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Le pietre da costruzione in genere, per essere utilizzate come rivestimenti, decorazioni, ecc., in edilizia, devono essere opportunamente lavorate e rifinite per mostrare l'effetto finale ricercato dal progettista.
I marmi in particolare come i graniti, possono essere rifiniti sia sull'intera superficie, sia lungo i bordi della lastra in diversi modi.
Ovviamente ad ogni tipo di lavorazione, corrisponde un prezzo che viene applicato a mq quando si tratta di rifinire superfici, ed a ml quando si applica alla lavorazione del bordo di una lastra.
Nella professione di architetto capita spesso di dover intervenire come arbitro tra il committente e l'artigiano, quando quest'ultimo presenta il dettagliato conto finale delle lastre di rivestimento fornite.
Normalmente il committente che ha preteso un certo tipo di lavorazione, più per un fatto estetico che per un preciso motivo tecnico, resta meravigliato dal fatto che il costo della lavorazione dei bordi di una lastra di marmo, può in alcuni casi superare il costo unitario a mq del materiale.
È necessario quindi rendersi conto delle reali necessità progettuali, senza voler eccedere con inutili trattamenti decorativi e formali che il più delle volte ottengono effetti addirittura opposti a quelli desiderati.
In sintesi si può affermare che la superficie delle pietre naturali si può lavorare in modi diversi in funzione dell'effetto desiderato e dell'uso a cui il materiale è destinato, tenendo conto che le varie tecniche non sono applicabili a tutti i materiali e che i materiali stessi reagiscono in maniera diversa ad una stessa tecnica.
È assurdo pretendere ad esempio un piatto doccia in marmo lucidato (posso garantire di aver ricevuto tale richiesta), quando per gli ambienti scivolosi come piscine, sale da bagno ecc. sono da preferirsi trattamenti di sabbiatura delle superfici da impiegare.
Sabbiare un lastra significa sottoporla all'azione corrosiva di un getto continuo di granellini di ferro o sabbia, con il risultato di ottenere una superficie ruvida, opaca e senza spigoli vivi, adatta agli ambienti esterni, alle superfici interne calpestabili laddove vi sia la necessità di non scivolare ed in certe composizioni dove necessita esaltare la naturalezza della pietra.
Anche nella lavorazione dei bordi è necessario porre una grande attenzione cercando di evitare quei trattamenti che oltre ad essere dispendiosi dal punto di vista economico, risultano anche dannosi dal punto di vista pratico.
Molte volte il consiglio dell'artigiano risulta molto più utile di qualsiasi astratta congettura progettuale.
Un piano rivestito in marmo ad altezza facilmente raggiungibile da un essere umano (quindi entro i due metri di altezza) non dovrà essere mai lasciato a spigolo vivo o smussato, ma esperienza insegna che una lavorazione a toro o a mezzo becco di civetta, risulta molto più sicura sia per l'integrità della lastra stessa, sia per la sicurezza di chi involontariamente dovesse sbatterci contro.
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