cessare la sua attivita di pulitura notturna e debbo dire che in questo ebbi ragione per fortuna.ma comunque a distanza di tempo le cose mutano e disturba in altri modi.cosnigliatemi non so come fare ma penso che mi rivolgero' alla polizia urbana
    rispondi al commento
    • Debora Mirarchi
      Debora Mirarchi Cristiano
      Venerdì 3 Giugno 2022, alle ore 15:59
      Si può rivolgersi alle forze dell'ordine
      rispondi al commento
  • Francesca
    Francesca
    Venerdì 22 Gennaio 2010, alle ore 22:19
    L'autoclave di notte funziona sempre ed l'amministratorenon ne vuole proprio sapere di ripararloio abito al primo piano e lui al 7 piano grazie ed e molto presuntuoso
    rispondi al commento
    • Debora Mirarchi
      Debora Mirarchi Francesca
      Venerdì 3 Giugno 2022, alle ore 16:01
      In questo caso non si tratta di rumore provocato da altri condomini. Dovrebbe fare inserire nel prossimo ordine del giorno dell'assemblea la discussione di tale problema al fine di far approvare l'intervento di riparazione.
      rispondi al commento
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