Riparare l'intonaco dei muri esterni

I muri esterni possono presentare crepe di diversa gravità: quelle non strutturali possono venire riparate in modo tale da rendere l'intervento completamente invisibile.
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Riparare l'intonaco dei muri esterni


L'intonaco che riveste i muri esterni della casa può deteriorarsi e presentare fessure, screpolature e altri tipi di danni. Nella maggior parte dei casi questo tipo di problema è dovuto all'umidità che si infiltra nei muri, risale attraverso essi e provoca numerosi inconvenienti. Per riparare questi danni è sufficiente liberare la zona interessata dall'intonaco danneggiato e applicare malta di cemento per riportare i muri al loro aspetto originario.

1) Asportate, con mazzuolo e scalpello a punta piatta, tutto l'intonaco rovinato e cedevole in modo da liberare la parete per la successiva applicazione di cemento.

2) Servendovi di una spazzola di ferro raspate con molta decisione il sottofondo della parete per creare una superficie levigata e pulita.

Pulizia della crepa
3) Preparate, all'interno di un recipiente, una quantità di malta di cemento sufficiente per la riparazione.

4) Con un pennello bagnate accuratamente la superficie da trattare per alcune volte, fin quando il muro non ha assorbito bene l'acqua.

Preparazione malta
5) Applicate la malta di cemento sulla parte di parete interessata dal danno. Utilizzate la cazzuola per porre sul muro il cemento e per assestarlo.

6) Con una staggia spianate il cemento in modo da creare uno strato uniforme che abbia esattamente lo stesso spessore dell'intonaco vecchio.

Apposizione della malta
7) Con il frattazzo o una tavoletta di legno spianate e lisciate il nuovo intonaco in modo da eliminare tutte le irregolarità presenti.

8) Quando il cemento si è completamente solidificato carteggiatelo accuratamente con carta vetro piuttosto grossolana per eliminare eventuali asperità.

9) Infine potete tinteggiare la parte ripristinata. Non utilizzate pitture plastiche in quanto trattengono l'umidità all'interno del muro.

Rifinire l'intonaco


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Intervenire sulle crepe più gravi


Per poter intervenire in modo efficace è importante, innanzitutto, saper riconoscere la gravità delle crepe presenti sull'intonaco. A volte, andare semplicemente a coprire l'intonaco mancante con un nuovo strato materico non è sufficiente e occorre prima predisporre un sistema di rinforzo che permetta al nuovo intonaco di fare maggiormente presa e di non staccarsi con il passare del tempo.

Se si teme il ritorno della crepa, si può rinforzare l'intonaco con un'apposita tela per intonaci, oppure con una membrana in poliestere poggiata su un fondo bituminoso: questa è la soluzione più indicata per crepe estese e profonde, che si teme possano riaffiorare con il tempo.

Per prima cosa, bisognerà rimuovere con cura l'intonaco irregolare rimasto nella crepa e lungo i bordi, così come si fa per ogni crepa, anche le più superficiali. A questo punto si potrà riempire la crepa: la migliore composizione della malta da utilizzare è quella che prevede una parte di cemento e quattro di sabbia fine. Si dovrà avere cura di riempire la crepa in modo tale da creare una superficie il più possibile regolare.

Una volta effettuate queste operazioni si potrà passare alla fase successiva, importante per offrire all'intonaco un ulteriore strato protettivo: con una pennellessa si applicherà prima uno strato di bitume e successivamente la membrana in poliestere. Si dovrà poi attendere che il tutto sia completamente asciutto, per poi dare due mani di emulsione strutturata compatibile con il fondo utilizzato.

Diverso, invece, è il tipo di intervento necessario per le crepe su intonaco a ciottoli: anche qui si dovrà prima ripulire bene la zona in cui è presente la crepa e aggiungere una mano di materiale sigillante. Per riparare la crepa si procederà poi con l'apposizione di un composto realizzato con una parte di cemento colorato, che si adatti all'intonaco, e tre parti di sabbia fine. Per una maggiore tenuta, al composto si aggiungerà del legante polivinilico, diluito in acqua con proporzione di uno a tre.

Si otterrà una pasta densa, che potrà essere stesa con una spatola. A questo punto è necessario attendere qualche minuto per avere la certezza che il composto abbia fatto sufficientemente presa nella crepa e, con una spazzola in ferro, si lavorerà la pasta conferendole la forma desiderata.

Con le setole della spazzola in ferro si potrà dare alla pasta la stessa grana superficiale del resto dell'intonaco: l'obiettivo è quello di ottenere un aspetto il più possibile omogeneo con il resto della parete esterna. Per fare questo si inseriranno anche, all'interno della pasta, delle pietre il più possibile simili, per dimensioni e colore, a quelle già presenti nel resto della parete. Allo stesso modo si dovrà tentare di riprodurre il motivo prevalente, per fare in modo che l'intervento risulti completamente invisibile.



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  • Alberto6
    Alberto6
    Domenica 22 Settembre 2019, alle ore 12:46
    Ho un balcone di 14 m. Lungo e 2 m. di larghezza e il parapetto è in muratura.
    Mi si gonfia e poi si scrosta l'intonaco sempre nei stessi punti ogni volta che pitturo.
    Ho scrostato l'intonaco, poi ho usato rasante,prodotti antimuffa e infine una pittura a quarzo per rispettare l'estetica del palazzo.
    Adesso dovrei pitturare di nuovo cosa devo fare?
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    • Bubuzzo
      Bubuzzo Alberto6
      Martedì 24 Settembre 2019, alle ore 15:28
      Per l'esterno non occorre un'antimuffa, poiché siamo difronte ad umidità di risalita, per cui si risale alla causa e si interviene con un intonaco traspirante e successiva pitturazione traspirante.  
      rispondi al commento
  • Andrea12345
    Andrea12345
    Giovedì 10 Marzo 2016, alle ore 16:28
    Sono pienamente d'accordo con tutto quello che avete scritto, anche quando consigliate di rivolgervi a qualcuno di esperto per la riparazione e la restaurazione di questi problemi. Noi operiamo nella zona di Ferrara e spero che possa esservi utile quello che abbiamo scritto nel nostro ultimo articolohttp://ediliziaferraraenricoparisi.it/index.php/imbianchino/dipingere-casa-e-restaurare-le-pareti/
    rispondi al commento
  • Andrea12345
    Andrea12345
    Giovedì 10 Marzo 2016, alle ore 16:25
    Sono pienamente d'accordo con tutto quello che avete scritto, anche quando consigliate di rivolgervi a qualcuno di esperto per la riparazione e la restaurazione di questi problemi. Noi operiamo nella zona di Ferrara e spero che possa esservi utile quello che abbiamo scritto nel nostro ultimo articolohttp://ediliziaferraraenricoparisi.it/index.php/imbianchino/dipingere-casa-e-restaurare-le-pareti/
    rispondi al commento
  • Laura
    Laura
    Venerdì 18 Ottobre 2013, alle ore 15:24
    Buongiorno mi permetto di chiederVi un consiglio : quando piove l'acqua che si appoggia sui davanzali esterni delle finestre scende sul muro sporcandolo in quanto lascia delle righe tipo aloni neri, trattandosi di intonaco giallino su cappotto cosa possiamo utilizzare per pulire queste macchie?
    Grazie Laura
    rispondi al commento
  • Arch.oliva
    Arch.oliva
    Venerdì 7 Settembre 2012, alle ore 17:18
    Per Piera: Gentile signora Piera anche se nella sua mail, non è precisato il tipo di battiscopa da porre in opera, ne se il pavimento è da posare ex novo, le posso dire che se il battiscopa da impiegare nel suo caso è di ceramica, non è sbagliata la prassi da lei descritta, trattandosi di pareti in gasbeton infatti conviene lasciare al rustico la parte da rivestire, al fine di garantire un miglior ancoraggio del battiscopa.
    rispondi al commento
    • Piera
      Piera Arch.oliva
      Lunedì 17 Settembre 2012, alle ore 16:57
      Per Arch. Francesco Oliva: Gent.mo arch. Oliva, innanzitutto grazie per la sua risposta.
      Abbiamo unito 2 ambienti recuperando in uno un pavimento di cementine, e nell'altro un pavimento in legno entrambi originari della casa (primi anni del novecento, il parquet è sospeso su delle travi di legno, come usava all'epoca).
      In altri ambienti il pavimento è stato posato ex novo. Il battiscopa da porre in opera che avrebbe dovuto raccordare tutti i tipi di pavimento, compresi quindi cementine e legno nello stesso ambiente, concordato con la ditta appaltatrice, è un battiscopa in legno (concordato solo il materiale con l'impresa appaltatrice, non l'altezza).
      Il cemento e l'intonaco mancante anche sui muri di nuova costruzione in gasbeton finiva in alcuni punti anche a 20 cm dal livello del pavimento, in media 10 cm.
      Il risultato, soprattutto a livello del parquet sospeso, era la sensazione di buchi enormi in taluni punti del perimetro.
      La ringrazio anticipatamente per qualsiasi utile suggerimento che mi possa fornire.
      Piera
      rispondi al commento
      • Arch.oliva
        Arch.oliva Piera
        Lunedì 17 Settembre 2012, alle ore 20:00
        Per Piera: Gentile Signora Piera dovendo posare del battiscopa in legno, è necessario che la superficie su cui dovrà essere fissato con chiodini senza testa o con collante, sia perfettamente liscia e rifinita, senza che vengano lasciati spazi o fori tra il muro ed il battiscopa. Saluti
        rispondi al commento
  • Piera
    Piera
    Giovedì 6 Settembre 2012, alle ore 17:16
    Durante la ristrutturazione della casa, abbiamo notato che l'intonaco, applicato sui muri di nuova costruzione in beton gas e in altri punti in cui l'intonaco è stato rifatto o semplicemente rimesso a posto sui muri già esistenti, il muratore non è arrivato a distribuire l'intonaco fino al fondo del muro, a livello del pavimento.
    E' una prassi normale? La spiegazione che ci hanno dato è che in questo modo è più facile applicare il battiscopa; cosa mi consigliate?
    Grazie moltissime
    rispondi al commento
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