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Nel corso di una ristrutturazione edilizia, un passaggio fondamentale risiede nell'intonacatura delle pareti, operazione che riveste una duplice valenza.
Non solo contribuisce a migliorare l'estetica delle superfici murarie, ma offre anche un livello aggiuntivo di protezione. In tal contesto, chi si trova ad affrontare l'intonacatura potrebbe chiedersi quale sia la differenza tra intonaco e rasatura e quali sono i costi connessi.
In questo articolo, andremo a vedere le caratteristiche di entrambi i prodotti per avere un quadro completo.
L'intonacatura consiste nell'applicare uno strato di malta sulle pareti, con l'obiettivo di garantirne la protezione e prepararle adeguatamente per la fase di finitura e tinteggiatura.
Questo processo assume un ruolo di difesa contro le intemperie e contribuisce in modo significativo a garantire una superficie uniforme, donando un aspetto ordinato ed esteticamente gradevole sia all'interno che all'esterno delle pareti.
Gli intonaci civili composti esclusivamente da cemento, pur essendo notevolmente robusti e resistenti, soffrono di una limitata traspirabilità.
Per ovviare a questa problematica, si può ricorrere all'aggiunta di calce nella miscela.
Il risultato di questa operazione è una superficie compatta, quasi impermeabile, ma in grado di consentire una maggiore circolazione dell'aria rispetto all'intonaco interno a base di cemento.
L'intonaco civile per interni è costituito da una miscela di malta e legante che consente al rivestimento esterno di aderire a regola d'arte alla parete di destinazione.
In aggiunta a tali componenti principali, vi sono anche altri elementi, come additivi mirati a potenziarne la resistenza o coloranti utilizzati per conferire alla parete la tonalità desiderata.
La natura del legante utilizzato può determinare se l'intonaco per interno sarà impermeabile o idrorepellente.
Esistono diverse tipologie di intonaco, differenti in base al tipo di legante utilizzato.
Tra esse, le principali sono:
La scelta tra queste tipologie di intonaco può essere guidata dalla natura dell'ambiente da rivestire o dal budget di costruzione. Alcune possono comportare costi superiori o essere più difficili da reperire rispetto ad altre.
Generalmente, nei negozi di materiali edili, l'intonaco composto da cemento e calce è una scelta comune, offrendo un ottimo rapporto tra qualità e prezzo.
La rasatura muri rappresenta l'ultimo passo in un processo di preparazione che precede l'applicazione successiva della tinteggiatura. In sostanza, il suo compito consiste nel completare l'intonaco, conferendogli un aspetto uniforme e una superficie liscia al tatto, libera da ogni imperfezione e ben livellata.
Attraverso l'applicazione di uno strato di rasante, la parete acquisisce la porosità giusta, sia in termini estetici che in termini di durabilità.
I rasanti possono essere a base di gesso o cemento e sono consigliati quando si tratta di ripristinare vecchi intonaci.
A seconda delle condizioni dei muri, la rasatura non si esegue sempre sull'intera superficie, ma può essere limitata a specifiche zone che possono presentare un grado di degrado diverso rispetto al resto del muro.
Una rasatura edilizia eseguita in modo inadeguato può compromettere l'aspetto estetico della parete, mettendo in evidenza i difetti.
Pertanto, bisogna conoscere i materiali e le tecniche appropriate per ottenere un risultato perfetto. Un lavoro di rasatura parete accurato garantisce una finitura uniforme e liscia, che manterrà la sua integrità nel tempo.
Il processo non deve essere confuso con la stuccatura.
La differenza tra stucco e rasante risiede nel fatto che lo stucco per pareti viene applicato solo per correggere buchi o crepe al fine di livellare la superficie, mentre il rasante per muri viene applicato sulla superficie della parete dopo la stuccatura.
Prima di procedere con l'operazione di rasatura delle pareti, bisogna verificare attentamente che l'intonaco non abbia difetti, quali bolle d'aria, crepe o piccoli fori.
Nel caso delle pareti nuove o non trattate in precedenza, la prima operazione richiesta consiste nello stuccare il muro, come accennato precedentemente.
Occorre dunque garantire che ogni buco o irregolarità presente sia colmata utilizzando stucco o un'apposita pasta specifica per pareti.
Una volta completata questa fase, il materiale deve asciugarsi completamente per circa sei/otto ore. Successivamente, si procede a carteggiare le aree in cui è stato applicato lo stucco, portandole allo stesso livello dello strato di intonaco.
Nel caso di pareti già verniciate, il processo di rasatura richiede un approccio diverso. Prima di affrontare la correzione delle imperfezioni mediante stucco, è essenziale rimuovere la vecchia vernice per prevenire il rischio che strati inferiori possano deteriorarsi e staccarsi col passare del tempo.
Ci sono diverse modalità per procedere alla rimozione.
Ad esempio, è possibile inumidire la vernice con una soluzione composta da acqua e soda caustica, attendendo fino a quando le prime bolle iniziano a formarsi e la vernice inizia a separarsi dalla superficie.
A questo punto, è molto semplice rimuoverla con l'ausilio di una spatola in acciaio.
Un metodo più rapido implica l'utilizzo di apparecchiature elettriche come levigatrici a nastro.
Completate le fasi di stuccatura e levigatura, si procede con l'applicazione dei prodotti specifici per la rasatura delle pareti. In seguito, prima di applicare la pittura, potrebbe servire, a seconda delle circostanze, stendere uno o due strati di primer o aggrappante.
La distinzione tra intonaco e rasatura risiede dunque nella loro funzione.
L'intonaco è un rivestimento iniziale che viene applicato in strati sulla parete con lo scopo principale di proteggere il muro.
La rasatura costituisce l'ultimo strato di finitura che completa l'intonaco, mirando a raggiungere una superficie perfettamente uniforme e fornendo una base ideale per l'adesione della pittura.
In alcune circostanze specifiche, l'intonaco può assumere anche una funzione estetica, come nel caso di pareti che vengono decorate con una finitura a base di calce, dove l'ultimo strato di intonaco è proprio un rasante da finitura.
L'Intonaco Italiano Ecosan di CVR srl è una soluzione ecocompatibile altamente traspirante, composta da calce idrata CL90, calce idraulica naturale NHL 3.5 e minerali ecoleganti. Questo prodotto è progettato per interventi su vecchie pareti o per la costruzione di nuovi edifici conformi ai principi della bioedilizia.
Intonaco italiano Ecosan di CVR srl
Grazie alla sua formulazione basata sulla calce, promuove un ambiente interno più sano, limitando la proliferazione di microrganismi quali funghi e batteri.
Inoltre, contribuisce a migliorare il comfort abitativo e la qualità interna dell'aria, regolando i livelli di umidità e minimizzando, di conseguenza, il rischio di formazione di condensa.
Il rasante per interni weber RZ di Weber è una soluzione liscia a base di gesso, progettata per la rasatura di pareti al fine di ottenere una finitura uniforme o speculare. Questo prodotto costituisce una base eccellente per l'applicazione successiva di pittura.
Prima dell'uso, bisogna tenere presente che la temperatura ambiente dovrebbe essere compresa tra 5°C e i 35°C ed è necessario applicare il rasante su sottofondi adeguatamente lamati.
Rasante per interni Weber
Una caratteristica di questo rasante è la capacità di conferire una finitura ad effetto speculare a platrio. Inoltre, funge da riempitivo per le irregolarità presenti sulla superficie ed è una base eccellente e veloce per la successiva applicazione di pitture.
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