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Se vi accomunano passione per il design e attenzione all'ecosostenibilità, creare mobili e complementi d'arredo, partendo dal recupero di oggetti e materiali ritrovati, potrebbe costituire un momento di puro svago e una sfida ad attivare la propria creatività!
L'attenzione sempre maggiore al rispetto per l'ambiente e un occhio al risparmio che con l'acuirsi della crisi davvero non guasta, stanno trasformando il recupero in chiave creativa dell'usato in un hobby che detta tendenza e per qualcuno costituisce persino una nuova occasione professionale!
Recuperare un mobile usato in fai da te è come raccogliere un'eredità storica per rivisitarla e trasmetterla alla luce dei nuovi canoni di bellezza o conferirgli una differente funzionalità.
L'operazione più semplice che si potrebbe fare per recuperare vecchi mobili è quella di conferire loro una nuova veste grafica, attraverso la tinteggiatura delle superfici, magari con un tocco di colore. Bisogna ovviamente partire dalla rimozione del colore precedente per proseguire con una o più mani di vernice che, una volta asciutte, andranno protette con un finish effetto lucido o satinato.
Per conferire al nostro mobiletto un tocco di glamour potremo optare per una vernice spray metallizzata che metta in risalto alcuni particolari decorativi; per chi ha maggiore dimestichezza con i lavori manuali, un effetto migliore si potrà ottenere adoperando dei fogli metallizzati, applicati direttamente sulla superficie da rivestire sulla quale è stato precedentemente disteso del collante specifico, detto mordente.
L'applicazione delle foglie metallizzate è molto simile alla tecnica del découpage, una delle più diffuse per il restyling del mobili usati; la differenza sta nel collante utilizzato per l'adesione della carta.
Per i complementi d'arredo con parti in tessuto, il rinnovo dei tessuti può essere un modo semplice ed efficace per modificare il carattere del nostro mobilio.
Se in casa abbiamo un vecchio mobile, dipinto o rivestito, e abbiamo intenzione di recuperarlo, è importante seguire alcuni consigli per preparare il legno ad accogliere la nuova decorazione, liberandosi di quella precedente.
È preferibile scegliere un luogo all'aperto o comunque ben ventilato per la preparazione del legno da recuperare, ricordandosi di indossare sempre mascherina, guanti e occhiali di protezione.
Se la superficie del mobile è ricoperta di carta da parati, per rimuoverla efficacemente è importante inumidirla con una spugnetta imbevuta di acqua calda e poi raschiarla via con la spatola.
Nel caso in cui il mobile da recuperare sia ricoperto da un film protettivo, occorre eliminare i vari strati di vernice. Sono due i metodi impiegabili: chimicamente, con gel sverniciante o meccanicamente, con la levigatrice elettrica.
Nel primo caso è importante adoperare tutte le misure di protezione poiché gli sverniciatori sono sostanze altamente tossiche; il prodotto va steso in superficie con un pennello apposito e in piccole quantità. Una volta lasciato agire per circa 15 minuti, o comunque seguendo le istruzioni riportate in confezione, occorre asportarlo con della lana d'acciaio, pulire e ripassare con carta abrasiva a grammatura finissima.
Se siamo muniti di levigatrice elettrica è bene ricordare che la carta vetro va sostituita non appena si usura e che la sua grammatura dipende dal numero di stratificazioni di vernice da rimuovere.
Sono tantissime le idee che, armati di fantasia e un po' di pazienza, si possono realizzare in fai da te; ne riproponiamo una di seguito.
Parliamo di un Pouf Scarpiera, ricavato da un vecchio mobile, realizzato da un duetto di creativi, DaMa RicreArt l'unione di due fervide menti che hanno deciso di mettere in piedi un progetto di recupero di mobili vecchi, usati, magari abbandonati in un cassonetto e restituiti a nuova vita.
Gli artefici di questo risvolto in chiave ludica, oltre che ecologica, del recupero usato sono i due restauratori Daniela Gazineo e Massimiliano Di Maio che da pochi mesi, in quel di Salerno, hanno deciso di riciclare anche il proprio lavoro, unendo insieme le conoscenze nell'ambito del restauro e una creatività davvero inesauribile!
Uno degli aspetti che amiamo di più oltre al restauro è l'osservazione; analizzare un oggetto e tirare fuori la parte ancora viva, farlo respirare, conferirgli una nuova identità.
E sono proprio gli oggetti trovati che suggeriscono ai due restauratori le idee che andranno a mettere in pratica per restituire loro bellezza e utilità. La stessa sigla che li rappresenta, DaMa, è l'acronimo dei loro nomi ma anche il primo oggetto che hanno trovato e deciso di rimettere a nuovo: una scacchiera.
L'idea del Pouf Scarpiera nasce sempre guardando l'oggetto, quello che ispira e come è ridotto.
Prima del restauro, il mobiletto, non più fornito di piedi, che originariamente erano alti, ha trovato il suo nuovo ruolo grazie a questa sorta di amputazione; dunque, è stato ripensato per essere collocato a terra, in una camera da letto, con la funzione di scarpiera, alternando cromaticamente il bianco e il nero con qualche elemento più giocoso.
L'occorrente per questo progetto è:
- carta abrasiva con grammature differenti
- pennelli di grandezze defferenti
- vernice turapori
- cementite
- vernice all'acqua bianca
- vernice all'acqua nera
- fogli di giornale
- finish lucido
- gommapiuma
- stoffa a scelta
La prima operazione da compiere è la sverniciatura delle superfici, affinché la nuova colorazione aderisca bene. Si possono adoperare degli sverviciatori oppure grattare via meccanicamente lo strato di vernice, con l'ausilio di carta abrasiva a grana doppia e ripassando successivamente con quella a grammatura più sottile.
Per ottimizzare ulteriormente la stesura della vernice, si stendono una o più mani di turapori, a distanza di 24 ore l'una dall'altra.
Si passano poi due mani di vernice bianca su gran parte del mobile sia all'esterno che all'interno, a esclusione di alcuni particolari, come i listelli, che andranno verniciati di nero.
Una volta sicuri che tutta la superficie sia perfettamente asciutta, si passa alla decorazione delle ante con il découpage. I recuperi di carta da giornale e le riviste patinate andranno più che bene.
Nello specifico, per questo progetto è stata adoperata della carta ricavata da una vecchia Settimana Enigmistica, ritagliando le figure per lo più a riquadri e facendole aderire, con della comune colla vinilica, precedentemente spalmata in maniera uniforme sulla superficie interessata.
Una volta asciutto, il mobile viene verniciato con del finish lucido, possibilmente all'acqua perché atossico. Per la realizzazione del pouf, da un ritaglio di gommapiuma, in questo caso recuperato da un divano abbandonato, si è ricavato il cuscino rifoderandolo con della stoffa sempre in black&white, acquistabile in negozio, ai mercatini ma anche ricavabile da vecchi indumenti dismessi.
A questo punto la nostra nuova scarpiera è pronta per essere installata in camera!
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