Imminente ribasso delle bollette del gas mentre per la luce occorre aspettare il 1° gennaio 2023
Ancora una volta si torna a parlare di caro energia. Un tema assai scottante. Ogni giorno, in Italia, qualche impresa chiude i battenti o attua delle limitazioni orarie per cercare di risparmiare un minimo sui costi delle bollette di luce e gas ormai divenuti insostenibili.
La situazione pare stia proprio sfuggendo di mano.
Da poche ore, i capi di Stato e di governo dell'Unione Europea, riunitisi a Bruxelles, hanno raggiunto un accordo circa le conclusioni del Consiglio europeo in materia di energia.
I leader invitano Commissione e Consiglio a presentare con urgenza decisioni concrete relativamente a un corridoio dinamico di durata temporale, volto a limitare immediatamente gli eccessivi aumenti del prezzo del gas.
I principali punti su cui si è discusso sono l'incentivazione delle fonti energetiche rinnovabili, un price cap al gas nella formazione dell'elettricità, la piattaforma aggregata per il gas che, pur essendo volontaria, è però obbligatoria per una quota del 15% del volume complessivo degli stoccaggi in Europa.
Al termine dell'incontro, Ursula von der Leyen, la Presidente della Commissione europea, s'è mostrata soddisfatta, avendo ora a disposizione una roadmap molto buona e molto solida attraverso la quale poter lavorare sui prezzi dell'energia.
A questo punto, si lavorerà su proposte legislative che rendano operativo un meccanismo di correzione del mercato in modo da evitare rialzi eccessivi dei prezzi del gas.
Ma come inciderà, all'atto pratico, sulle bollette degli italiani, questo accordo raggiunto dai leader dell'Unione Europea?
Di fatto, seppur sempre piuttosto alto, il prezzo del gas, durante le ultime settimane è sceso. Ciò fa ben pensare in quanto, a meno che non insorgano svolte contrarie nei prossimi giorni, questo dovrebbe influire su un ribasso nelle bollette.
All'inizio del prossimo mese, poi, l'Arera (l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) rivedrà i parametri di calcolo per le bollette del gas a cadenza mensile e non più trimestrale.
Infine, per quanto invece concerne l'elettricità, si dovrebbero cominciare a vedere i primi effetti a partire dall'inizio del nuovo anno, quando Arera aggiornerà le tariffe.
Secondo Nomisma Energia, con il nuovo anno non ci dovrebbero più essere aumenti; anzi, con grande probabilità, ci potrà essere un calo del 15-20% circa.
Tuttavia, è bene ricordare che c'è un conguaglio che ammonta a 1,6 miliardi di euro da spalmare nei primi 3 mesi del 2023 e nei trimestri a seguire. Infatti, l'authority Arera ha posticipato al primo trimestre 2023 il pagamento dell'aumento esorbitante delle tariffe dell'energia elettrica relativo all'ultimo trimestre del 2022.
Nel caso degli utenti sul libero mercato (il 65%), per loro, l'aumento o la diminuzione degli importi delle bollette dipenderà dai contratti stipulati con gli operatori.