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Nota anche come formalina, la formaldeide è un gas incolore che si ottiene dall'ossidazione del metanolo o direttamente dalla distillazione del petrolio.
È un composto organico appartenente alla famiglia delle aldeidi e dei Composti Organici Volatili (VOC), che a temperatura ambiente ha un odore forte e pungente.
La ritroviamo nella produzione di numerosi materiali per l'edilizia e nella fabbricazione di mobili, soprattutto in legno truciolare; la si ritrova nelle resine sintetiche, nelle colle, nella carta, nei feltri termoisolanti di lana di vetro o minerale, ed è inoltre utilizzata per controsoffitti, tappezzerie, coloranti, prodotti per la cura del corpo e fitofarmaci.
È anche un prodotto secondario della combustione e di alcuni fenomeni naturali, per cui è presente in concentrazioni considerevoli sia negli ambienti indoor che outdoor.
A causa del suo impatto sulla salute, ai sensi Regolamento CE n. 1272/2008 la formaldeide rientra nelle sostanze che sono state oggetto di modifica di classificazione, passando da elemento cancerogeno sospetto a cancerogeno presunto o certo.
Dal 1 gennaio 2016, con il Regolamento 491/2015, viene quindi classificato come CARC. 1B; H350 “Può provocare il cancro”.
I tempi dalla pubblicazione del Regolamento all'entrata in vigore della classificazione sono stati ritenuti dagli operatori del settore troppo stretti per adeguarsi nella maniera opportuna.
Ciò che è necessario fare, dunque, è esaminare i propri processi produttivi e valutare i rischi da esposizione per lavoratori e successivamente per i consumatori.
Eliminando a monte la sostanza o studiando metodi e tecniche organizzative per ridurre i rischi si dovrebbero raggiungere ottimi risultati con benefici per tutti, dalla fase di produzione all'utilizzo.
Una esposizione duratura alla formaldeide può provocare disturbi quali mal di testa, problemi respiratori, stanchezza e allergie con dermatiti da contatto.
A lungo andare, come sopra accennato, può portare all'insorgere di gravi problematiche di salute.
I rimedi consistono nel ridurre,naturalmente i tempi di esposizione e nel limitare l'utilizzo in casa di materie prime ed elementi d'arredo che la contengono.
Sarebbe preferibile scegliere arredi e oggettistica privi di formaldeide, pridiligendo ad esempio il legno massello al compensato o al truciolare.
Una buona abitudine è quella di ventilare ed arieggiare gli ambienti con costanza, in modo da disperdere e ridurre le concentrazioni del gas, nonché migliorare il comfort interno dell'abitazione.
Un rimedio efficace ed ecologico risiede, infine, nella dotazione di piante che possono contribuire sensibilmente alla neutralizzazione della formaldeide; tra di esse si annoverano la felce di Boston, il ficus, lo spatafillo o la dracena, che rimuovono anche dai 12 ai 20 microgrammi l'ora.
Indipendentemente dalla classificazione ufficiale della formaldeide, moltissime aziende con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale, al benessere dei consumatori e alla qualità dei prodotti, già da diversi anni realizzano elementi d'arredo d'eccellenza, privi di formaldeide.
La prima azienda di cui parliamo è Tebon Mobili,realtà artigiana sorta negli anni Cinquanta da una piccola bottega nel cuore della pianura veronese, zona tradizionalmente conosciuta per la produzione di mobili d'arte e in stile.
L'amore per il legno, la creatività, la passione per il proprio lavoro sono state costanti che hanno guidato la crescita dell'azienda, mantenendo come capisaldi la qualità artigianale, l'uso di materie prime pregiate e la cura meticolosa di tutte le fasi di lavorazione, a partire dalla selezione dei legnami.
Dagli anni in cui gli strumenti per la lavorazione erano seghe, raspe, scalpelli, sgorbie e pialle a mano, si arriva ai giorni d'oggi dove le tendenze e i gusti sono mutati ma rimangono inalterate la passione, l'artigianalità e la sapienza in tutte le fasi di lavorazione.
Tebon Mobili produce complementi d'arredo per la zona giorno e la zona notte: credenze, cassettiere, tavoli, armadi, letti tutti in vero legno proveniente solo da piantagioni a rimboschimento controllato, in cui ci si assume la responsabilità di ripopolare ogni singola pianta che si taglia.
Tutti i prodotti sono realizzati senza il ricorso a materiali sintetici: carta melamminica, nobilitato, laminato, pellicole trasfer e PVC sono banditi, in quanto fonte di emissioni di formaldeide nell'ambiente.
Per appagare le esigenze di un'ampia clientela, l'azienda propone diverse collezioni che si distinguono l'una dall'altra per stile, ma risultano accomunate dalla qualità, dalla ricerca dei dettagli e dall'attenzione per l'ambiente.
Tra queste citiamo la collezione Glamour, pensata per una clientela esigente e raffinata: forme morbide e sinuose sottolineate da finiture a righe o a rombi per dar vita ad atmosfere eclettiche o da colori sfumati per creare scenari fantastici.
Come sopra accennato, anche i tessuti possono contenere formaldeide: essa è usata nelle fasi di finissaggio dei tessuti, con lo scopo di ottenere effetti di stabilità, come antipiega, ma altamente nocivo per l'uomo e l'ambiente.
Un'azienda che non utilizza formaldeide nè altri tipi di sostanze nocive è l'Opicificio, realtà che nasce nel 1998 dalla passione per i tessuti delle sorelle Paola e Barbara Bertoldo, poi affiancate dal fratello Federico.
Un'azienda dal cuore torinese che si dedica alla realizzazione di complementi tessili cuciti a mano e di alta qualità sartoriale: cuscini, trapuntini e tante altre idee per l'interior design, tutti caratterizzati da una grande eleganza.
I tessuti pensati per tendaggi e per gli imbottiti sono esclusivi: design e produzione Made in Italy per un'ampia collezione per interni classici o di tendenza e un'offerta completa di tessuti ignifughi, risultato di un consolidato know how tecnico.
Tutti i tessuti l'Opificio sono 100% Formaldehyde-Free e sono il risultato di un processo produttivo ecosostenibile; per le realizzazioni vengono impiagati seta, lino, cotone, lana, viscosa: fibre naturali che respirano e vivono nel tempo.
I cuscini sono rivestiti con tessuti e velluti esclusivi, morbidi e accoglienti, realizzati dalle esperte sarte dell'atelier: per il letto o il divano, sono disponibili oltre 40 modelli originali, pensati dai designer o, in alternativa, studiati appositamente per il cliente.
Anche le trapunte sono opere d'arte tessili cucite con cura e amore artigianale, creazioni uniche frutto di creatività, esperienza e abilità sartoriale di lunga tradizione: si tratta, quindi, di morbidi trapuntini con imbottiture anallergiche calde e leggere, fisse o estraibili, disponibili in 15 modelli.
Infine i complementi d'arredo: pouf, materassi decorativi, tendaggi e tappeti pensati per i living e le zone relax, tutti di grande qualità.
Insomma, diverse sono le aziende presenti sul mercato che prestano molta attenzione alla sostenibilità; nell'atto della scelta di un elemento d'arredo è, quindi, opportuno documentarsi sulle caratteristiche tecniche del prodotto, valutando le alternative e, scegliendo, così, in maniera consapevole.
Le soluzioni ci sono; certo, saranno sicuramente più onerose, ma in cambio se ne trarranno numerosi benefici in termini di benessere e qualità.
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