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Tra gli incidenti domestici più gravi, l'incendio rappresenta l'episodio che più di ogni altro coinvolge tutto l'ambiente di casa, oltre a rappresentare una vera minaccia per l'incolumità dei residenti.
Il grado di danneggiamento prodotto da un incendio, è legato a diversi fattori, come la durata, il tipo di struttura con cui è realizzato l'immobile, il tipo di materiali impiegati per le rifiniture interne, il carico d'incendio, l'esposizione, ecc.
Durante un incendio si producono fiamme e fumo, la cui diversa intensità, arreca danni consequenziali differenti a persone e cose in rapporto al tempo di esposizione a tali elementi.Limitandoci alle civili abitazioni, normalmente gli episodi di incendio più comuni si manifestano per gradi iniziando con un piccolo focolaio, il quale, lasciato agire nel tempo manifesta all'improvviso la sua gravità con fiamme evidenti.
Unitamente al progredire delle manifestazioni evidenti come fumo e fiamme, con il passare del tempo si avrà anche un aumento delle temperatura, provocato dai gas e dai fumi della combustione.
Questo aumento può raggiungere temperature prossime ai 600°, provocando l'autoaccensione di tutte le sostanze combustibili presenti all'interno dell'ambiente.
Più un luogo è ricco di ossigeno, maggiore è lo sviluppo dell'incendio.
Nel corso di un incendio già abbastanza sviluppato, si possono raggiungere temperature superiori ai 1000° e tenendo conto che a circa 300° i materiali plastici e affini fondono, a 500° bruciano legno e materiali derivati, mentre a circa 700° fonde il vetro, si capisce quanto devastante possono essere gli effetti di un incendio già sviluppato.
Tralasciando la casistica relativa ai danni strutturali provocati dalle alte temperature, ci soffermeremo sui danni provocati dall'elemento più invadente generato in seguito alla combustione, ossia il fumo.
Presente anche in seguito a focolai d'incendio ben circoscritti, il fumo ha la caratteristica di invadere gli ambienti circostanti al focolaio principale; gli effetti e le conseguenze di questa invasione non sono immediatamente valutabili, a causa della sua capacità nell'insinuarsi in ogni cavità a livello macroscopico e microscopico.
Il fumo, pertanto, oltre a entrare in condotti, crepe e fessurazioni, impregna tutto ciò che incontra, senza lasciare scampo a mobili, arredi, tessuti, suppellettili, parati ecc.La forza di penetrazione del fumo anche in elementi come controsoffittature e soppalchi è generata dalla temperatura dell'aria, la quale, riscaldandosi lo spinge nelle zone più fredde della casa.
Per tale motivo, spesso il fumo infiltrandosi negli impianti di condizionamento, elettrici, di ventilazione rivela la sua maleodorante e antiestetica presenza anche in ambienti non direttamente interessati.
Un impianto di aspirazione centralizzato, veicola il fumo molto facilmente, anche in spazi ben compartimentati; una controparetina provvista di intercapedine, diventa facilmente un condotto di distribuzione delle sgradevoli esalazioni.
Oltre ai danni di natura estetica e ambientale, la persistenza del fumo di combustione negli ambienti abitati, rappresenta una vera e propria minaccia per la salute e l'igiene.
I gas e le sostanze nocive conseguenti alla combustione, dopo essersi posati sui materiali più disparati, vengono rilasciati nel tempo con grave danno per la salute.
Chi ha vissuto l'esperienza della classica pentola con i legumi lasciata sul fuoco oltre la normale durata della cottura, avrà senz'altro notato come il fumo derivante dalla combustione dei legumi ormai carbonizzati resti all'interno dell'ambiente interessato e in quelli limitrofo, anche dopo aver arieggiato gli stessi per molto tempo.
Limitandoci al caso di incendio domestico che non abbia compromesso l'agibilità dell'intero appartamento, vediamo come procedere in sicurezza nelle operazioni di bonifica dell'ambiente danneggiato.
Per prima cosa occorre procurarsi una tuta monouso, dei guanti e una maschera filtrante che andrà indossata in tutte le fasi della bonifica; se tali fasi dovessero prolungarsi per motivi diversi è opportuno non usare sempre la stessa maschera ma provvedere a sostituirla.
Durante le operazioni di bonifica del principale ambiente danneggiato, occorre evitare di compromettere l'igienicità e la salubrità degli ambienti circostanti, provocando dispersione di polveri, fuliggine in seguito a spostamenti di suppellettili e altro.
A tal fine è opportuno compartimentare l'ambiente da bonificare, provvedendo a isolare tutte le aperture confinanti con esso; ciò si potrà ottenere sigillando con del nastro adesivo porte, spifferi ecc.Per evitare sollevamento di polveri e altre sostanze nocive, durante il transito da un ambiente all'altro, conviene disporre a pavimento delle stuoie umide.
Una volta rispettate tutte le misure precauzionali al fine di poter agire in sicurezza, si potrà procedere a spostare le suppellettili verso l'ambiente dove verrà effettuato l'accantonamento degli oggetti da smaltire e il lavaggio di quelli ancora efficienti, ma contaminati da polveri e fumo.
Dopo aver svuotato l'ambiente danneggiato da mobili e complementi d'arredo occorre provvedere alla rimozione di eventuali superfici di finitura impregnate di fumo, polveri ecc. Per questo motivo vanno rimossi rivestimenti in tessuto, moquette, controsoffittature, tendaggi, parati ecc.
Le operazioni sopradescritte, vanno sempre eseguite con prudenza e nel rispetto delle norme igienico sanitarie, per cui anche quando sembra di aver rimosso la maggior parte delle polveri e degli agenti contaminati, non bisogna mai smettere di usare maschera e tuta monouso.
L'uso delle aspirapolvere, comprese quelle provviste di filtro ad acqua utile per trattenere l'aria e le polveri una volta catturate dal vortice prodotto dal motore dell'aspirapolvere, producono comunque uno spostamento d'aria, con conseguente movimentazione di micro particelle dannose per la salute, se inalate.
Dopo aver pulito al meglio la parte strutturale dell'ambiente, occorre inviare a discarica autorizzata tutto il materiale di risulta proveniente dalla bonifica del locale.Le pareti degli ambienti danneggiati, liberate da rivestimenti impregnati di fumo, vanno comunque trattate, nei casi più gravi anche con la rimozione dello strato di intonaco superficiale, mentre nelle situazioni di semplice annerimento, dopo la pulizia superficiale, sarà opportuno procedere con il lavaggio delle superfici.
Le porte interne vanno pulite e igienizzate, dopo aver rimosso anche le mostre in quanto dietro di esse la fuliggine e le sostanze nocive non possono essere rimosse facilmente.
Particolare cura dovrà essere posta nel procedere alla pulizia di oggetti di uso quotidiano, come tappeti, centrini, tastiere, giocattoli, abiti, coperte, tessuti in genere.
A seconda del grado d'inquinamento dell'intonaco sarà necessario grattarlo, trattarlo con un prodotto specifico o eliminarlo completamente, il lavaggio delle superfici può essere effettuato con soluzioni alcaline e con prodotti igienizzanti specifici, per il tipo di supporto.Le superfici piastrellate o rivestite con doghe in legno o altro materiale di rivestimento sovrapposto alla struttura principale, vanno trattate in maniera adeguata al tipo di posa del materiale di rivestimento.
Come fatto generale possiamo dire che i rivestimenti costituiti da ceramiche, cotto smaltato, monocottura, ecc., dopo il lavaggio con soluzioni alcaline, vanno sottoposti a una pulizia delle fughe e qualora le stesse risultassero particolarmente compromesse, va presa in considerazione una operazione di ricostruzione, mediante l'impiego di prodotti specifici.
I rivestimenti in legno costituiti da pannelli o doghe, vanno rimossi in quanto le micro particelle e i batteri inquinanti responsabili del permanere del cattivo odore di bruciato, una volta annidati dietro il rivestimento, possono essere eliminati solamente con un accurato lavaggio del supporto e del rivestimento.
Nei casi più gravi di contaminazione, le operazioni fin qui descritte non bastano da sole a risanare e igienizzare gli ambienti interessati dall'incendio, occorre quindi procedere con operazioni più adeguate che per il tipo di prodotti e procedure impiegati, possono essere effettuate esclusivamente da ditte e personale specializzato.
L'elemento naturale riconosciuto del Ministero della Sanità come presidio per la sterilizzazione degli ambienti è rappresentato dall'ozono, ossia un gas più pesante dell'aria.
Questo, se messo a contatto con la materia organica, produce una reazione di ossidazione.
La conseguenza di tale reazione, produce l'annientamento di tutti i microrganismi viventi, come acari, batteri, virus, muffe e funghi, le molecole degli odori vengono ossidate, trasformandosi in altre molecole innocue, con il risultato della completa eliminazione del cattivo odore.Grazie al suo peso specifico che lo rende più pesante dell'aria, l'ozono riesce a penetrare all'interno delle fibre dei tessuti; in virtù di questa sua caratteristica, ogni forma di manufatto in tessuto, fibre vegetali e altro ancora, viene decontaminato da qualsiasi tipo di microrganismo.
Immaginate il grande vantaggio di un tale intervento di igienizzazione per materassi, tendaggi, tappeti, abiti. Inoltre, grazie alla sua capacità di penetrare in profondità nella struttura dei materiali, consente di evitare la rimozione di rivestimenti, decori, tessuti, garantendo lo stesso una completa sanificazione.
Si calcola, in seguito a studi appropriati, effettuati da aziende specializzate nel settore, che l'azione di sanificazione realizzata con l'impiego dell'ozono è circa 2000 volte s più efficace di qualsiasi azione igienizzante.
L'impiego dell'ozono nelle operazioni di sanificazione, garantisce l'assoluta ecologicità dell'intervento, in quanto non lascia in circolo sostanze chimiche, ma addirittura arricchisce l'ambiente di ossigeno.
Anche se in commercio si trovano apparecchiature facilmente acquistabili per la produzione dell'ozono, invito il lettore a rifuggire dall'idea di procedere senza alcuna competenza ad effettuare operazioni di sanificazione fai da tè.
Tali esperienze, possono arrecare danni alla salute in quanto la concentrazione di ozono nell'ambiente, non adeguatamente calcolata, può provocare danni alla salute.
Aziende come Ozosystem e Tecnosyst offrono una serie di servizi atti ad affrontare ogni tipo di intervento: dalla igienizzazione e sanificazione degli ambienti contaminati, alla disinfezione di acque e reti domestiche.
Gli interventi eseguiti da queste aziende, oltre ad essere studiati con cura da personale qualificato, in relazione al tipo di danno ambientale, sono certificati a tutela della salute e igiene pubblica, evitando pericolose e inutili concentrazioni di gas nell'ambiente.
La presenza di elevate concentrazioni di Ozono nell'ambiente, può costituire un problema di sanità pubblica, in particolare per alcune categorie di soggetti esposti, in quanto il suo elevato potere ossidante è in grado di produrre infiammazioni e danni all'apparato respiratorio più o meno gravi, in funzione della concentrazione cui si è esposti, della durata dell'esposizione e della ventilazione polmonare.
Tosse, senso di affaticamento, difficoltà respiratorie, arrossamento degli occhi e altri fenomeni irritativi, rappresentano i sintomi di un'esposizione in ambiente a forte concentrazione di ozono.
Pertanto, gli interventi che prevedono l'impiego di tale gas, vanno affidati esclusivamente a ditte specializzate, che predispongono un piano operativo efficace a tutela dell'igiene e della salute pubblica.
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