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L'urbanistica è la disciplina che si occupa della pianificazione del territorio, valutandone gli aspetti insediativi e quindi programmando la distribuzione e le caratteristiche delle zone edificate, delle infrastrutture, degli spazi verdi e di qualsiasi elemento sia necessario allo svolgersi della vita umana.
In Italia lo strumento legislativo più importante in materia è tuttora la legge n. 1150 del 1942.
Appare quindi evidente che le norme, risalenti ad oltre 70 anni fa, necessitano di un rinnovamento, ed è per questo che lo scorso 24 luglio il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha presentato, nel corso di un dibattito pubblico, dal titolo Le città vivibili, idee per la trasformazione urbana e nuove politiche territorial”, svoltosi presso l'auditorium del Maxxi di Roma, un disegno di legge di riforma della materia.
Il Ddl si intitola Principi in materia di politiche pubbliche territoriali e trasformazione urbana e, tra gli altri, ha anche lo scopo di coordinare le politiche urbanistiche nazionali con le strategie europee di sviluppo urbano e territoriale.
Il testo è frutto del lavoro coordinato di un gruppo di esperti in materia di diritto, urbanistica, politiche territoriali e fiscali, nominato dallo stesso ministro e coordinati dal prof. Francesco Karrer.
Il disegno di legge, che integra e rinnova le norme in materia di carattere nazionale già vigenti, si compone complessivamente di 20 articoli e fissa come elementi fondamentali per un programma di rinnovamento della disciplina i seguenti elementi:
- garantire un razionale utilizzo del suolo;
- soddisfare il fabbisogno abitativo dei cittadini;
- assicurare il rinnovamento urbano e la riqualificazione edilizia.
La novità rispetto al passato è che oggi, vista la scarsa disponibilità di suolo rispetto a ciò che accadeva con la vecchia legge urbanistica, è necessario parlare più di urbanistica del rinnovo che non di urbanistica di espansione.
Inoltre la legislazione italiana può contare su un ampio numero di testi legislativi regionali anche molto diversi l'uno dall'altro, che necessitano di avere un quadro omogeneo di norme di principio per quel che riguarda l'uso razionale del suolo, il tema della proprietà immobiliare, sia pubblica che privata, e la programmazione di interventi di edilizia sociale.
Nel corso dell'incontro in cui è stato presentato il disegno di legge sono state anche formulate alcune interessanti proposte.
La prima riguarda l'istituzione di una Conferenza semestrale del governo del territorio a cui possono partecipare tutti gli esperti del settore come urbanisti, architetti, ingegneri, agronomi, storici, sociologi, geologi, economisti ecc., in modo da avere un approccio al problema non settoriale, ma che ne analizzi globalmente tutti gli aspetti.
I professionisti che interverranno avranno il compito di analizzare le varie proposte legislative, presentare le proprie riflessioni e indirizzare verso eventuali cambiamenti.
In secondo luogo il Ministro ha anche nuovamente parlato dell'esigenza di istituire un Regolamento Edilizio Quadro, che possa poi essere adottato dalle varie amministrazioni comunali, in base alle proprie specificità, provvedimento già allo studio del Governo e di cui si potrebbe parlare probabilmente nel prossimo Consiglio dei Ministri di domani 31 luglio.
Infatti in Italia ci sono circa 8.000 differenti Regolamenti Edilizi (uno per ogni comune), cosa che rende certamente più complesso il governo del territorio e mostra l'esigenza di poter contare su un quadro normativo unitario.
Un primo passa avanti è stato fatto di recente in questo senso, con la pubblicazione dei modelli standard unificati per Scia e Permesso di Costruire, validi su tutto il territorio nazionale.
Lo Stato punta quindi a riconquistare spazio nell'ambito del governo del territorio, senza per questo voler portare avanti politiche centralistiche.
Si è poi nuovamente parlato della necessità di sviluppo di un'edilizia sociale, attraverso la previsione di agevolazioni fiscali, che possono arrivare fino a diventare esenzioni, per l'affitto e la cessione di immobili.
Altra proposta interessante è stata quella delle riduzione dell'imposizione fiscale nelle cosiddette aree formicaio, in pratica di una riduzione delle tasse nelle aree più densamente popolate.
Per il momento il testo del disegno di legge di riforma urbanistica è ancora allo stato di bozza. Esso è disponibile on line per poter essere pubblicamente consultato fino al 15 settembre 2014.
Tutti i cittadini hanno quindi la possibilità di contribuire con spunti e proposte, inviandoli all'indirizzo di posta elettronica [email protected], utilizzando possibilmente la scheda allegata sullo stesso sito.
Quindi la proposta di legge, arricchita dei contributi pervenuti, sarà presentata in settembre in Consiglio dei Ministri per iniziare il suo iter formale per l'approvazione.
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