|
Oggi la tecnologia moderna ci permette, impiegando coperture metalliche come rivestimento di interi edifici, di ottenere, da un semplice elemento come la lamiera, caratteristiche di affidabilità, sicurezza e durata nel tempo.
Infatti quando si fanno queste scelte è importante tenere presenti alcuni aspetti fondamentali, come il tipo di copertura che dobbiamo realizzare, il tipo di isolamento, se bisogna garantire isolamento dal rumore esterno, se ci sono circostanze particolari per cui si possono verificare fenomeni di condensa, ecc…
Oggi si è arrivati a realizzare un tipo di materiale composito costituito da una lamina di metallo e uno strato di poliuretano espanso ad alta densità.
Lo strato di isolante, che percorre in modo simmetrico la grecatura del profilo, consente di avere un prodotto coibentato che viene molto utilizzato.Inoltre il pannello è molto versatile ed è in grado di rispondere alle esigenze dell'utente, questo tipo di pannello di solito viene utilizzato per le coperture inclinate con una pendenza minima del 7%, ma trova anche grandi applicazioni nelle pareti verticali.
La lamiera esterna può essere anche realizzata in rame, acciaio inox, alluminio ecc, a seconda delle esigenze estetico-funzionali che si devono soddisfare.
La realizzazione di questa struttura composita ha fornito al sistema copertura in lamiera grecata ulteriori caratteristiche prestazionali volte a garantire il comfort ambientale e il risparmio energetico.
Possiamo parlare di isolamento dal rumore esterno negli ambienti sottostanti.
Questo è possibile perché affiancando alla comune lastra metallica che costituisce la lamiera grecata 10 mm di poliuretano espanso ad alta densità perfettamente aderente alla stessa, che può essere realizzata in alluminio, acciaio preverniciato, rame, ecc., si può ottenere una copertura metallica che all'impatto della pioggia o della grandine non emette vibrazioni, evitando in questo modo l'effetto diapason, che crea fastidiosi rumori, come i pannelli coibentati Alubel.
Infatti la presenza del pannello di poliuretano espanso ad alta densità fa sì che l'emissione sonora prodotta sia ovattata assomigliando molto a quella che si genera se si ha una copertura in laterizio.
Infatti di solito per assorbire il rumore è opportuno realizzare un pacchetto di copertura costituito da un insieme di componenti dalle caratteristiche fisiche differenti e possibilmente di diverso spessore.
Altro problema ricorrente è quello della condensa che, soprattutto nei solai di copertura, si viene a formare a seguito di salti termici tra l'ambiente interno e quello esterno.
Questa struttura composita utilizza il poliuretano per limitare l'effetto condensa sfruttando la sua elevata inerzia termica. Infatti la presenza di questo pannello di poliuretano interrompe il contatto tra l'ambiente interno e la lamiera esterna di copertura, impedendo in questo modo al vapore acqueo di incontrare una superficie fredda e di conseguenza di condensare.
Restando sempre in tema di isolamento, questa struttura elimina i ponti termici.
Nelle struttute metalliche di copertura è di fondamentale importanza isolare il manto di copertura dalla sottostante struttura metallica.
L'ausilio di questo strato protettivo in poliuretano che riveste all'intradosso la lamiera, riduce del 30% circa il carico termico che grava sulla superficie del pannello stesso e attenua notevolmente i ponti termici, costituendo una barriera alla dispersione del calore.
Spesso l'utilizzo delle semplici lamiere metalliche in copertura incontra difficoltà nel garantire un'efficiente resistenza al calpestio.
In genere una copertura, qualsiasi essa sia deve garantire la pedonabilità anche nel corso del tempo, questo per permettere una corretta e costante manutenzione che poi risulta necessaria per assicurare lunga vita al tetto.
Utilizzando alcuni materiali più dolci, ovvero più facilmente deformabili, spesso si aumenta il rischio di creare le cosiddette ammaccature, che anche se non inficiano la funzionalità del sistema tetto, creano inestetismi permanenti a livello della copertura.
Per risolvere questo importante e frequente problema bisogna aumentare la consistenza, cioè lo spessore del piano di calpestio.
Per fare questo si accresce lo spessore della lamiera di copertura associandola in un corpo unico ad un altro materiale, che abbia una determinata consistenza o densità come propone ISOPAN.
Sempre in termini meccanici possiamo parlare della deformabilità delle coperture soggette ad urti come quelli provocati dalla grandine.
Infatti un chicco di grandine può avere dimensioni che normalmente variano da 0,5 a 2 cm di diametro e la violenza della sua caduta può deformare la copertura; ovviamente l'entità della deformazione dipende dal materiale utilizzato.
Di solito le coperture in laterizio vengono classificate tra le più dure, ma questo non vuol dire che riescano ad assorbire bene l'urto. Infatti queste allo stesso tempo risultano fragili a tal punto da incrinarsi, creparsi e rompersi.
Le coperture in metallo, specie quelle realizzate in lamiera grecata, invece, sono malleabili, non si spezzano, tendono ad assorbire l'urto ammaccandosi, ma senza perdere la loro funzione di tenuta alle intemperie.
Con la lamiera coibentata queste deformazioni non si hanno o se ci sono, sono di lieve entità. Questo è possibile perché variando lo spessore della lamiera di copertura inserendo lo strato monolitico di poliuretano espanso ad alta densità, posto in perfetta aderenza al metallo, l'intero pacchetto partecipa all'assorbimento dell'urto provocato dal chicco di grandine attutendo o eliminando il pericolo di ammaccature.
Segnaliamo anche i pannelli proposti da CentroMetal SpA pensati per una soluzione migliorativa ed evolutiva rispetto al tessuto anticondensa applicato alla lastra grecata: pannello da copertura in poliuretano TOP 28 ™
In conclusione possiamo dire che scegliere un rivestimento costituito da una lamiera grecata coibentata, oltre a migliorare la qualità della vita, contribuisce al risparmio energetico e garantisce una maggiore durata nel tempo dell'intera struttura di copertura.
|
||