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Il laterizio, comunemente detto mattone, è uno dei materiali edili più utilizzati fin dall'antichità. Si tratta di un materiale ceramico, inizialmente prodotto a crudo e attualmente realizzato con una cottura a temperature elevate.
La produzione in appositi stabilimenti garantisce una elevata regolarità degli elementi che rende più semplice la posa in opera.
Laterizi forati
Le caratteristiche tecnologiche del laterizio e la possibilità di realizzarlo in differenti aree geografiche, senza essere vincolati alle peculiarità del territorio, ne ha favorito la diffusione su scala globale.
Infatti, mentre i materiali lapidei naturali adottati in edilizia necessitano la presenza di cave in prossimità delle opere da realizzare o di ingenti oneri di trasporto, la realizzazione dei laterizi può essere effettuata in qualsiasi luogo purché si disponga delle giuste attrezzature.
Questo in quanto le materie prime che li compongono sono facilmente reperibili pressocché ovunque.
Ma quali sono queste materie prime?
Da cosa è composto il laterizio?
Questo materiale è generalmente realizzato a partire da argille grezze che vengono poi depurate mediante vagliature, raffinate in stabilimento e miscelate con acqua.
Argilla in natura
Le argille sono sedimenti estremamente sottili, costituiti da silicati di alluminio idrati e da impurità, generalmente di tipo salino, ossia fosfati, carbonati e solfuri.
Oltre a esse, viene utilizzato anche un materiale granulometricamente più grossolano, in genere il quarzo o carbonati di calcio e magnesio, ossidi metallici o feldspati. Eventualmente possono essere inseriti degli additivi al composto per migliorarne alcune caratteristiche peculiari.
A partire dalle materie prime, il prodotto allo stato pastoso viene posizionato in una mattoniera per effettuare la formatura e poi tagliato nei singoli elementi.
Successivamente, si procede con l'essiccazione, che può avvenire in maniera naturale al sole (come da tradizione) oppure in appositi essiccatori riscaldati.
Infine, i laterizi vengono cotti in forni a tunnel.
In base alle caratteristiche del forno e delle temperature da esso raggiunte, vi sono differenti tipologie di laterizi ottenibili che si differenziano tra loro per le peculiari caratteristiche meccaniche.
Le caratteristiche fisiche quali porosità, densità e gelività dipendono da come è composto l'impasto. Generalmente la prima di tali caratteristiche varia tra 0,16 e 0,2.
La densità è utilizzata per classificare i laterizi all'interno degli eurocodici ed è molto variabile per ciascuna tipologia in commercio.
La gelività dipende dalla dimensione dei pori, che va dunque monitorata durante la produzione e mantenuta superiore ai 0,25 μm.
In commercio, attualmente, sono presenti innumerevoli tipologie di laterizi, che si differenziano tra loro per forme e dimensioni.
In particolare, essi si possono distinguere in base al loro impiego in:
Per ciascuna di queste tipologie vi sono delle dimensioni standard in commercio.
I laterizi impiegati sulle coperture prendono il nome di tegole e possono avere differenti forme, essere curve o piane e di diverse dimensioni.
In particolare è possibile citare tra queste i coppi, le marsigliesi, le portoghesi, le olandesi e le romane.
i coppi sono caratterizzati da una forma curva e presentano un peso al metro quadro di elementi posati maggiore rispetto alle altre tipologie.
Storicamente sono tra quelli più diffusi sul territorio italiano. Hanno lunghezza variabile tra i 45 ed i 50 cm e larghezza tra i 13 ed i 20 cm.
Essi, se posati come da tradizione, presentano un problema nel tempo: gli elementi tendono a scivolare verso il basso.
Copertura in coppi
Proprio per questo motivo attualmente i coppi hanno una forma leggermente diversa che garantisce non solo una migliore stabilità ma anche una maggior velocità di posa e resistenza a vento e vibrazioni.
Ciò consente di ridurre i costi di manutenzione e gli interventi in copertura.
Le marsigliesi hanno due scanalature centrali curve e una forma complessiva pressocché piana. Sono leggermente più economiche rispetto alle altre (hanno un costo di circa 0,60 € al pezzo). Hanno dimensioni tra i 41 e i 45 cm in lunghezza e tra i 25 ed i 27 cm in larghezza.
Per questa ragione, per la semplicità di posa e sostituzione di elementi e per il peso minore rispetto ai coppi, attualmente si stanno diffondendo maggiormente.
Le portoghesi sono costituite da una porzione curva, simile al coppo, e una parte piana tra loro affiancate sul lato corto. Si caratterizzano per la semplicità dell'incastro nella posa in opera.
Copertura in tegole portoghesi
Le dimensioni delle tegole portoghesi variano in lunghezza tra i 40 ed i 44 cm ed in larghezza tra i 24 ed i 27 cm.
Le olandesi hanno una superficie ondulata concava-convessa che permette durante la posa in opera di avere un incastro da entrambi i lati degli elementi per fissarli tra loro.
Hanno in genere lunghezza compresa tra i 40 ed i 43 cm e larghezza tra i 25 ed i 27 cm.
I laterizi utilizzati per le murature si possono distinguere in base alle dimensioni globali in mattoni (vol < 5500 cm3) e blocchi (vol ≥ 5500 cm3) se di forma parallelepipeda; tavelle e tavelloni se hanno due dimensioni molto prevalenti rispetto all'altra.
Realizzazione di una muratura in laterizio
Un'altra classificazione può essere effettuata in base alla percentuale di vuoti presenti al loro interno. Si hanno quindi:
Tra questi soltanto i pieni e semipieni possono adempiere a funzioni portanti.
Per i tramezzi sono particolarmente indicati i mattoni poroton poiché la loro particolare trama ne evita la rottura.
Le dimensioni mattoni utilizzati per le murature variano a seconda delle tipologie.
In particolare le dimensioni standard del mattone pieno sono: lunghezza 25 cm, larghezza 12 cm ed altezza 5,5 cm.
I mattoni forati, invece, sono dettate dalla destinazione d'uso ed estremamente variabili tra i produttori.
I blocchi laterizi utilizzati all'interno dei solai sono chiamati generalmente pignatte e hanno la funzione di alleggerire l'elemento, che se fosse costituito dal solo calcestruzzo armato avrebbe un peso eccessivo.
Essi presentano quindi generalmente un'alta percentuale di fori.
Solo in rari casi specifici questi elementi possono avere anche una funzione portante e devono avere caratteristiche di resistenza maggiori.
Non di rado il laterizio è utilizzato anche per realizzare elementi di rivestimento per le pareti verticali esterne o interne.
In questo caso gli elementi sono in genere pieni e presentano uno spessore alquanto ridotto. Particolare attenzione è prestata ai cromatismi che variano a seconda delle percentuali di materiali che li compongono e dal metodo di cottura.
Una certa importanza è rivestita dalle malte utilizzate per la posa, così da evitare pericolosi distacchi degli elementi ed eventuali danneggiamenti degli stessi.
I laterizi utilizzati per le pavimentazioni si possono distinguere per forma in pianelle, se hanno spessore inferiore rispetto alle altre due dimensioni o mattoni, se le dimensioni sono tra loro confrontabili.
Le forme di tali elementi possono essere le più disparate, così come la disposizione degli stessi durante la posa.
Quelli più semplici hanno forme in pianta quadrangolari, in genere di rettangoli o quadrati, e possono essere disposti in vario modo, ad esempio sfalsati o a spina di pesce.
Pavimentazione in laterizio con elementi disposti a spina di pesce
Per rendere le pavimentazioni così realizzate impermeabili, è possibile applicare dei trattamenti idrorepellenti al materiale.
Le caratteristiche meccaniche dei laterizi sono valutate in base al formato specifico e riportate nelle schede tecniche dei produttori.
In particolare, per le tegole e i coppi viene valutato il solo comportamento a flessione, per il quale è definito il valore della resistenza a rottura.
Si evidenzia in questo caso che le tegole piatte sono le meno resistenti a flessione, seguite dai coppi.
La resistenza meccanica dei laterizi utilizzati per le murature è invece valutata a compressione dai produttori.
Per essi è anche definita una categoria che esprime il grado di affidabilità del valore di resistenza caratteristica a compressione dichiarata.
Si evidenzia che, rispetto alle murature in pietra naturale, quelle in laterizio presentano una resistenza meccanica inferiore ma una maggiore flessibilità.
Anche per i laterizi utilizzati per le pavimentazioni è fondamentale la resistenza a compressione.
Nella loro scelta va considerata l'eventuale presenza di mezzi carrabili o carichi puntuali che potrebbero danneggiare gli elementi.
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