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L’acqua sporca che esce dal rubinetto può essere causata da diversi fattori, tra cui problemi alla rete idrica pubblica, tubature domestiche obsolete o la presenza di sedimenti accumulati nel tempo.
Cause dell'acqua sporca dal rubinetto - Foto NatureWarer
Per risolvere questo problema, si possono usare varie soluzioni come filtri per l'acqua, sistemi di osmosi inversa domestici o addolcitori.
La prima cosa fa fare però è quella di effettuare alcuni test oppure chiamare un idraulico per un coltrollo approfondito del sistema idrico domestico.
Lavori di manutenzione, guasti o interruzioni nella fornitura possono smuovere depositi di ruggine e detriti nelle condutture, rendendo l’acqua marrone o giallastra.
Se il problema riguarda solo alcuni rubinetti, potrebbe dipendere dall’impianto idraulico interno, con tubi vecchi che rilasciano ruggine o accumuli di calcare che limitano il flusso d’acqua.
Capire se il problema è interno alla casa o legato alla rete pubblica, è utile verificare se l’acqua sporca esce da tutti i rubinetti o solo da alcuni.
Se il fenomeno si manifesta solo in alcuni punti, è probabile che sia dovuto a un problema con le tubature domestiche, come la presenza di ruggine o sedimenti accumulati nel tempo.
In questi casi, il problema potrebbe essere risolvibile con una pulizia accurata delle tubature o con la sostituzione di eventuali componenti usurati.
Acqua limpida ed inodore - Foto Pixabay
Se invece l’acqua sporca esce da tutti i rubinetti, è possibile che la causa sia legata alla rete idrica pubblica.
In questa situazione, è consigliabile verificare se il problema riguarda anche i vicini o se il gestore idrico ha segnalato lavori o guasti.
Contattare l’ente responsabile può fornire indicazioni più precise e permettere di adottare eventuali misure temporanee, come l’uso di filtri per migliorare la qualità dell’acqua fino alla risoluzione definitiva del problema.
Quando l’acqua appare rossa o marrone, il più delle volte la causa è riconducibile alla presenza di ruggine e sedimenti ferrosi che si staccano dalle tubazioni, soprattutto se queste sono vecchie o se la rete idrica è stata recentemente sottoposta a interventi di manutenzione.
Acqua rossa dal rubinetto di casa - Foto Getty Images
Il cloro utilizzato per la disinfezione dell’acqua può contribuire a smuovere questi depositi, rendendo il liquido torbido e poco invitante.
Sebbene nella maggior parte dei casi il fenomeno sia temporaneo, è sempre consigliato verificare la sua durata e se necessario, adottare misure per ripristinare la limpidezza dell’acqua.
Una tonalità dell'acqua dei nostri rubinetti, piuttosto comune, è il giallo, spesso dovuto alla presenza di minerali come il ferro e il manganese, che possono accumularsi nei tubi o essere naturalmente presenti nell’acqua di rete.
In taluni casi, l’ingiallimento dell’acqua è dovuto a lavori sulla rete idrica che hanno alterato il normale flusso, provocando il rilascio di sostanze in sospensione.
Acqua gialla dal rubinetto di casa - Foto Getty Images
Ancora più raramente, il fenomeno può essere collegato alla proliferazione di alghe microscopiche, sebbene questo accada più frequentemente in serbatoi di grandi dimensioni o in acque stagnanti.
L’acqua gialla può generare preoccupazione, ma spesso si risolve lasciando scorrere il rubinetto per qualche minuto.
Tuttavia, se la colorazione persiste, potrebbe essere opportuno analizzare l’acqua per escludere la presenza di contaminanti.
Infine, esistono casi in cui l’acqua appare semplicemente torbida o lattiginosa, senza assumere una tinta specifica, ed è spesso causata dalla presenza di bolle d’aria microscopiche, che possono formarsi in seguito a variazioni di pressione all’interno della rete idrica.
In questi casi, l’acqua diventa trasparente dopo pochi secondi, man mano che le bollicine risalgono in superficie e si disperdono.
Tuttavia, un’acqua costantemente torbida potrebbe indicare una concentrazione elevata di calcare, fenomeno comune nelle zone con acqua particolarmente dura.
Oltre a influenzare la qualità dell’acqua, un’elevata durezza può favorire la formazione di incrostazioni nei tubi e negli elettrodomestici, richiedendo l’installazione di un sistema di trattamento specifico per prevenire danni a lungo termine.
Un test semplice per verificare se l’acqua può tornare limpida consiste nel lasciarla scorrere per alcuni minuti: se la torbidità è causata da sedimenti temporanei o residui smossi da lavori sulla rete idrica, l’acqua dovrebbe gradualmente diventare più chiara.
Acqua che scorre dal rubinetto di casa - Foto Pixabay
È consigliabile riempire un bicchiere ogni 30 secondi e confrontare la trasparenza per notare eventuali miglioramenti.
Se dopo cinque-dieci minuti il problema persiste, è probabile che la causa sia legata all’impianto domestico o a una contaminazione più grave, richiedendo ulteriori verifiche o interventi specifici.
Se l’acqua rossa o marrone è un problema ricorrente, potrebbe essere necessario un controllo dell’impianto idraulico, poiché tubi vecchi o arrugginiti rilasciano depositi ferrosi che alterano il colore dell’acqua.
Idraulico all'opera - Foto Getty Images
In questi casi, che si presentano spesso in vecchie abitazioni, un idraulico specializzato può valutare la situazione e proporre una pulizia approfondita delle condutture o, nei casi più gravi, la loro sostituzione.
Sistema osmosi inversa - Foto WaterDrop
Per chi abita in edifici storici o in case con impianti datati, la prevenzione passa anche dalla manutenzione periodica, evitando che la ruggine e i sedimenti si accumulino nel tempo.
Quando la colorazione dell'acqua risulta giallastra è dovuta alla presenza di minerali come ferro e manganese, e una soluzione efficace può essere l’installazione di un filtro specifico.
Esistono diverse tecnologie per il trattamento dell’acqua domestica, come i filtri a carbone attivo, i sistemi a osmosi inversa o quelli con resine a scambio ionico, in grado di ridurre le impurità e migliorare la trasparenza dell’acqua.
Filtro per l'acqua di casa - Foto NatureWater
Se il problema è diffuso in tutta l’abitazione, potrebbe essere utile installare un filtro all’ingresso dell’impianto idrico domestico, proteggendo così tutti i rubinetti della casa.
In alternativa, se l’acqua proviene da una rete idrica pubblica e il problema riguarda un’intera zona, è fondamentale segnalare la situazione al gestore, che potrebbe intervenire con lavori di pulizia o manutenzione delle condutture principali.
Per contrastare la torbidità persistente causata da un’elevata durezza dell’acqua, la soluzione migliore è l’installazione di un addolcitore.
Questo dispositivo agisce riducendo la concentrazione di calcio e magnesio, responsabili della formazione del calcare, che può rendere l’acqua lattiginosa e provocare incrostazioni negli impianti.
Addolcitore d'acqua automatico - Foto Hendi
Un addolcitore non solo migliora l’aspetto dell’acqua, ma previene anche danni a lungo termine su tubature ed elettrodomestici, prolungandone la durata.
In alcune situazioni, se l’acqua torbida è legata a lavori sulla rete idrica pubblica, potrebbe essere utile installare un serbatoio di accumulo con un sistema di filtrazione, in modo da garantire un’erogazione costante di acqua pulita, indipendentemente dalle variazioni della rete idrica esterna.
L’acqua sporca che esce dai rubinetti può rappresentare un rischio per la salute se contaminata da sostanze dannose o agenti patogeni, come la possibile contaminazione da fango, residui chimici o microrganismi come Escherichia coli e legionella, che possono derivare da rotture nelle tubature o infiltrazioni nella rete idrica.
La presenza di ruggine o sedimenti ferrosi, sebbene non sempre pericolosa, può alterare il sapore dell’acqua e favorire la proliferazione di batteri.
Bere o utilizzare acqua contaminata per cucinare può provocare disturbi gastrointestinali, infezioni o intossicazioni.
Per questo motivo, se l’acqua ha un colore anomalo e un odore insolito, è sempre consigliato evitarne il consumo e contattare il gestore idrico per analisi approfondite.
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