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Da mobile da sala a consolle di ingresso: con il riciclo creativo tutto è possibile.
E spesso non cambia solo l'estetica ma anche la funzionalità di un mobile, complemento d'arredo o utensile qual si voglia.
Vi parliamo nuovamente delle mani d'oro di Silvia Facchini, su facebook conosciuta come Silvia Interior Desire, e di un suo progetto di recupero di un pezzo d'arredo destinato alla discarica.
Silvia è un'appassionata di fai da te che in un precedente articolo ci ha già illustrato il suo restyling di una cassettiera Ikea, realizzato con pochi materiali e in una doppia versione. Dipingere mobili vecchi e riportarli a nuova vita è una delle sue passioni.
Questa volta il paziente in riabilitazione è un mobile da sala anonimo e obsoleto, di proprietà di un amico di Silvia, pronto a disfarsene.
Ma anche a cambiare idea, a patto che fosse lei, Silvia, a tirare fuori l'idea in più per far rinascere quei vecchi legni.
La trasformazione ha come focus una bellissima carta da parati vinilica di Leroy Merlin, acquistata per altro tempo addietro rispetto al progetto, proprio nell'ottica di non sprecare mai nulla!
Una carta da parati di ispirazione orientale, con i toni del verde e dell'oro e un richiamo allo stile Liberty, tanto amato da Silvia e in effetti sempre in voga.
Una base perfetta per una consolle da ingresso elegante e moderna ma con un tocco vintage.
Prima di iniziare un progetto di fai da te è sempre bene tenere a mente, magari anche per iscritto, le vari fasi di esecuzione e soprattutto acquistare per tempo i materiali necessari.
Ecco l'occorrente per questo progetto:
Ed ecco di seguito le varie fasi di restauro del mobile, spiegate passo dopo passo.
Uno spunto da cui partire per poter creare anche qualcosa di leggermente o completamente diverso, magari creando delle variazioni su tema con la scelta di nuance differenti, oppure modificando le alternanze di toni, o ancora del rivestimento.
Il progetto di restauro inizia con lo smontaggio del mobile, a partire dalle ante.
Poi si passa alla sgrassatura del legno con acqua tiepida e bicarbonato.
Una volta asciugato, il mobile ha ricevuto una mano di primer con un pennello piatto, su tutta la superficie, facendo attenzione a non tralasciare alcun angolino e soprattutto a non creare gocce e spessori proprio negli angoli del mobile.
Una volta asciutta, la superficie è stata leggermente scartavetrata con una carta abrasiva finissima.
Per la ridipintura, è stata utilizzata una vernice verde in due toni differenti.
Entrambi sono smalti ad acqua della linea Synuil Acqua Opaco di Baldini: il verde più scuro passato su tutta la parte esterna del pezzo d'arredo, è il colore CR4118-4; quello più chiaro, steso alla base interna del mobile, è il colore CR4118-1.
Lo smalto è stato steso in superficie in tre mani, avendo premura di assicurarsi una perfetta asciugatura tra una stesura e l'altra. Silvia ha lavorato sia con rullo sia con pennello piatto liscio, laddove la superficie non risultava proprio in piano.
La carta da parati, benché destinata agli interni di ante e cassetti, è stata installata dopo la pittura ma prima del finish, per evitare che eventuali colature di colla potessero compromettere il lavoro già fatto.
A questo punto Silva ha preso le misure delle porzioni di mobile da rivestire, come da suo progetto, e ha incollato la carta da parati utilizzando della colla vinilica applicata sia sul retro della carta stessa, sia sulla parte di legno da incollare.
Ha poi lavorato la carta da parati con una spatola di gomma da tappezziere, facendola aderire al mobile dall'alto verso il basso, avendo cura di evitare la formazione di bolle d'aria.
È un lavoro di precisione questo, determinato da piccole operazioni da eseguire in maniera impeccabile, soprattutto nell'applicazione della carta da parati che va fatta in maniera tale da assicurare continuità alla decorazione.
Gli eccessi di carta sono stati rifilati con l'ausilio di un righello di plastica e un buon taglierino.
Il lavoro asciuga completamente dopo circa 24 ore. A questo punto, si è passati alla doratura dei pomelli del mobile e alla realizzazione dello stencil sul frontale delle ante.
Per entrambe le operazioni Silvia ha utilizzato una vernice oro effetto metallizzato, della linea Vintage Paint.
Infine, il lavoro è stato ultimato con ben tre mani di finitura trasparente protettiva opaca della Fleur, passata ovunque esternamente, e in parte degli interni, ovvero soltanto sulla vernice, evitando accuratamente di passarla sulla carta da parati.
Così conciato per le feste, il nuovo mobile-consolle può essere riutilizzato sia con ante, sia senza ante, sia installando solo le ante centrali.
Nelle ultime due soluzioni esso risulta meno capiente ma più leggero e arioso.
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