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I termosifoni sono elementi indispensabili per il comfort domestico, spesso però, vengono trascurati dal punto di vista estetico.
Vernice termosifoni in ghisa - Unsplash
Con il passare del tempo, infatti, i radiatori possono ingiallire, arrugginirsi o perdere brillantezza, compromettendo l’armonia visiva degli ambienti.
Rinnovarli con una pittura termoresistente è un metodo facile ed economico per restituirgli un aspetto nuovo, senza doverli sostituire e senza affrontare interventi invasivi e dispendiosi.
Con il restyling dei radiatori, infatti, si può cambiare il volto di un’intera stanza con pochi e semplici gesti.
Oggi, grazie alle vernici specifiche per termosifoni, è possibile ottenere un ottimo risultato anche con il fai da te, purché si rispettino le fasi di preparazione della superficie e si scelgano prodotti adeguati da utilizzare.
Non tutte le pitture sono adatte a resistere alle alte temperature a cui arrivano i radiatori.
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ermosifone bianco verniciato - Unsplash
Per questo motivo è fondamentale utilizzare gli smalti termoresistenti, progettati appositamente per mantenere inalterato il colore e per resistere a temperature di oltre 100 °C.
Questi prodotti evitano l’ingiallimento, la screpolatura e l’opacizzazione della superficie, tre condizioni che si verificano impiegando delle vernici non specifiche.
Le vernici per termosifoni sono disponibili in due versioni:
Le formulazioni acriliche a base d’acqua sono le più diffuse: non emanano odori forti, asciugano rapidamente e sono compatibili con gli ambienti interni.
La gamma cromatica è davvero ampia: dal classico bianco lucido, fino ad arrivare ai toni satinati o metallizzati, per uno stile più moderno o industriale.
Scegliere la finitura giusta per i termosifoni è fondamentale per curare al meglio il design degli ambienti interni.
Se il bianco opaco o il color crema sono ideali per gli spazi minimal, il grigio antracite, il marrone e il blu risultano perfetti per i contesti contemporanei.
Al contrario, i finish bronzo e ottone rappresentano una buona soluzione per realizzare ambienti dal gusto vintage.
Prima di iniziare a verniciare i radiatori, bisogna prepararne accuratamente la superficie.
Calorifero bianco dipinto - Unsplash
Naturalmente, i termosifoni devono essere freddi, pertanto, occorre spegnere l’impianto di riscaldamento e attendere qualche ora prima di procedere.
La pulizia completa dei radiatori è il primo passaggio da effettuare ed è anche uno dei più importanti.
Senza un’adeguata detersione infatti, non è possibile stendere in modo corretto e omogeneo la pittura.
Si inizia rimuovendo la polvere, le macchie di grasso e i residui delle vecchie vernici impiegando una spugna e un detergente neutro o uno sgrassatore delicato.
Se sul metallo sono presenti punti arrugginiti, questi vanno carteggiati con della carta abrasiva fine, fino ad ottenere una superficie liscia.
Per i radiatori datati o caratterizzati da una superficie molto porosa è consigliabile applicare un primer per metalli, che migliora l’adesione della vernice e impedisce la formazione di nuove ossidazioni.
Questo passaggio è particolarmente utile da eseguire se si ha a che fare con i termosifoni in ghisa, i quali tendono ad assorbire maggiormente l’umidità ambientale.
La modalità di applicazione della vernice dipende soprattutto dalla forma del termosifone.
Calorifero color antracite - Fonte foto: Pexels
Per i modelli classici in ghisa, spesso ricchi di curve e dettagli, il pennello rimane la scelta più idonea.
I radiatori piatti in acciaio, invece, si prestano bene all’uso del rullo, che garantisce una stesura uniforme e senza segni.
L’applicazione a spray è la tecnica più rapida e professionale, ma richiede maggiore attenzione nella preparazione.
In questo caso infatti, è necessario coprire le pareti e il pavimento con teli protettivi per evitare di macchiarli.
Qualunque metodo si scelga, è sempre preferibile applicare due strati sottili di pittura, lasciando asciugare completamente la superficie tra la stesura dell’uno e dell’altro.
Una temperatura compresa tra 15 °C e 25 °C favorisce l’asciugatura corretta e la massima aderenza della pittura.
Dopo la seconda mano, è consigliabile attendere almeno 24 ore prima di riaccendere il riscaldamento, così da permettere alla vernice di stabilizzarsi.
Riverniciare i termosifoni non è solo un intervento estetico, bensì, tale operazione contribuisce anche alla manutenzione generale dell’impianto e delle sue componenti, prolungandone la durata nel tempo.
Una superficie pulita e protetta resiste meglio all’umidità e alla polvere, favorendo la diffusione uniforme del calore.
Dal punto di vista decorativo, la vernice giusta può trasformare un vecchio radiatore in un vero e proprio elemento d’arredo.
Palette colori Boero
Nei contesti moderni, i colori neutri e le finiture opache consentono di far integrare armoniosamente il termosifone con gli spazi indoor.
Viceversa, nei progetti dallo stile vintage o industriale, le tonalità più decise come il rame e l’avorio caldo permettono di osare e ricreare atmosfere dal look ricercato.
In commercio sono disponibili varie tipologie di pitture specifiche per termosifoni, ognuna delle quali ha caratteristiche diverse.
Quando occorre effettuare la verniciatura dei radiatori è sempre meglio acquistare prodotti di qualità, per garantire risultati durevoli.
Pittura termosifone per integrarlo alle pareti - Pexels
Tra i brand più noti specializzati nel settore delle vernici per termosifoni, vi sono: San Marco, Luxens rivenduto da Leroy Merlin, Max Meyer e BOERO.
Prima di selezionare il prodotto più adatto alle proprie esigenze è consigliabile verificare alcuni elementi, come ad esempio, la tipologia di materiale di fabbricazione del radiatore (ghisa, ferro o acciaio), la resistenza della vernice alle alte temperature, la sua durevolezza nel tempo e le emissioni.
Vernice Luxens ideale per termosifoni
Per quanto concerne l’ultimo punto, è necessario fare delle precisazioni: alcuni smalti sono a base d’acqua (acrilici) e ciò li rende più salubri rispetto ad altri, creati utilizzando i solventi (sintetici).
In linea generale, questi ultimi resistono meglio al calore, ma possono risultare inadatti ai contesti indoor, proprio a causa dell’emissione di composti organici volatili (COV o VOC), che hanno impatti negativi sulla salute e sull’ambiente, a breve e a lungo termine.
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