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Saranno riviste (ovviamente al rialzo) le rendite catastali degli immobili, che sono stati oggetto di interventi rientranti nei bonus edilizi.
È questo il nuovo obiettivo del Governo, inserito nel Piano strutturale di bilancio, che a breve, verrà presentato a Bruxelles.
È l’ennesima dimostrazione della sfiducia dell’attuale Esecutivo verso i bonus casa, che a partire dal prossimo anno, subiranno un significativo ridimensionamento.
La revisione della rendita catastale è un altro correttivo che il Ministro Giorgetti ha citato nell’ultima conferenza fra le prossime riforme fiscali, per riuscire a non andare troppo sotto le aspettative di crescita e in particolare ai fini del PIL, che difficilmente chiuderà a +1% quest’anno, come si sperava.
Rivalutazione rendita catastale e bonus edilizi - foto Getty images
Il valore catastale è il capro espiatorio per non toccare altri settori già affaticati dai numerosi tagli come la sanità o per non alzare troppo le tasse.
Una strada, dunque, obbligata secondo il portavoce del Governo, per evitare di compiere altri più gravosi sacrifici.
I controlli per chi ha effettuato gli interventi edilizi attraverso i bonus saranno molto più aggressivi, e l’eco di un simile annuncio era abbastanza prevedibile.
Da più parti sono state sollevate critiche e perplessità, in particolare, dalle associazioni di categoria.
Il Governo ha, tuttavia, precisato l’azione e l’obiettivo della misura: non si tratta di fare l’aggiornamento dei valori di mercato del patrimonio immobiliare, che in ogni caso l’Unione Europea ci chiede da diverso tempo, ma stanare eventuali case o interventi fantasma, attuando quanto già stabilito dalla precedente legge di Bilancio, che espressamente prevede l’obbligo di variazione catastale per le unità immobiliari, soggette a interventi di Superbonus (art. 1, comma 86, Legge 30 dicembre 2023, n. 213).
Controlli più serrati per chi ha effettuato interventi con bonus edilizi - foto Getty Images
In altri termini, con l’ultima legge di Bilancio il Governo ha stabilito che al termine dei lavori agevolati dalle detrazioni fiscali, di cui all’art. 119 del D.L. n. 34/2020, occorre trasmettere all’Agenzia delle Entrate la variazione catastale conseguente, con aggiornamento della relativa rendita.
Una norma sulla quale in pochi avevano posto attenzione che, oggi, rischia di diventare un ulteriore strumento nelle mani del Governo per controllare l’effettività dei lavori.
Tale adempimento, originariamente previsto solo per il Superbonus, potrebbe essere esteso anche a tutti gli altri bonus casa.
Su questo punto, occorre attendere le prossime mosse dell’Esecutivo.
Scontato l'IMU al rilazo, se confermata e non rivista in qualche modo la rivalutazione delle rendite catastali, anche dalla prossima Manovra.
Le imposte sugli immobili, oggetto di interventi agevolati con i bonus casa, e più nello specifico l’IMU, subiranno una netta impennata.
Ciò in quanto la base di calcolo delle imposte sugli immobili è rappresentata dal valore catastale.
Oltre a tale dato di aumento delle imposte sugli immobili, vi sono anche altri aspetti da considerare.
La trasmissione della nuova variazione catastale potrebbe (il condizionale è d'obbligo) aprire nuovi contraddittori e procedure di confronto con l’Amministrazione finanziaria che potrebbe avere più spazio di manovra per approntare nuove e diverse verifiche.
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