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La resistenza elettrica di un cavo elettrico, o di un conduttore in generale, è proporzionale alla lunghezza del conduttore, alla sua resistività, che ne è una caratteristica intrinseca, ed è inversamente proporzionale alla sua sezione.
L'unità di misura della resistenza elettrica, nel Sistema Internazionale, è l'Ohm: un resistore ha resistenza pari ad 1 ohm quando una differenza di potenziale ai suoi capi pari ad un volt genera una corrente di intensità pari ad un Ampere.
La resistenza offerta al passaggio di corrente è analoga alla resistenza incontrata dall'acqua che deve attraversare un tubo, la resistenza incontrata dall'acqua aumenta con la lunghezza del tubo e con il diminuire della sua sezione.
Così come nel caso delle tubazioni anche l'inclinazione del tubo influenza la resistenza incontrata dall'acqua., analogamente alla differenza di pressione esistente alle estremità di un tubo che ne mette in moto l'acqua contenuta, la corrente elettrica attraversa un conduttore alle cui estremità è presente una differenza di potenziale elettrico.
Il principio che governa i fenomeni elettrici è lo stesso, sia nel caso di corretto funzionamento delle apparecchiature elettriche, con i giusti valori di corrente che fluiscono nei circuiti predefiniti, sia nei casi di pericolo.
Le condizioni di pericolo più comuni e relative agli impianti elettrici sono spesso legate al crearsi di circuiti anomali attraverso i quali la corrente fluisce. È questo, ad esempio, il caso che si ha quando la carcassa di un elettrodomestico va sotto tensione ed il contatto con essa da parte di una persona fa fluire corrente verso terra, in un circuito che si forma con il corpo della stessa persona.
Tale tipo di pericolo, dovuto ai cosiddetti contatti indiretti, è limitato dall'impianto di terra e dai dispositivi automatici noti come salvavita o differenziali, opportunamente coordinati tra loro. Sia dell'impianto di terra che dei dispositivi automatici, salvavita o differenziali è possibile effettuare periodicamente delle verifiche.
Nel caso dei salvavita, circa ogni tre mesi, basta premere l'apposito pulsante TEST che ci da conferma del corretto funzionamento, mentre la verifica dell'impianto di terra richiede invece particolari strumenti.
Innumerevoli sono gli episodi nei quali si creano condizioni analoghe a quelle descritte sopra e che possono essere fastidiosi anche se non pericolosi. Tra questi ultimi quelli legati alla cosiddetta elettricità statica, di cui tutti o quasi sono vittime, spesso nel periodo invernale.
In tale periodo capita che, indossando indumenti di lana e toccandoli, ci carichiamo con delle cariche elettriche, che vengono scaricate a terra non appena se ne crea l'occasione ossia si crea un circuito chiuso tra il nostro corpo e la terra. Questo è il motivo per cui si può facilmente prendere una scossa elettrica, breve ma intensa, chiudendo la portiera dell'automobile o toccando un cancello o una porta metallica per aprirli.
Fenomeni analoghi possono essere prodotti dall'accumularsi delle cariche elettriche sulle carcasse delle automobili o in alcuni casi sulle carcasse degli elettrodomestici che abbiamo in casa, che toccate con mano si scaricano verso terra.
I fenomeni appena descritti non sono passati inosservati ad alcuni produttori di scarpe che hanno dotate queste ultime di conduttori metallici antiscossa elettrica, che fungono da scaricatori a terra, con un basso valore di resistenza elettrica.
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