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Chi è divenuto titolare di un diritto di usufrutto può beneficiare di una serie di strumenti di tutela nel caso in cui il diritto acquisito venga in qualche modo compromesso dall'azione di terzi o dal nudo proprietario stesso.
Si potranno così esercitare le azioni petitorie e le azioni possessorie.
Prima di entrare nel merito di quelle che sono le azioni a disposizione dell'usufruttuario spieghiamo brevemente in cosa consista l'usufrutto e quali siano i diritti che con esso acquisisce il titolare.
L'usufrutto è un diritto reale di godimento su cosa altrui.
Esso presuppone una scissione di poteri e facoltà tra il titolare del diritto di proprietà e l'usufruttuario.
Infatti, nel momento in cui il proprietario costituisce il diritto di usufrutto sul proprio immobile, i suoi poteri vengono fortemente limitati.
Per tale ragione egli diviene nudo proprietario e deve rispettare il diritto di godimento conferito all'usufruttuario.
Resta in pratica la titolarità formale sul bene ma le facoltà di godimento passano in capo all'usufruttuario. Il nudo proprietario riacquista pienamente i suoi poteri nel momento in cui il diritto reale si estingue.
L'usufruttuario ha un diritto immediato e assoluto sulla cosa.
L'immediatezza consente la diretta soddisfazione dell'interesse attraverso il bene oggetto del diritto, senza la cooperazione altrui.
A seguito dell'assolutezza il titolare ha la possibilità di far valere il diritto nei confronti di tutti i soggetti sui quali incombe genericamente un dovere di non impedire l'esercizio del diritto al titolare (tutela erga omnes).
Il fatto che il diritto sia costituito direttamente sulla cosa e ad essa sia strettamente collegato fa sì che la circolazione dell'immobile non comporti alcun effetto negativo per l'usufruttuario.
In caso di vendita dell'immobile sul quale è stato costituito, l'usufrutto, permarrà a prescindere dalla modifica della persona del nudo proprietario.
Non si può prescindere però dalle regole della trascrizione, necessaria per opporre a terzi gli atti che abbiano a oggetto beni immobili.
Il primo diritto legato all'usufrutto è quello di conseguire il possesso della cosa. L'usufrutto infatti si possiede. Il possesso implica la relazione immediata con il bene grazie alla quale il titolare può servirsene, amministrarla e farne propri i frutti che ne derivano.
Si possiede perché si instaura una relazione materiale con il bene.
Altri diritti sono:
Cosa succede in caso di ingerenza da parte di terzi nel godimento del diritto di usufrutto?
L'usufruttuario, come prima cosa, deve darne comunicazione al nudo proprietario nel caso in cui vi siano usurpazioni del fondo o atti di terzi che offendano le ragioni del proprietario. In mancanza, l'usufruttuario sarà chiamato a rispondere per eventuali danni.
Egli potrà però in autonomia esercitare tutte le azioni che si rendano necessarie per salvaguardare la propria posizione giuridica.
Qualsiasi azione che venga intrapresa verrà esercitata in nome e per conto proprio e non nell'interesse del nudo proprietario.
Sulla base di quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con sentenza n.6293 del 31/03/2016 all'usufruttuario viene riconosciuto, a tutela del suo diritto, il potere di esercitare l'azione di rivendica nei confronti di chiunque possieda la cosa.
Egli ha infatti le stesse esigenze di tutela nei confronti di terzi riconosciute al proprietario e può subire le stesse molestie che può ricevere quest'ultimo.
Le azioni petitorie che l'usufruttuario può esercitare sono:
A disposizione dell'usufruttuario vi sono anche le azioni possessorie.
Si tratta, in primo luogo, dell'azione di spoglio e di manutenzione volte a proteggere il possesso corrispondente al contenuto del diritto di usufrutto:
Il nudo proprietario è obbligato a prendere parte al procedimento così instauratosi?
Non sussiste alcun litisconsorzio necessario salvo per le azioni negatorie di servitù come disposto dall'articolo 1012 codice civile che abbiamo già citato.
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