Rivestimenti e materiali colorati in casa

Superfici colorate

Ci sono diversi modi per concepire lo stile del proprio arredamento. Ci sono persone che preferiscono in casa arredi classici in legno, in stile o d'antiquariato, altri che adorano l'impatto estetico ultramoderno di un arredamento minimal giocato su colori neutri o, addirittura, sull'effetto total white.

Ci sono, poi, persone che cercano l'effetto particolare dato dal complemento d'arredo di design, magari colorato, oppure di gusto etno-chic, comprato in negozio o riportato da una vacanza. Ancora, ci sono quelli che invece che esprimersi con mobili e complementi, amano agire sulle superfici, con rivestimenti colorati: pareti, pavimenti, piani di lavoro.

La scelta, in questi casi, è più coraggiosa perché è più vincolante. Non basta, infatti, semplicemente aggiungere o togliere un oggetto per cambiare scenografia domestica, per cui queste scelte vanno ponderate e coordinate con quanto deve essere poi contenuto tra queste superfici.

Per questa categoria di persone che amano osare, ci sono delle novità in vari settori di materiali per rivestimento.

Nuovi laminati colorati

Dire laminato decorato è dire ABET LAMINATI, marchio ormai storico del panorama nazionale e internazionale del settore rivestimenti in laminati plastici decorativi, azienda da sempre attenta a quanto accadeva nel mondo contemporaneo a livello di ricerca tecnologica e movimenti culturali.

Determinanti, a questo proposito, sono stati gli apporti di personaggi del calibro di Giorgetto Giugiaro, Ettore Sottsass, Paola Navone, Karim Rashid, solo per citarne alcuni, che hanno contribuito non poco all'affermazione dei prodotti Abet come tra i più tipici del Made in Italy in tutto il mondo.

Ricerca continua di decori e texture in grado di incuriosire, suscitare emozioni, ispirare, deviare la percezione. È così che il laminato ha assunto una vera e propria identità, distinguendosi e reinterpretandosi, divenendo metafora di cambiamento e opera in continua evoluzione.

Il laminato assume quindi una sua propria importanza come elemento d'arredo, e arrivano importanti riconoscimenti quali il Premio Europeo di Design, due premi Compasso d'Oro, ma soprattutto il favore di una clientela sempre più esigente e attenta alla qualità, oltre che all'estetica.

Con l'avvento della stampa digitale si aprono nuove prospettive per i creativi sempre alla ricerca del nuovo, la nuova tecnologia a getto d'inchiostro in quadricromia direttamente da supporto informatico permette di creare nuove textures e sfumature particolari.

Durante la scorsa Triennale di Milano c'è stato il lancio di Parade, la nuova collezione di laminati decorati di Abet, del designer Giulio Iacchetti. È una collezione costituita da 12 decori, rappresentanti ognuno un progetto a sé stante, frutto di una capacità narrativa solida.

Sono sostanzialmente frutto di uno studio sul segno grafico sia come ricerca sul modulo, non solo come motivo moltiplicatore, ma anche come elemento visivo denso e articolato, sia come ricerca sul disegno a mano libera. Nascono così i due gruppi principali: Moduli e Fatto a Mano.

Moduli è a sua volta una collezione di 6 diversi moduli grafici dove è chiaramente leggibile il forte apporto della tecnologia digitale: Tartan, Fishbone, Rockets, Paesemio, Knock-out, Artichoke.

Tutti e sei lasciano chiaramente riconoscere l'elemento caratterizzante il segno grafico, in maniera molto netta, sebbene stilizzata.

Così in Artichoke si riconoscono perfettamente i carciofi stilizzati incastrati fra loro, così come in Fishbone si leggono in maniera inequivocabile le lische dei pesci; o come in Paesemio altrettanto accade per le casette che si aggrappano ai fianchi di un'ipotetica collina, un mare di tetti, porte e finestre, un omaggio al paesaggio italiano punteggiato di tanti piccoli paesi celebrati in una famosa canzone.

Fatto a Mano è il secondo gruppo di decori per laminati basato sulla rielaborazione digitale di disegni realizzati a mano libera con tecniche diverse. Ne fanno parte altri sei moduli grafici: Furrows, Betulla, Yayoi, Massaua, Derby, Canvas.

Anche in questo caso sono visibili chiaramente i soggetti a cui fanno riferimento questi studi grafici. Così, ad esempio, in Betulla si rivede la tecnica del frottage, cioè lo strofinamento dei colori su un foglio appoggiato su una superficie ruvida, che dà come risultato un tipo di colorazione simile alla corteccia della betulla.

In Yayoi (dal nome dell'artista giapponese che dipinge pois), i pois sono resi sovrapposti tra loro, come sovrapposte erano state le gocce di inchiostro colorato durante lo studio a mano libera. Canvas riprende il tipico ricamo a croce tipico del tessuto omonimo.

Nuovi colori del Corian

È disponibile dallo scorso giugno la nuova gamma di colori per la superficie DuPontTM Corian®, presentata in anteprima durante la scorsa edizione del Milan Design Week, con una mostra dal titolo Corian® Colour Evolution, che va ad integrare la già vasta gamma di colori di questo materiale così versatile e così presente già in molti contesti di arredo domestico: dal bagno alla cucina o in qualsiasi ambiente dove ci sia necessità di un materiale duttile per creare forme insolite.

Con questi nuovi colori, la collezione si arricchisce di cinque nuove tonalità di grigio, quattro tonalità di blu, tre di verde, altre di beige e marrone.

Non solo nuovi colori: nella nuova gamma Corian® sono stati riclassificati e ottimizzati anche i colori con texture, per risultati stupefacenti in quanto a tonalità ruvide o eleganti venature, per soddisfare clienti particolarmente esigenti e progettisti creativi.