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Qualche tempo fa abbiamo parlato del rivestimento delle pareti con perlinato in legno. Questa finitura può essere estesa anche ai soffitti dei vari ambienti della casa e, nel farlo, si possono seguire due strade.
La prima mira a ottenere il cosiddetto effetto scatola: perline in legno della stessa essenza si estendono, senza soluzione di continuità, dalle pareti al soffitto e, volendo, persino al pavimento, creando un involucro pieno, caldo e uniforme.
Eventuali variazioni sul tema possono essere ottenute alternando elementi disposti in una direzione piuttosto che in un'altra, diagonale, parallela o perpendicolare che sia o, in alternativa, trattando le perline post operam con prodotti di finitura (colorati o trasparenti) diversi: gradazioni cromatiche o scenografici avvicendamenti tra superfici lucide, satinate, opache o, per i più audaci, addirittura grezze.
La seconda strada progettuale riserva al legno le superfici orizzontali dell'ambiente, lasciando all'intonaco tinteggiato nel colore preferito il dominio delle pareti. In questo caso, però, occorre tener conto di un importante fattore visivo: rendere materici e importanti il soffitto e il pavimento ha l'effetto immediato di abbassare, a livello percettivo, l'altezza del locale, proiettandone lo sviluppo in orizzontale.
Tale controindicazione può trasformarsi in un pregio se la nostra casa è molto aperta verso l'esterno, meglio se su un giardino rigoglioso completato con parti pavimentate in legno di essenza analoga. Il continuum interno / esterno è in questo modo assicurato e le parti vetrate, molto ampie, diventano una sorta di sipario che, alla vista, tende quasi a scomparire e ad abbattere le barriere verticali della casa intesa in senso tradizionale.
Vediamo ora come procedere alla posa delle perline sul soffitto.
Il lavoro presenta qualche difficoltà in più rispetto a quello analogo eseguito sulle pareti; queste sono dovute essenzialmente alla postura che si assume durante la lavorazione e alla fatica imposta alle braccia che, un po' doloranti ma soddisfatte, chiederanno tregua a fine giornata.
Anche in questo caso vale la raccomandazione impartita nell'articolo precedente: mai posare le perline subito dopo averle acquistate.
Il legno, materiale vivo, ha infatti bisogno di riposare e di adattarsi alle condizioni microclimatiche del locale dove andrà ad abitare; il periodo di ambientazione ottimale è di circa due settimane e, per tutta la sua durata, le perline vanno tenute legate insieme a piccoli pacchetti fissati da fascette o nastro adesivo. L'accorgimento serve a scongiurare il pericolo di eventuali deformazioni, ritiri o imbarcamenti a montaggio avvenuto e ad assicurare alle perline una lunga durata nel tempo.
Prima di procedere alla posa, inoltre, le perline vanno passate con una mano di vernice trasparente, da estendere anche alla linguetta dell'incastro maschio / femmina e alla scanalatura.
Iniziamo dal lavoro preparatorio, che prevede la predisposizione di un'adeguata e solida intelaiatura portante. Prendete una bella manciata di tasselli a espansione e, trapano wireless alla mano, fissate al soffitto una serie di correntini a sezione quadrata di 2 cm di lato.
La loro distanza può variare tra i 50 e i 70 cm e dipende dallo spessore delle perline scelte: più sono sottili minore deve essere l'intervallo tra i listelli di supporto e viceversa.
Quando si lavora su superfici ampie è probabile che i correntini, ricavati da mezze misure, non arrivino a coprire l'intera lunghezza della stanza. In questo caso vanno giuntati non testa – testa (la solidità della struttura ne risentirebbe e presenterebbe un nodo problematico più debole) ma affiancati per un buon tratto (almeno 10 – 15 cm).
Veniamo ora alla posa del rivestimento in perline vero e proprio; la sua direzione, naturalmente, sarà perpendicolare a quella della tessitura dei listelli di supporto e, preferibilmente, parallela a quella della parete che presenza il maggior numero di aperture.
Le perline vanno tagliate a misura, avendo cura di sottrarre un centimetro alla larghezza reale del locale per eventuali aggiustamenti in opera. La discontinuità tra parete e soffitto potrà poi essere colmata o nascosta con listelli decorativi (in commercio ce ne sono a disposizione molti tipi variamente sagomati in sezione) da applicare lungo tutto il perimetro della stanza.
Ciascuna perlina va fissata ai correntini con chiodini senza testa che, a fine lavoro, risulteranno pressoché invisibili. Eventuali imperfezioni della posa potranno essere stuccate con un prodotto apposito e poi leggermente carteggiate per rendere uniforme e continua la superficie del rivestimento.
Ogni perlina è agganciata alla precedente e alla successiva grazie all'incastro, solitamente sagomato maschio / femmina. Questo consente di velocizzare di molto la posa e renderla accessibile anche ai non esperti.
Quando anche l'ultima perlina avrà trovato posto, si potrà procedere alla finitura superficiale del rivestimento. Vernice trasparente o smalto colorato saranno i nostri alleati per ottenere l'effetto di arredo desiderato e accompagnare il nostro soggiorno nella stanza, caldo e piacevole, per molti anni a venire.
Ultima nota: l'intercapedine tra intelaiatura di correntini e perline può essere impiegata a fini di isolamento termoacustico; basta inserire, tra un listello e l'altro, pannelli di polistirolo espanso o altro materiale adeguato allo scopo.
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