Cosa serve per l'apertura di una nuova porta o finestra

L'apertura di nuove finestre o porte richiede la valutazione dei giusti titoli abilitativi e serve a migliorare la luminosità e la ventilazione di un ambiente
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Apertura porte e finestre: titolo edilizio


L'apertura o la chiusura di porte e finestre è un intervento che si colloca nell'ambito delle ristrutturazioni edilizie e richiede l'ottenimento del Permesso di Costruire.

Nel corso degli anni, le successive modifiche apportate al Testo Unico dell'Edilizia hanno fatto nascere incertezze riguardo alla classificazione appropriata di tale intervento, creando dubbi in merito al titolo abilitativo richiesto.
I motivi che possono spingere qualcuno a realizzare l'intervento possono essere diversi: la presenza di pareti cieche, una ventilazione insufficiente, la carenza di illuminazione naturale.

Tuttavia, è fondamentale sapere che esistono precise norme che governano tali operazioni e la loro fattibilità è strettamente legata all'ottemperanza di tali regole.

Pertanto, prima di iniziare qualsiasi lavoro, è necessario acquisire l'autorizzazione specifica, in mancanza della quale vi è il rischio che l'intervento possa essere sospeso durante l'esecuzione.


Ristrutturazione edilizia per l'apertura di porte e finestre


Apparentemente, l'apertura di porte e finestre sembrerebbe un intervento di modesta portata che mira ad alterare l'aspetto esterno dell'edificio ma, dal punto di vista amministrativo, richiede il massimo livello di autorizzazione
.
La normativa che regola queste procedure è il Testo Unico in materia edilizia.

Per le modifiche da apportare in un'abitazione, solitamente ci sono alcune pratiche da richiedere, ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA) e la Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA).

La CILA è utilizzata principalmente per interventi di manutenzione straordinaria di natura "leggera", ossia quelli che non implicano la modifica di parti strutturali dell'edificio.

Ristrutturazione edilizia per l'apertura di porte e finestre
Tuttavia, per aprire una porta o una finestra, la CILA non è sufficiente.
La manutenzione straordinaria si concentra sulla conservazione e non prevede cambiamenti significativi o innovazioni, dunque si tratta di ristrutturazione edilizia.

Il Testo Unico in materia edilizia prevede due diverse categorie di ristrutturazione edilizia: la "leggera", che richiede la SCIA, e la "pesante", che richiede il Permesso di Costruire.
Inoltre, c'è una distinzione tra ristrutturazione edilizia "conservativa" e "ricostruttiva", basata sulla trasformazione o meno della sagoma dell'edificio.

È stato stabilito che la modifica della facciata non può essere considerata una ristrutturazione edilizia “leggera”, quindi non rientra nei casi in cui bisogna richiedere la Segnalazione Certificata Inizio Attività, ma è necessario il Permesso di Costruire.


Differenza tra prospetto e sagoma


È importante fare una distinzione tra i concetti di sagoma e prospetto.

La sagoma è la configurazione planivolumetrica dell'edificio e il suo perimetro, valutato sia in senso verticale che orizzontale. Pertanto, solo le aperture che non comportano sporgenze vanno escluse dal concetto di sagoma.

Il prospetto, invece, va oltre la sagoma e riguarda l'aspetto esterno dell'edificio, compreso il suo profilo estetico e architettonico.
La chiusura di finestre preesistenti e la loro sostituzione con aperture in altre parti, l'apertura di balconi al posto delle finestre o l'ingrandimento del portone d'ingresso rientrano nella sfera del prospetto, non nella definizione di sagoma.

Tra le tipologie di modifiche al prospetto considerate ristrutturazioni pesanti rientrano la trasformazione di una finestra in una porta, l'ampliamento di una finestra esistente o appunto l'apertura di una nuova finestra.


Apertura porte e finestre: specifiche tecniche


È fondamentale distinguere tra le modifiche sostanziali e quelle leggere apportate ai prospetti edilizi. Diversi interventi effettuati sulle facciate possono essere categorizzati come parte della manutenzione ordinaria e straordinaria.

Alcuni esempi sono: l'installazione di tende parasole removibili, la tinteggiatura della facciata esterna.

Titoli necessari per l'apertura di porte e finestre
Sembra comunque che la giurisprudenza confermi che, in mancanza di modifiche specifiche agli articoli 3 e 10 del Testo Unico in materia edilizia, solo gli interventi che non abbiano un impatto significativo o tale da causare una vera e propria trasformazione dell'edificio possono essere considerati manutenzione.

Altrimenti, le modifiche al prospetto rientrano nella categoria di ristrutturazione edilizia.

La giurisprudenza amministrativa, dunque, sembra introdurre una distinzione, prendendo in considerazione i principi di proporzionalità e ragionevolezza.


Modifica del prospetto per apertura finestre o porte: manutenzione straordinaria o ristrutturazione?


La giurisprudenza amministrativa sembra orientata a non considerare automaticamente la modifica del prospetto come ristrutturazione edilizia.

Pertanto, bisogna valutare attentamente ciascun caso e prendere decisioni mirate.


Inoltre, per precauzione, soprattutto quando le modifiche ai prospetti sono significative, è consigliabile presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) alternativa al Permesso di Costruire, che può essere utilizzata per le ristrutturazioni edilizie "pesanti".

In sintesi, è consigliabile optare per il titolo più elevato in termini di autorizzazione edilizia al fine di evitare incertezze e dispute future.


SCIA alternativa al Permesso di Costruire


La SCIA alternativa al permesso di costruire è un titolo abilitativo necessario in circostanze specifiche, individuate nel dettaglio nel Testo Unico in materia edilizia.

Nello specifico, è richiesta quando si effettuano interventi di ristrutturazione che comportano modifiche significative, come alterazioni nella volumetria o nei prospetti edilizi. Occorre per cambi di destinazione d'uso degli edifici situati nei centri storici e variazioni nella sagoma di edifici soggetti a vincoli.

Infine, la SCIA alternativa al permesso di costruire serve anche per interventi di nuova costruzione che mettono in atto strumenti urbanistici generali contenenti dettagliate disposizioni riguardanti la plano-volumetria.


Quando presentare la SCIA alternativa al Permesso di Costruire e periodo di efficacia


La SCIA alternativa al permesso di costruire deve essere presentata almeno 30 giorni prima dell'inizio effettivo dei lavori, presso lo Sportello Unico per l'Edilizia del Comune di competenza.

La SCIA può essere trasmessa tramite posta raccomandata con avviso di ricevimento, tranne nei casi in cui è obbligatoria la modalità telematica.

Per quanto riguarda il periodo di validità ha una durata massima di 3 anni.
Nel caso in cui una parte dell'intervento non venga completata entro questo periodo, è necessario presentare una nuova segnalazione.

SCIA alternativa al Permesso di Costruire per aprire porte e finestre
Il richiedente deve comunque comunicare allo Sportello Unico la data di completamento dei lavori.
L'amministrazione comunale ha il compito di esaminare la documentazione entro 30 giorni dalla presentazione della pratica e dalla dichiarazione dell'inizio dei lavori.

Qualora vengano riscontrate mancanze o l'assenza di una o più condizioni richieste, il responsabile dell'ufficio comunale competente può emettere un ordine che impedisce l'avvio dell'intervento previsto.

Al contrario, una volta trascorsi i 30 giorni, si applica il principio del silenzio-assenso, consentendo così l'avvio dei lavori.


Apertura finestra o porta: importanza del tecnico specializzato


Affidarsi a un professionista è indispensabile quando si tratta di aprire una nuova finestra o porta. La sua presenza è essenziale sia come firmatario del progetto, sia per la sua conoscenza delle normative edilizie vigenti.

Le autorizzazioni e le normative variano a seconda di molteplici fattori.

Un professionista è in grado di gestire tutte le complesse procedure burocratiche in conformità con la legge, tenendo conto delle specificità di ciascuna situazione.
Inoltre, il tecnico possiede le competenze necessarie per garantire la stabilità dell'edificio dopo l'apertura della finestra o della porta.

Deve valutare attentamente la situazione esistente, eseguire i calcoli strutturali e adottare tutte le misure di sicurezza richieste.

La sua competenza è fondamentale per assicurare che l'intero processo avvenga in modo sicuro e conforme alla normativa.

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