Ripartizione detrazioni 50% e 65% fra più soggetti aventi diritto

Se più soggetti sostengono spese di ristrutturazione di un unico immobile, essi godranno delle detrazioni in base alla spese effettivamente sostenuta da ognuno.
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Aventi diritto alle detrazioni 50% e 65%


Come bisogna comportarsi quando si eseguono lavori di ristrutturazione o di risparmio energetico su un immobile e ci sono più persone che potenzialmente hanno diritto a godere delle relative detrazioni fiscali?

ripartizione detrazioni fra più soggettiRicordiamo innanzitutto chi sono i soggetti che possono usufruire delle detrazioni citate:
- proprietari o nudi proprietari
- familiari conviventi del possessore o detentore
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- locatari o comodatari
- soci di cooperative divise o indivise
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce
- soggetti indicati nell'articolo 5 del Tuir che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.


La detrazione spetta a chi sostiene le spese


In presenza di più persone che hanno potenzialmente diritto a godere delle detrazioni fiscali su un immobile, le uniche fra queste che effettivamente ne potranno beneficiare saranno quelle che sostengono le spese per i lavori.

porta blindata detrazione ristrutturazioniFacciamo un esempio. Marito e moglie vivono insieme in una casa di proprietà esclusiva della moglie. Decidono di eseguire un intervento che può beneficiare della detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie, come ad esempio l'installazione di una porta blindata. Le spese sono sostenute dal marito. In questo caso, pur rientrando entrambi nella lista dei soggetti che possono fruire delle detrazioni (la moglie come proprietaria e il marito come familiare convivente del proprietario), sarà il marito di fatto a beneficiarne perché è lui che ha sostenuto la spesa.

Lo stesso accade se, anziché essere la moglie unica proprietaria, siano entrambi proprietari dell'immobile, ognuno per la quota del 50%. Vale sempre la regola che beneficia della detrazione solo chi ricade nella lista dei soggetti aventi diritto e che contemporaneamente sostiene le spese. In quest'ultimo caso la quota di proprietà è indifferente ai fini della detrazione, nel senso che non c'è una riduzione della detrazione se colui che sostiene le spese è proprietario solo di una quota dell'immobile. Quindi se nel caso della comproprietà al 50% sia il marito a pagare la nuova porta blindata, sarà sempre lui a beneficiare interamente della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie.


Più aventi diritto possono sostenere le spese e beneficiare della detrazione


Se uno degli aventi diritto alla detrazione sostiene le spese per un lavoro e un altro soggetto avente diritto sostiene altre spese inerenti lo stesso lavoro o spese per opere diverse sul medesimo immobile, ognuno potrà beneficiare della detrazione per la parte di spesa che ha sostenuto. Importante è non superare complessivamente i tetti massimi di spesa previsti dalle detrazioni per ogni unità abitativa.

adeguamento impianto elettrico detrazione ristrutturazioniPer chiarire torniamo al nostro esempio. Appartamento in comproprietà al 50% dei due coniugi. Viene installata una porta blindata. La moglie paga la fattura di acconto e il marito paga la fattura di saldo. In questo caso ognuno dei due coniugi beneficerà della detrazione in base all'importo che ha versato.

Complichiamo ulteriormente l'esempio. Viene installata una porta blindata a spese del marito, mentre la moglie paga le spese dell'elettricista per mettere in sicurezza l'impianto elettrico. Il marito beneficerà della detrazione per la spesa della porta blindata e la moglie godrà della detrazione per la spesa dell'impianto elettrico.


Vantaggi della ripartizione delle spese


La possibilità di ripartire le spese e la detrazione fra gli aventi diritto è un concetto tutt'altro che secondario, soprattutto quando si eseguono lavori costosi e quando i singoli redditi non sono particolarmente elevati. Ricordo infatti che le detrazioni fiscali di cui parliamo sono detrazioni dall'Irpef e se un contribuente ha un reddito basso e tale da non pagare ingenti somme di Irpef, rischia talvolta di non riuscire a portare in detrazione tutto quanto spererebbe.

Facciamo anche qui un esempio. Ognuno dei soliti coniugi percepisce uno stipendio di 15.000 euro/annui e la famiglia non ha altre forme di reddito. L'Irpef che ognuno dei due paga ammonta a circa 3.450 euro, pertanto questa cifra è quella massima di riferimento che ognuno dei due può detrarre annualmente.

coniugi detrazioni ristrutturazioneSupponiamo che sull'abitazione dei due coniugi vengano eseguiti lavori di ristrutturazione per un importo totale di 80.000 euro, potendo quindi portare in detrazione dall'Irpef 40.000 euro (50% di 80.000) da ripartire in 10 rate annuali di pari importo (4.000 euro).

Qualora a pagare l'intero importo di ristrutturazione sia uno solo dei due coniugi, i 4.000 euro di detrazione annui non potrebbero essere interamente goduti, avendo infatti a disposizione come limite massimo personale da detrarre 3.450 euro. Andrebbero quindi persi annualmente 550 euro (4.000 meno 3.450).

Se invece i due coniugi ripartiscono tra loro le spese di ristrutturazione, pagando ad esempio 40.000 euro la moglie e 40.000 euro il marito, ognuno di loro avrebbe diritto ad una detrazione di 20.000 euro (50% di 40.000) da ripartire in 10 quote annuali di pari importo (2.000 euro). In questo caso potrebbero godere interamente del beneficio poiché la quota annuale detraibile (2.000 euro) non supera l'Irpef annuale che ognuno versa (3.450 euro).

Prima di eseguire lavori e pagare le fatture, il consiglio è sempre di verificare preventivamente quanto ogni avente diritto alla detrazione può detrarre dall'Irpef e ripartire di conseguenza le spese.

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Alert Commenti
  • Claudio
    Claudio
    Venerdì 18 Novembre 2022, alle ore 00:37
    Se le fatture dei lavori sono intestate solo a un coniuge ma i pagamenti vengono effettuati via bonifico parlante con un solo codice fiscale dei coniugi ma da un conto corrente cointestato a entrambi, i due coniugi possono dividersi le detrazioni in modo da avere una maggiore capienza?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Claudio
      Lunedì 21 Novembre 2022, alle ore 10:55
      Ha diritto alla detrazione fiscale chi si dichiara nei documenti rilevanti (fatture, dichiarazioni di notorietà, pagamenti, ecc.), il soggetto che ha sostenuto le spese. Pertanto, se nella copia del bonifico e nelle fatture di spesa, risulta riportato il nominativo e il codice fiscale del marito, le detrazioni spetteranno a quest'ultimo (Circolare n. 19/E/2020), anche se il conto è cointestato. Cordiali saluti.
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  • Robyc
    Robyc
    Venerdì 7 Gennaio 2022, alle ore 15:10
    Un immobile è stato ristrutturato nel 2019 con frazionamento in due unità immobiliari differenti.Io ho acquistato una delle due unità immobiliari.
    Come possono essere divise le detrazioni fiscali per bonus ristrutturazione tra me e l'acquirente dell'altra unità immobiliare?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Robyc
      Lunedì 10 Gennaio 2022, alle ore 10:04
      In caso di frazionamento la suddivisione delle spese e quindi delle future detrazioni fiscali va fatta al momento dell'esecuzione delle opere, tenendo una apposita contabilità lavori separata per ciascuna delle due unità derivate, con le rispettive fatture ed i relativi bonifici. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Dani
    Dani
    Venerdì 17 Dicembre 2021, alle ore 15:46
    Siamo tre proprietari di una palazzina senza condominio istituito, dovremmo impermeabilizzare una terrazza con suddivisione delle spese tra noi 3 (1/3 il proprietario dei terrazzo e 2/3 divisi in millesimi tra i restanti 2 proprietari).
    Vorrei chiedervi se possiamo avere il beneficio della detrazione al 50% ognuno di noi tre proprietari?
    Qual' è la procedura in questo caso?
    rispondi al commento
    • Pasquale
      Pasquale Dani
      Lunedì 20 Dicembre 2021, alle ore 10:54
      L'impermeabilizzazione della terrazza è un intervento di manutenzione ordinaria che rientra nelle detrazioni fiscali del 50% per "lavori condominiali". La Guida dell'AdE, edizione luglio 2019, pag, 38 prevede tale agevolazione. L'iter da seguire è di realizzare le opere con una impresa qualificata, emissione fattura e pagamento con l'apposito bonifico bancario/postale per ristrutturazioni (parlante). Il pagamento può essere unico ed indicando i tre codici fiscali dei detraenti, oppure con tre fatture separate con ciascun bonifico parlante del beneficiario. Cordiali saluti.
      rispondi al commento
  • Janliuk
    Janliuk
    Giovedì 10 Settembre 2020, alle ore 10:04
    Buongiorno,la mia compagna ed io (proprietari cointestatari dell'appartamento) abbiamo installato climatizzatore con pompa di calore; a causa dell'impossibilità della ditta di emettere fatture con due diversi Codici Fiscali sono state emesse due fatture distinte, ciascuna per il 50% del totale del lavoro, una intestata alla mia compagna ed una a me. Il pagamento delle fatture è stato fatto tramite conto corrente cointestato: quante registrazioni dobbiamo fare all'ENEA?Grazie...
    rispondi al commento
  • Ing. Fr
    Ing. Fr
    Mercoledì 5 Febbraio 2020, alle ore 16:45
    Tutto corretto.
    E se i bonifici partissero da un conto corrente cointestato e intestato ai codici fiscali di entrambi i coniugi, e se sulle fatture risultassero i codici fiscali di entrambi, a chi spetta la detrazione?
    La moglie paga fisicamente l'acconto fattura, il marito il saldo.
    Sono entrambi beneficiari e con che criterio viene ripartita la detrazione?
    rispondi al commento
  • Tolli
    Tolli
    Giovedì 19 Settembre 2019, alle ore 18:31
    Io e la mia ragazza stiamo acquistando un immobile in comproprietà al 50%.
    Il vendito è concorde nel lasciarci il vantaggio della detrazione IRPEF al 50% dei lavori eseguiti da lui e appena ultimati.
    Il mio quesito è se questi vengano automaticamente divisi tra me e la mia compagna o se possiamo decidere che tutti i costi sostenuti dal venditore passino ad uno solo dei due.§
    Questo perche essendo io forfettario non godrei di detrazione IRPEF.
    rispondi al commento
  • Robca
    Robca
    Lunedì 8 Luglio 2019, alle ore 19:21
    Nel caso di condominio minimo, senza codice fiscale né amministratore, sul quale siano stati eseguiti lavori di risparmio energetico, nel 730 dove va inserito il codice fiscale dell'unico condòmino che ha sostenuto le spese?  
    rispondi al commento
  • Vally1
    Vally1
    Martedì 12 Marzo 2019, alle ore 10:31
    In caso di separazione dei due coniugi come funziona la detrazione per il bonus mobili?
    bonifici effettuati da conto cointestato, in separazione dei beni e fatture intestate per metà ad un coniuge e metà all'altro coniuge.
    rispondi al commento
  • Tiziana4
    Tiziana4
    Giovedì 29 Novembre 2018, alle ore 23:54
    In caso di 2 appartamenti giá totalmente indipendenti che saranno oggetto di separazione catastale ma anche (prima della separazione) di lavori interni dichiarati con una CILA come funziona il bonus mobili?
    Si può chidere facendo riferimento alla CILA usufruendone come fosse un solo immobile ed in proporzione alla propria quota?
    Quando gli appartamenti saranno divisi catastalmente si ha diritto ad un altro bonus mobili per singola unità?
    Se si, il tetto di spesa va decurtato delle spese sostenute e detratte in precedenza o si riparte da 10.000?
    Giziana
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