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Consigli per il restyling di uno scrittoio il legno col fai da te

Restaurare un vecchio scrittoio del nonno pieno di tarli non è esattamente un gioco, ma con i consigli di un esperto è possibile cimentarsi anche in fai da te.
Pubblicato il

Come restaurare un mobile antico


Lavorare su un antico scrittoio di famiglia gravemente compromesso sembra un'impresa impossibile in fai da te, ma in fondo non lo è. Servono due cose principali, tanta pazienza e un falegname restauratore intelligente e competente disponibile a darvi consulenza sul restauro mobili antichi.

Per il resto vi aiuteremo noi con pochi e semplici consigli basati sull'esperienza concreta.
Nel nostro caso si tratta di uno scrittoio posizionato sotto il portico di casa, in esterno, non essendo più necessario internamente per modifiche distributive interne.
Purtroppo, nel corso degli anni non è stato molto curato o protetto con prodotti antitarlo o impregnanti legno, così i tarli hanno trovato le loro tane e cibo nel nostro scrittoio, lasciato in esterno senza protezioni.

Il primo campanello di allarme è stato ritrovare la famosa polvere di legno a terra, sotto lo scrittoio. Abbiamo chiamato il nostro falegname di fiducia e così l'urgenza di proteggerlo e trattarlo si è manifestata.

Polvere di legno
È operazione urgente trattare i vostri mobili se trovate polvere di legno a terra perché l'infestazione potrebbe aumentare e rovinare altri armadi o elementi in legno.

Inoltre, attenzione anche ai vestiti dentro gli armadi tarlati: se trovate polvere di legno internamente ai mobili, perché potrebbero rimanere nei vestiti e pungervi.


Restauro mobili in fai da te, il trattamento di finitura


Nel restauro mobili, la prima fase è quella di scegliere in quale ambiente posizionarlo e quindi che stile e finitura dovrà avere. Il nostro scrittoio era pieno di tarli in azione e quindi la prima fase è stata il restauro legno. tramite un attento trattamento antitarlo.

Solo in un secondo momento si è potuto procedere con la fase divertente: la scelta della finitura. Rendere moderno un mobile antico è arte non da poco, è dare valore alle cose giuste, è avere il senso della memoria è rispettare il trascorso e la storia.

Non tutti i pezzi però hanno un valore economico particolare, magari il loro valore è affettivo o magari rappresenta l'amore per la lavorazione artigiana in parte perduta.
La memoria del lavoro artigiano del legno, il taglio che si dava alle zampe dei tavoli a impreziosire l'oggetto o l'angolo smussato, significa dare valore al lavoro.

Nel nostro caso avevamo uno scrittoio del nonno di buon legno (non più ormai) ma non di inestimabile valore. Era più il ricordo a impreziosirlo e non volevamo vederlo morire.

Con il trattamento di finitura abbiamo pensato di cambiare il suo aspetto e sdrammatizzarlo un po', dovendolo comunque posizionare in una casa moderna. Sotto vediamo i particolari trattamenti di Artigianarte decorazioni artigiane su legno.

Artigianarte, decorazioni su legno
Le immagini sopra sono solo alcuni degli infiniti trattamenti possibili, dai più semplici ai più articolati. I trattamenti di finitura sono principalmente riconducibili a quattro tipologie principali:

  • Trattamento con oli naturali trasparenti lasciando il legno del suo colore e finitura originale ma nutrito e protetto

  • Trattamento a smalto lucido o opaco con colori a scelta, protetto e completamente coprente

  • Trattamento al naturale pur se colorato lasciando intravedere le venature del legno

  • Trattamento particolare, stile shabby chic, tipo provenzale o anticato, con dorature o decorazioni che possono anche rivoluzionare completamente l'estetica del pezzo.


Restauro mobili: i consigli dell'esperto falegname restauratore


La nostra seconda azione, non soddisfatti dalle nostre ricerche su internet, per il trattamento antitarlo, è stato contattare un falegname restauratore competente per la verifica delle nostre informazioni con un esperto di fiducia.

È con molto piacere che vi consiglio di rivolgervi ad un falegname esperto prima di procedere in fai da te sul legno tarlato, perché potrebbe essere molto rischioso rimettersi in casa un mobile, magari carino si, ma non perfettamente risanato, soprattutto se si ha pavimento in legno tipo parquet o altri mobili in legno perché i tarli potrebbero attaccare il pavimento e lì camminare molto velocemente e lasciare uova, poi difficili da uccidere e risanare.

Ogni lavoro è particolare e va valutato da un esperto, soprattutto se si lavora con problemi di tarli. Nel nostro caso ci siamo serviti della consulenza di Claudio Colasante, titolare della falegnameria Colasante

Vi consiglio di contattare il vostro falegname di fiducia, inviare lui delle foto dell'elemento in legno che avete, lui vi specificherà meglio di cosa ha bisogno, ed a seguito della percezione chiara del vostro elemento di arredo in legno, dovrete saper spiegare lui, cosa volete ottenere come risultato finale.

Falegnameria Colasante
Nel nostro caso volevamo lavorare con prodotti ecologici e procedere con serenità lavorando in collaborazione con ragazzi di 10 e 14 anni. Non volevamo stravolgere il pezzo ma lasciarlo vedere per quel che era in maniera semplice.

Il signor Claudio conosce bene i trattamenti ecologici e ci ha saputo consigliare i prodotti della Solas, vernici naturali, e della Auro per l'olio duro; ci ha saputo illustrare le varie fasi da seguire nel nostro caso e qui ve le illustreremo, così come vi mostreremo i risultati del trattamento.

Scrittoio tarlato
Ad oggi non abbiamo finito ancora con le dorature ma presto lavoreremo su pomello del cassetto, da spennellare bianco decapato e spennellate oro e spigoli delle zampe per evidenziare la forma impero e il taglio originale dello scrittoio.


Come restaurare un mobile: fasi e lavorazioni


Nel nostro caso lo scrittoio era pieno di tarli e si vedevano i famosi moscerini che svolazzavano attorno infilandosi poi nei buchini del legno. L'aspetto del legno era ormai semigrezzo non più nutrito, deteriorato e vecchio.

Scrittoio prima del restauro
Per prima cosa dovevamo quindi uccidere tutti i tarli presenti e iniettare il prodotto all'interno dello spessore del legno per evitare lo sviluppo e la crescita di eventuali uova presenti.
Il primo passo da fare era:

  • scartavetrare finemente tutto lo scrittoio eliminando le ultime parti di vernice rimaste;

  • pulire e aspirare tutta la polvere di legno dal mobile e da terra;

  • sgrassare bene il tutto con le giuste dosi di acqua e aceto;

  • procedere quindi a un primo e importante trattamento antitarlo a base di permetrina (antitarlo tipo )

Una volta scartavetrato tutto lo scrittoio in legno con carta vetrata 120/80, abbiamo tolto parti non coese nei nodi e fori presenti e poi siamo andati avanti con la pulizia di tutto il mobile con un panno per eliminare le polveri residue.

Cenerello, l'aspiracenere, Vortice
Nel nostro caso abbiamo poi aspirato bene tutta la polvere di legno dal mobile (negli angoli e nelle fessure del legno) con Cenerello, l'aspiracenere potente che usiamo per eliminare i residui di cenere dal camino e dalla stufa a pellet.

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Fate attenzione a non usare l'aspirapolvere di casa, potreste rovinare e intasare i filtri con la polvere di legno: le aspirapolveri domestiche non hanno filtri adatti alla polvere di legno.
Abbiamo quindi pulito e aspirato bene tutta la polvere di legno anche da terra per poter eseguire in serenità e su base pulita tutte le lavorazioni successive.

Noi abbiamo lavorato in esterno sotto il portico su un mobile tarlato, quindi, qualsiasi olio o impregnante dato su base non perfettamente pulita avrebbe rischiato di attirare su di se al primo movimento d'aria la polvere di legno svolazzante rovinando tutto il lavoro.

Scrittoio scartavetrato, poro aperto
Una volta eliminata tutta la polvere residua abbiamo scelto autonomamente di sgrassare il legno con una emulsione naturale di acqua e aceto (3 parti di acqua e 1 parte e mezza di aceto) e poi con un lieve trattamento antibatterico naturale con una emulsione di acqua e bicarbonato (3 parti di acqua e 2 parti di bicarbonato).

La fase successiva è il trattamento antitarlo vero e proprio.


Trattamento antitarlo di un vecchio scrittoio


Impregnare tutto lo scrittoio ben pulito e a poro aperto con un potente antitarlo e rimediando una siringa anche domestica, come quella in foto, siringare pazientemente ogni buchino inserendo il prodotto antitarlo a base di permetrina in ogni singolo foro o fessura, cassetti compresi.




Vogliamo specificare, pur se scontato, che tutto il legno va impregnato da entrambe le parti, sopra e sotto e lateralmente nello spessore per il ripiano in legno e lo stesso per il cassetto e le 4 zampe.

Occorrente per trattamento
Il trattamento completo va fatto inserendo, tramite siringa, in ogni buchino il liquido antitarlo finché non fuoriesce. I prodotti migliori sono quelli a base di permetrina, noi abbiamo usato Timpest, ma ne esistono anche altri.

Imbustare tutto per il trattamento antitarlo
Il legno, essendo stato ben scartavetrato e pulito assorbirà per bene tutto il prodotto in profondità.

Per essere sicuri di uccidere anche eventuali uova interne lasciate dagli insetti madre si dovrà imbustare tutto il mobile all'interno di buste di plastica o grandi teli, lasciando dentro una piccola ciotola di prodotto che potrà evaporare.

Lo scrittoio deve restare 48 ore in busta con ciotola
Il legno è un materiale che respira, quindi, chiuso ermeticamente all'interno di una busta di plastica con permetrina evaporata da respirare per 48 ore, è una garanzia di buona riuscita del trattamento.

Nel nostro caso abbiamo imbustato il cassetto in una busta della spazzatura grande perché entrava con dentro una tazzina da caffè piena per metà di permetrina. Per lo scrittoio abbiamo creato noi manualmente una camera stagna in plastica fissando a pavimento le buste e inserendo internamente una ciotola di prodotto antitarlo.

Tolta la plastica si è proceduto con ulteriore trattamento antitarlo a pennello (la paura era tanta volendolo rimettere in casa) e poi si è proceduto con il trattamento prescelto.


Rendere moderno un mobile antico


Per questo restyling abbiamo optato per uno stile shabby chic creato con l'impiego di smalto bianco opaco della Solas, ecologico e impregnando cassetto e ripiano con olio duro naturale della Auro, ma voi potrete scegliere il prodotto che preferite.

Scrittoio in fase di restauro
Per l'effetto decapato basterà dare lo smalto, attendere circa 15 minuti e poi andare a scartavetrare o con carta vetrata o meglio con paglietta d'acciaio (quella delle pentole) a vostro gusto dove volete lasciare intravedere il legno.
L'effetto sarà quello che vedete sotto.

Scrittoio trattato
Abbiamo scelto prodotti ecologici nella finitura volendo lavorare in compagnia di ragazzi e volendo stare tranquilli senza pensieri.

Scrittoio dopo il restyling
Quello che vedete sopra è il prodotto quasi finito, mancano pochi altri ritocchi.
Dipingere vecchi mobili in legno in fai da te è divertente e può portare a impreziosire un qualunque soggiorno moderno con la potente forza della memoria.

riproduzione riservata
Restyling di uno scrittoio: un fai da te possibile
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